Irresistibilità, simpatia, contagiosità. Quel bel gran gruppone che trova la sua sede legale nel centro Sardegna si fa notare ovunque per l’affiatamento che riesce a scatenare tra i suoi militanti. A Terni poi c’è stata l’apoteosi in quanto il Tennistavolo Norbello era l’unica società presente che ha qualificato sia il team femminile, sia quello maschile alla terza edizione della Coppa Italia dell’era moderna. Una presenza roboante che si è fatta sentire durante le refezioni in albergo con una tavolata che ricordava i chiassosi banchetti ferragostani. Si aggiunga pure la causalità con il compleanno di Giulia Cavalli caduto nell’arco dei due giorni di Coppa. Fette di torta e lacrime di commozione sono stati il degno schema di una società che pretende impegno ma garantisce tanto divertimento. E nonostante l’equipaggio giallo blu non fosse completo al 100% con assenze pesanti quali quelle dell’asso cileno Juan Lamadrid, della campionessa franco argentina Camilla Argüelles e della capitolina Chiara Colantoni, in carne e ossa comunque in panca e fortunatamente in via di recupero.

Delegazione maschile e femminile presente a Terni

Il bilancio è più che positivo con un meritato podio delle ragazze grazie all’alta professionalità mostrata dalla bandiera Marialucia Di Meo, dalla brava e costante Giulia e dall’adolescente Gaia Smargiassi che ha impressionato i suoi ammiratori per i concreti miglioramenti.

“Non avevo dubbi sul fatto che si sarebbe generato un bel clima tra i nostri tesserati – conferma Simone Carrucciu – e quando i rapporti umani sono ben cementati anche il rendimento ne risente in positivo. Faccio i complimenti alle ragazze che hanno dato prova di grande coesione, rischiando anche di compiere dei miracoli. Bravi anche i ragazzi a cui non si poteva chiedere tanto, visto che le altre avversarie, oltre ad essere di categoria superiore, hanno schierato stranieri di assoluto livello. Ringrazio il tecnico Eliseo Litterio che mi ha accompagnato in questa avventura e attendiamo con ottimismo i prossimi appuntamenti agonistici sperando di poter centrare i nostri obiettivi”.

Festicciola di compleanno per Giulia Cavalli

CRONACHE FEMMINILI: TRIO INEDITO MA EFFICACE

Un giusto mix di esperienza e freschezza atletica ha generato l’accesso al podio grazie ai contributi di Giulia Cavalli, Marialucia Di Meo e Gaia Smargiassi.

Tutto comincia con il girone intitolato alla memoria di Edith Santifaller che propone ben tre giornate da disputare. Le avversarie sono: Alfiere di Romagna, Castel Goffredo e Quattro Mori Cagliari

Chiara Colantoni ha dato il suo apporto dalla panchina

L’esordio di venerdì sera con le Alfiere, che hanno preso il posto del Tennistavolo Norbello di A2 (per regolamento non possono concorrere due compagini della stessa società) è abbastanza semplice. Per non rischiare troppo, il doppio iniziale lo giocano Gaia e Marialucia che così permettono a Giulia di concentrarsi sui singolari. Ma tutto fila liscio con un netto 3-0: la coppia giallo blu si impone sul duo Franchi/Galiano. Seguono i successi di Giulia su Viorica Nita e di Gaia su Laura Galiano.

Pausa sorriso tra un set e l’altro assieme a Simone Carrucciu

Riuscire a superare le campionesse d’Italia del Castel Goffredo appare utopistico. Però anche in questa circostanza ci si toglie qualche soddisfazione. Mamma e figlia Monfardini non danno scampo al duo Di Meo/Cavalli, la Smargiassi però riesce a strappare un set alla fortissima difesa cinese Li Xiang, e non è poco. E poi arriva la chicca di Cavalli che accorcia le distanze superando Gaia Monfardini al quinto set. Il team lombardo mette al sicuro il risultato con Li Xiang su Di Meo.

Arriva la terza giornata (sabato mattina) che è anche uno spareggio per accedere alle semifinali. Il derby sardo con il Quattro Mori Cagliari sta diventando una consuetudine per tutti i gusti visto che le due formazioni si sono già scontrate anche nella Coppa ETTU (in Danimarca) e poi in campionato. Fino a quel momento il bilancio era a favore del team campidanese che aveva vinto le due precedenti sfide. Il tecnico Eliseo Litterio che fino a quel momento aveva seguito la maschile, sposta il suo raggio d’azione e medita profondamente sulla formazione da comporre. Si vuol puntare molto sul doppio che potrebbe fare la differenza tra due formazioni rimaneggiate (le avversarie devono fare a meno di Wei Jian e di Andreea Clapa). E così il duo Cavalli Di Meo ha ragione in quattro set sulla coppia formata da Rossana Ferciug e Madalina Pauliuc. Smargiassi parte bene dominando il primo set, ma nei tre successivi Encea non le dà scampo. Norbello nuovamente in vantaggio con Cavalli che in tre set batte Pauliuc. La situazione di parità viene ripristinata ancora dalla romena Encea, superiore a Di Meo.

Marialucia Di Meo e Gaia Smargiassi

La sorte del match è nelle mani delle due minorenni Gaia e Rossana. Vince la prima in recupero, ribaltando la situazione di 1-2 con una condotta quasi perfetta.

Si esulta assai per l’ingresso in semifinale, previsto qualche ora più tardi contro la Bagnolese che gode dei favori del pronostico in quanto presente al Palatennistavolo De Santis con la formazione titolare. Purtroppo, un virus intestinale rende inoffensiva Giulia che per amor di patria disputerà il doppio. Nonostante tutto non sarà operazione facile per le mantovane che con il doppio Degraef/Mosconi sbloccano il risultato ai danni di Cavalli/Di Meo.

Dall’alto

Per due volte Gaia Smargiassi riesce a recuperare il set di svantaggio nei confronti della più illustre avversaria Tian Jing che alla resa dei conti fa suo il quinto parziale sfruttando la rinomata esperienza. Di Meo lotta come sempre da leonessa e per poco non arreca un dispiacere alla n. 3 d’Italia Veronica Mosconi che trovandosi in svantaggio di un set, lo recupera tranquillamente, ma poi deve faticare assai per aggiudicarsi i successivi con l’atleta campana quasi sempre in vantaggio, costretta ad arrendersi per due volte ai vantaggi.  

Cavalli e Di Meo

COMMENTI NORBELLISSIMI

Eliseo Litterio (Tecnico Tennistavolo Norbello): “In linea di massima è andata veramente bene. Le Alfiere di Romagna vengono battute nettamente. Giulia è stata grande con la bella vittoria sulla goffredina Gaia Monfardini. E poi abbiamo fatto il miracolo contro il Quattro Mori Cagliari. Considerato che non si allena più seriamente, Marialucia Di Meo ha disputato un’ottima competizione, reggendo molto bene come spalla; e Gaia, rispetto alle sue ultime uscite, è migliorata tantissimo, si è comportata molto bene, sono davvero molto contento per lei. Purtroppo, quanto ad infortuni, peggio di così non ci poteva andare, perché alle assenze di Argüelles e Colantoni si è aggiunto l’incidente di percorso a Giulia. In definitiva ho notato un grande spirito di squadra, ma ormai l’affiatamento in casa Norbello è collaudato”.

Eliseo Litterio con le sue atlete

Giulia Cavalli. “Arrivare in semifinale è stato un traguardo non scontato, considerate le assenze. Mi sono accorta sin da subito che il mio apporto era fondamentale se si voleva fare qualcosa di buono. Sono contenta del mio successo personale contro Gaia Monfardini, giocatrice di livello che non avevo mai incontrato. Mi è servito affrontarla per testarmi ulteriormente quando nel proseguo del campionato incrocerò altre avversarie di spessore. Il Quattro Mori a mio avviso era leggermente superiore per la presenza della fortissima Mihaela Encea, ma noi siamo state bravissime nello studiare al meglio la strategia su come distribuire le nostre forze. C’è stato bisogno del quinto incontro che a mio avviso Gaia poteva vincere senza giungere alla quinta frazione. In semi finale avrei voluto giocare due singoli, nel tentativo di portare a casa qualche punto, ma un virus intestinale mi ha giocato un brutto scherzo, provandomi sin dal match contro Cagliari. Faccio i complimenti a Marialucia e a Gaia perché si sono comportate veramente bene. La prima ci crede sempre e lotta su ogni punto; nel doppio l’intesa tra noi è stata più che positiva. La seconda ha giocato finalmente con la consapevolezza dei suoi mezzi. Mi è dispiaciuto per Chiara che avrebbe voluto entrare nella mischia. Per il resto tutto è stato molto bello, con la sorpresa di Simone ed Eliseo che mi hanno portato la torta di compleanno: tutto ciò a conferma di quanto in questa società si stia molto bene”.

CRONACHE MASCHILI: E’ STATO BELLO PARTECIPARE

Con squadre di categoria superiore e senza il contributo essenziale del cileno Juan Lamadrid si sapeva già in partenza che sarebbe stata una godibile passerella da cui trarre linfa vitale nel proseguo del campionato di A2 in cui i giallo blu sono saldamente al comando. Al posto del sudamericano viene chiamato Francesco Calisto che si associa al duo Catalin Negrila e Lorenzo Ragni.

Eliseo Litterio con i tre atleti impegnati in Coppa Italia

Inseriti nel girone a quattro intitolato a Roberto Giontella incontrano nell’ordine Verzuolo, Il Circolo Prato 2010 e Top Spin Messina.

Tutte e tre le sfide si concludono per 3-0. Lo stesso Eliseo Litterio ammette il netto divario causato dalla presenza di stranieri di lusso come Abusev, Gusev, Kang e Monteiro. “Abbiamo giochicchiato in qualche set – aggiunge Litterio – ma senza ottenere più di tanto. D’altronde eravamo l’unica squadra rimaneggiata. L’apporto di Lamadrid avrebbe indubbiamente intensificato l’umore del collettivo”.

a sx Calisto e Negrila nel doppio

Francesco Calisto: “Siamo partiti svantaggiati, anche se poi come girone siamo capitati in quello “migliore”, perché nell’altro c’erano sia Milano, sia Carrara, tra le più forti in assoluto. A parte il Top Spin Messina, anch’esso imbattibile, ci siamo ritrovati con Prato e Verzuolo che, sebbene superiori, avevamo sulla carta più margini di manovra. Nonostante le sconfitte è stata una esperienza costruttiva e un buon allenamento in funzione del girone di ritorno e del nostro obiettivo promozione. Io e Lorenzo Ragni non abbiamo sfigurato nel doppio contro Garello/Pinto del Verzuolo, soprattutto nei primi due set, molto tirati, dove forse potevamo fare di più. Nei singoli c’è stata molta meno storia, in tutti i casi. Contro il Messina ho avuto il piacere di affrontare il n. 88 al mondo Joao Monteiro (nel 2015 n. 29) e anche queste sono soddisfazioni, come del resto aver preso parte alla manifestazione”.

Francesco Calisto manifesta le sue perplessità