Tennistavolo Norbello: Stefanova e Brzan e gli argenti internazionali
La vocazione internazionale del Tennistavolo Norbello si esprime attraverso le intricate piste che si aprono a favore degli esercenti la disciplina con racchette e palline. A cavallo tra giugno e luglio due eventi di spessore hanno tenuto impegnati le nazionali italiane maggiori con i Giochi del Mediterraneo e altri cinquecento atleti connazionali alle prese con gli Europei Veterani. Le città di Orano (Algeria) e di Rimini hanno ospitato migliaia di atleti. Nella nazionale femminile impegnata sulle coste settentrionali africane ha militato anche la giallo blu Nikoleta Stefanova protagonista con le compagne Giorgia Piccolin e Nicole Arlia di un’ascesa verso l’argento, bellissimo quanto inaspettato.
Sulle sponde dell’Adriatico centro settentrionale un altro cuore giallo blu batteva instancabile nel doppio over 40-50: era quello di Ana Brzan che in piena sintonia con Laura Gambacorta ha ugualmente raggiunto un lusinghiero secondo posto.
Il clamore di queste due imprese è comunque giunto nel centro Sardegna, sebbene tifosi e dirigenti siano giustamente distratti dalle voglie matte di raggiungere gli arenili più vicini per il gradevole impatto con l’acqua salmastra. Meno balneare il presidente Simone Carrucciu che ha seguito minuto per minuto le vicende delle sue atlete attraverso i social, supportato dall’immancabile bottiglietta d’acqua esente da bollicine.
“Siamo infinitamente felici di queste ulteriori gratificazioni estive – esclama Carrucciu – perché Niko e Ana sono delle campionesse a tutto tondo e sfidarle diventa sempre un rompicapo non da poco. Sono fiero di loro perché hanno portato in alto il nome del Tennistavolo Norbello in contesti extra nazionali di notevole risonanza. Le ringrazio e le abbraccio a nome di dirigenza e tifoseria”.
IN POCHI MESI STEFANOVA È DI NUOVO SUPER NIKO
Dopo il podio algerino Niko Stefanova non nasconde la felicità. Solo l’Egitto in finale, si è mostrato leggermente superiore alle azzurre allenate da Elena Timina. Ma nei precedenti incontri lei, Giorgia e Nicole hanno trovato l’armonia per sconfiggere Turchia, Serbia, Tunisia, Portogallo. Questa bella avventura agonistica era ricominciata con il club guilcerino, militando nello scorso campionato di serie A2 femminile, Nikoleta ha ripreso le misure ad una realtà che per sei anni era stata accantonata con una certa ripugnanza.
Niko, ora si respira tutta un’altra aria
Questa medaglia rappresenta tutto quello che ho desiderato, è il risultato di una squadra a mia immagine e somiglianza.
Davvero?
Si. In un colpo solo mi sono ritrovata di fronte tutte le caratteristiche che ho sempre ricercato nella mia vita, cioè la coesione tra quattro donne di diversa età che trovano nella fiducia e nella stima reciproca una forza inestimabile.
La possiamo chiamare una tua rivincita?
Senza dubbio. Soprattutto nei confronti di chi, tanti anni fa, ha pensato che io usassi la mia maternità per farmi pubblicità. C’era anche chi riteneva che non avessi più la volontà di fare sacrifici e allenarmi.
Si sbagliavano di grosso..
In questi anni di fermo mi sono sempre impegnata come donna, come lavoratrice, come mamma di tre splendidi bambini che sono la scelta migliore che io potessi fare.
Sei mesi fa, grazie a mio marito che mi ha appoggiato, a Simone Carrucciu e al Tennistavolo Norbello si è riaccesa quella fiamma che oggi brucia brillantemente. Non potrei chiedere di più. Grazie a tutti i supporters di Norbello, so che tifano per me. Il mio è un arrivederci speranzoso.
RIDENDO E SCHERZANDO ANA SALE SUL PODIO CONTINENTALE
Lei stessa mette in evidenza come il battesimo in una manifestazione di questo tipo sia andato benissimo, ben oltre le aspettative. Ana Brzan si compiace del risultato condiviso con Laura Gambacorta (A.S. Dilettantistica T.T. San Nicola Caserta), un binomio formatosi quasi per scherzo. Prima passano il girone e rimangono particolarmente incredule perché ottengono tre successi su tre contro avversarie tutt’altro che facili. Nel tabellone, dopo aver battuto le tedesche Nicole Stich e Christina Welz e nei quarti le ucraine Anzhela Hassan e Наталья Кohobaлoba, si sono ritrovate davanti le svedesi Linda Almgren ed Elsa Ekman: battute anche loro. Purtroppo le ucraine Natalia Ostrovska e Halyna Telna hanno sfoderato qualcosa in più, ma ci sta.
“Con Laura giocammo un’altra volta, per caso, tanti anni fa, e andò malissimo” ricorda Ana Brzan. “Quindi non mento se dico che questo doppio si presentava felicemente improbabile. Ci siamo ritrovate per puro divertimento e senza mai alimentare particolari aspettative, se non quella di passare il girone. E invece scopriamo di essere doppiste piuttosto ostiche per le nostre avversarie. Laura, da mancina, riusciva a calibrare delle palle di difficile interpretazione, come del resto io, con consapevolezza, tendevo a generare effetti strani per mettere in difficoltà chiunque. In finale, purtroppo, è uscita fuori tutta la nostra stanchezza, anche se non mi dispiace affatto di come è stata gestita la gara. Laura indubbiamente ha sentito il peso psicologico della finale in quanto per nulla abituata a gestirsi in certi palcoscenici. Ma fino alle semifinali si rivela grandiosa; aggiungo inoltre che è scesa di categoria in quanto nel singolo ha partecipato agli over 50-55, quindi si è ritrovata di fronte avversarie più giovani di lei”. Si sofferma sull’esperienza nel singolo: “In quel caso sono stata sfortunata – conclude Ana – perché sono stata inclusa nel girone con due atlete molto forti; riesco comunque ad impormi su una collega tedesca. Però mi sono riscattata vincendo il torneo consolation. Mi sta bene così, il bilancio è ampiamente positivo”.