Tre grandi donne danno lustro alla Sa.Spo. Cagliari
CRISTINA SANNA PRESIDENTE DEL CIP: LA SUA STORICA SOCIETA’ LA ACCLAMA CON IMMENSO AFFETTO
Il bellissimo traguardo raggiunto da Cristina Sanna, eletta lo scorso sabato alla massima carica regionale del Comitato Italiano Paralimpico, ha destato tanto entusiasmo all’interno del sodalizio cagliaritano dove è cresciuta atleticamente e successivamente come dirigente nel lasso di tempo racchiuso in quasi trent’anni.
Il presidente Luciano Lisci ha accolto la notizia con comprensibile felicità: “Ricordo lo spavento iniziale di Cristina non appena il commissario straordinario Paolo Poddighe le aveva fatto la proposta – ha dichiarato il n. 1 saspino – perché riteneva l’incarico come una grossa responsabilità. Io da subito l’ho incoraggiata a fare il grande passo perché conosco benissimo le sue capacità e poi, a mio avviso, è la migliore conoscitrice dell’ambiente sportivo paralimpico isolano, dagli atleti ai presidenti di federazione. E ho messo in luce il suo bel carattere che le permette con tanta semplicità di interagire con il prossimo e la sua capacità di sapersi mettere in gioco in qualsiasi circostanza”.
Sin da subito è emerso che la neonata giunta del CIP, che tra l’altro annovera anche un altro Sa.Spo doc, Carmelo Addaris, non lascerà mai sola Cristina nella gestione di qualsiasi incombenza organizzativa e amministrativa: “Ho la certezza che lo stesso Paolo Poddighe la aiuterà nel barcamenarsi al meglio in questo percorso – prosegue Lisci – e non nascondo di essere molto orgoglioso di lei; so che farà bene perché conosce gli umori degli atleti che rappresentano il vero motore del movimento e poi la sua solarità contribuirà a dare un’immagine ancor più positiva al CIP sardo”.
Travolta da complimenti e attestazioni di stima su tutti i punti cardinali Cristina Sanna, attualmente, (ma ancora per poco), vice presidente della Sa.Spo, ringrazia di cuore la società che l’ha cresciuta: “Se in questi anni ho sviluppato le mie conoscenze nel mondo paralimpico – ha sottolineato la neo presidente CIP Sardegna – lo devo sicuramente alla mia prolungata militanza in Sa.Spo. Tutti quanti sono stati carinissimi nel circondarmi d’affetto per questo incarico e ho detto loro che mi impegnerò al massimo per favorire ulteriormente la diffusione del verbo paralimpico. Avrò bisogno anche del loro sostegno morale, grazie ancora di cuore”:
FRANCESCA SECCI COLLEZIONA ALTRI DUE ORI AGLI ITALIANI INVERNALI
Neppure gli imprevisti più duri frenano le sue bracciate verso il podio più alto. Passino i pochissimi allenamenti alle spalle causati dall’essere un’insegnate pendolare. Ma se si aggiungono pure i classici e tormentosi malanni di stagione che debilitano corpo e mente di Francesca Secci, si fa fatica a capire come riesca comunque a rimediare tre preziosi metalli in una sola giornata. L’incredibile exploit accade a Bologna, durante l’ottava edizione dei Campionati Italiani Assoluti Invernali ospitati presso la piscina Olimpionica Carmen Longo ed organizzati dalla Delegazione Regionale FINP Emilia Romagna e dal Dopolavoro Ferroviario di Bologna.
La pluricampionessa selargina, che si rifiuta categoricamente di contare i titoli tricolori vinti fino ad ora perché rischierebbe di non ricordarseli tutti, conquista la medaglia d’oro nei 100 stile e nei 100 farfalla. Dulcis in fundo, nella finale open dei 100 stile assomma anche un argento.
Con una voce flebile e irriconoscibile, alterata dai problemi respiratori e da una gola assai infiammata, Francesca ammette che fino all’ultimo la sua presenza nel capoluogo felsineo era in seria discussione: “Sono partita col mio papà, ma siamo stati molto indecisi se varcare il Tirreno, perché pure lui versava in condizioni fisiche precarie. Poi abbiamo deciso di onorare comunque la gara, senza pensare ad epiloghi vittoriosi”.
E invece i risultati arrivano comunque: prima si cimenta nella qualifica per i 100 stile, poi disputa le due gare con annesso trionfo. Ma la soddisfazione più grande è stata l’argento nella open 100 stile: “E’ andata meglio del previsto perché in qualifica avevo il quarto punteggio, e in finale mi sono leggermente migliorata; è stata una sorpresa molto positiva”.
Oltre ai successi di Francesca, la rassegna invernale ha fatto registrare le ottime prestazioni di Simone Barlaam (Polha Varese) e Antonio Fantin (GS Fiamme Oro/Aspea Padova) tradotte con due primati mondiali ed uno europeo.
Francesca teneva in particolar modo ad essere a Bologna per coltivare i rapporti con tutti gli atleti, in qualità di consigliera federale della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico): “La federazione sta facendo un ottimo lavoro – risalta Francesca – ma non ci dobbiamo adagiare, puntando sempre più in alto”.
Gli obiettivi del 2019 sono sempre legati alle acque libere: riuscirà a gareggiare un po’ di più perché le tappe sono distribuite in periodi non scolastici.
La super nuotatrice campidanese si congeda con una dedica: “Ringrazio mio papà perché nonostante non stesse bene mi ha accompagnato, addirittura al volante, facendo uno sforzo notevole”.
DUE GIORNI FANTASTICI DI INCLUSIONE CON LA SCUOLA PORCU – SATTA
I risultati in pista e nelle pedane, seppur molto interessanti, sono passati in secondo piano. L’importanza di una scuola aperta ed inclusiva è emersa in tutto il suo splendore nel corso della due giorni organizzata dal corso ad indirizzo sportivo dell’Istituto Comprensivo Porcu – Satta di Quartu S. Elena dove la campionessa di atletica con sindrome di down Nicole Orlando ha incantato la platea con le sue profonde considerazioni .
Tra gli uditori estasiati da questa donna eccezionale c’era anche il direttore tecnico della Sa. Spo Katia Pilia che nella circostanza ha coinvolto gran parte dei suoi atleti FISDIR . “Ho assistito ad un convegno molto emozionante – ha detto l’allenatrice originaria di San Sperate – durante il quale è stata riservata una bellissima accoglienza a Nicole, soprattutto dagli alunni che hanno mostrato una sensibilità fuori dal comune. Bellissime le domande portegli dove lei, nelle risposte, infondeva coraggio e dava informazioni pertinenti”.
E quando il giorno dopo atleti disabili e non si sono ritrovati presso lo stadio di Atletica Santoru di Cagliari il divertimento è stato ancora più irresistibile. “Gli studenti correvano e lanciavano con i nostri ragazzi; in un’autentica giornata di inclusione hanno vissuto momenti importanti che nella vita difficilmente potranno ricapitare”.
Katia Pilia si congeda così: “Ringrazio la scuola Porcu –Satta che ci ha concesso questa opportunità e anche la FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) per avere appoggiato questa manifestazione. Faccio i complimenti ai nostri ragazzi, sempre col sorriso sulle labbra ma concentrati col desiderio di fare bene in un ambiente dove noi tecnici facciamo il possibile per assicurargli totale tranquillità. Ci auguriamo che tante altre opportunità simili vengano concesse, fondamentali sia per i nostri ragazzi, sia per gli studenti perché si arriva a dei risultati che noi desideriamo con tutto il nostro cuore”.
Per la manifestazione era presente tutto lo staff di allenatori composto anche da Antonio Murgia, (coordinatore generale assieme al docente della ascuola Porcu-Satta Ignazio Mulas), Mariangela Sanna Stefania Mereu e Marco Melotti.
MEZZA MARATONA DI ORISTANO PER TRE CARROZZATI
La Mezza Maratona del Giudicato arriva alla sua sesta edizione e per l’appuntamento di domenica prossima (10 marzo 2019), la Sa. Spo Cagliari risponde “presente” con i suoi atleti carrozzati Matteo Carboni, Alessandro Cicu e Sandro Sechi che copriranno un percorso totale di 21,097 chilometri. L’atleta che avrebbe potuto avere un riscontro cronometrico positivo, l’algherese Alessandro Ibba, non sarà del gruppo per motivi di studio. Ma il tecnico Carmelo Addaris si mostra molto ottimista: “La decisione di iscriverci all’importante manifestazione è stata presa in data un po’ tardiva – afferma – e dopo un confronto serrato ci siamo posti come obiettivo quello di fare una buona prestazione senza avere come priorità assoluta il cronometro”. Anche senza Ibba i saspini stanno seguendo molto bene il programma degli allenamenti. “Nell’ultimo riscontro, che è stato una sorta di test – prosegue Addaris – hanno dato esiti più che positivi. Gli atleti sono motivati soprattutto sotto l’aspetto psicologico e riteniamo, salvo condizioni meteo avverse, di poter conseguire un bel risultato”. Il team si sta allenando per l’attività in pista e migliora di giorno in giorno, soprattutto nella tecnica di spinta, che è alla base di tutto. Alla manifestazione della Città di Eleonora figura tra gli iscritti anche l’atleta in piedi Roberto Felicino Musiu che parteciperà nei diecimila metri.