Tennistavolo Norbello: Giulia Cavalli c’è
Bagaglio d’esperienza, motivazione, spirito di gruppo, propensione alla socialità in contesti extra sportivi. Caratteristiche gradite al sodalizio guilcerino e incarnate alla perfezione da Giulia Cavalli che ha deciso di continuare l’idillio con i colori giallo blu. L’atleta emiliana che in passato ha vinto di tutto sia a livello squadra, sia individuale tra giovanili e senior, con incursioni internazionali tramite la maglia dell’Italia, non ha avuto bisogno di particolari pungoli da parte del presidente Simone Carrucciu e dal tecnico Eliseo Litterio. Li ha talmente colpiti sin dalle prime fasi agonistiche al punto che un accordo preliminare ma informale di rinnovo risale già dal lontano mese di novembre. Nata pongisticamente a Cortemaggiore, con puntate pesanti a Siena, San Donato Milanese, Parma, Bolzano, Giulia è reduce dall’assai gradito terzo posto in serie A1 femminile, dove anche per la prossima stagione darà il suo prezioso contributo in un collettivo ancora tutto da scoprire. In via Mele nessuno si è dimenticato i suoi acuti: se non se si fosse messo di mezzo il lockdown avrebbero significato una ulteriore avventura nei play off scudetto assieme alle sue adorate compagne Chiara Colantoni e Camilla Argüelles. Niente male per una compagine che staziona ai vertici del pongismo nazionale, senza mai abbandonarli, dalla stagione 2010/2011.
Il presidente Simone Carrucciu è felicissimo di questa conferma: “Sapevo sin da quando provavo a rincorrerla negli anni passati che Giulia era un perfetto mix di impegno e allegria che avrebbe suscitato l’approvazione unanime della dirigenza. Dopo le belle prestazioni che ha offerto lo scorso inverno sarebbe stato davvero un peccato perderla. A nome di tutto lo staff norbellese non vediamo l’ora di rivederla sprintante sui tavoli della nostra palestra comunale”.
DOLCI CHIACCHIERE ESTIVE
“Ho deciso di restare a Norbello perché mi è sembrata la scelta più naturale e sensata che potessi fare, senza ombra di dubbio. Durante la stagione avevo maturato l’idea di rimanere, naturalmente a patto che la società mi avesse voluto ancora. Tutto è avvenuto in maniera molto semplice e senza alcun indugio da parte mia perché con un ambiente così meraviglioso non mi stupisco che arrivino anche i risultati”.
Così, tutto d’un fiato, Giulia Cavalli concede un’intervista durante un’estate anomala dove tutto si fa con circospezione, vivendo alla giornata, in attesa del benedetto giorno in cui tutto ritornerà come prima.
Che altri retroscena ci racconti riguardo la tua riconferma?
L’accordo è giunto in totale serenità, nel senso che già in autunno Eliso Litterio argomentò le sue tesi dicendomi che dovevo restare assolutamente nel club giallo blu. Aggiungiamo che io e Simone ci eravamo già accordati; la cura dei dettagli è avvenuta con calma e gradualmente, con stima reciproca. Per come è andata la stagione non avevo nessun tipo di dubbio che avremmo trovato la quadratura del cerchio.
Magari c’è stato il rammarico di non aver potuto disputare i Play-Off…
L’inizio della chiusura totale per me è stato un grande sollievo considerata la mia vita quotidiana abbastanza movimentata. Tra lavoro, allenamenti a Parma e le partite di campionato di certo lo stress non era un componente da sottovalutare. E quindi ne ho approfittato per recuperare le forze.
Poi, però…
Col passare dei giorni il dispiacere ha preso il sopravvento perché stavo giocando bene. Resta comunque la contentezza di aver fatto la differenza nelle partite che contavano davvero per noi. Sicuramente l’ultima sfida disputata, contro il Quattro Mori Cagliari, è stata molto importante soprattutto per la mia vittoria contro la Clapa.
Cosa ti ricordi di quegli ultimi scampoli di gare ufficiali pre Covid?
In quella circostanza avevo chiesto di essere schierata da numero 3 perché durante la settimana non ero stata molto bene. Ma loro a sorpresa girarono la formazione ed io fui costretta a giocarmi il punto decisivo proprio con la romena di stanza a Cagliari. Se avessimo pareggiato ci saremmo trovate con un piede fuori dal discorso play off. Ho sentito tutta la responsabilità di quella partita, sentimento che provo spesso quando ci sono match decisivi e che fortunatamente riesco ad interpretare quasi sempre bene.
A parte tutto una esperienza comunque da ricordare
Tutte le stagioni per me sono una sorpresa, parto sempre con un profilo basso. Lo scorso anno ricordo che Eliseo ripeteva fino alla nausea che in quanto jolly sarei stata la carta vincente della squadra. Io lo guardavo e ascoltavo con una serie di punti interrogativi perché negli ultimi campionati ci siamo rese conto che si è alzata l’asticella delle difficoltà a causa dell’innesto di giocatrici straniere sempre più brave; e anche le nostre connazionali migliorano sempre.
Senza sacrifici non riesci a vivere…
Per i motivi sopracitati non riesco ad allenarmi quanto vorrei però le poche sedute che faccio sono di buon livello e vissute con particolare concentrazione, sempre a fini migliorativi e curando soprattutto i colpi che mi riescono meglio. Mi auguro di ripetermi con gli exploit della scorsa stagione perché vorrebbe dire che sto mantenendo alti i livelli.
Quindi il tuo tran-tran non cambierà
Continuerò ad allenarmi a Parma, immersa in un ambiente meraviglioso dove mi trovo molto bene, e come dico sempre, faccio mille sacrifici ma sempre col sorriso. Altrimenti sarei rimasta ad allenarmi a cinquecento metri da casa. Attualmente, una volta alla settimana, mi sto allenando a Milano assieme a Veronica Mosconi perché la palestra della città emiliana è chiusa per ferie.
Avevi sempre scrutato l’ambiente societario da avversaria. Ora cosa puoi aggiungere?
Mi hanno colpito soprattutto l’umanità delle persone con cui sono venuta in contatto. Le piccole attenzioni che sono rivolte nei nostri confronti, al di là dei risultati conseguiti sul campo, sono importanti. Sembra di poco conto ma basta una tazza di thè o caffè offerta amorevolmente per farti sentire a casa. Gentilezze che nella loro semplicità stupiscono perché non sono scontate soprattutto negli ambienti sportivi dove comunque noi instauriamo un rapporto di lavoro.
Come sarà il prossimo campionato?
Non so se sarà più bello del precedente, perché molte squadre non hanno deciso se disputare in alternativa la A2 femminile. Questo perché il Covid sicuramente ha dato delle poderose mazzate a quelle società che si reggevano sull’aiuto di sponsor privati. Nonostante tutto credo che si assisterà ad un campionato dai contenuti tecnici elevati e con atlete straniere esperte o che si stanno affacciando per la prima volta nel nostro camionato.
Con Chiara Colantoni avete rafforzato un rapporto già intenso
Siamo amiche da tempo, anche nella vita privata. Abbiamo giocato assieme a Parma e la scelta di andare a Norbello è stata condivisa giorno per giorno in attesa di mettere una firma che sicuramente avrebbe avuto un peso importante proprio perché decisa di comune accordo.
Ti mancherà Camilla?
E’ stata una bellissima scoperta nel senso che sono felicissima di aver conosciuto una persona speciale e favolosa. Il fatto che parlasse l’italiano ci ha aiutate sicuramente. Ha portato punti preziosi, non sarà più con noi il prossimo anno e questo mi dispiace. Penso però che le sia rimasto un buon ricordo del nostro gruppo.
Ma in A1 hanno fatto fugaci apparizioni altre donne di spessore
Vorrei citare e ringraziare di cuore Marialucia Di Meo, Gohar Atoyan e Gaia Smargiassi: sono state fondamentali, ci hanno aiutato per colmare le assenze di Chiara e Camilla, soprattutto in Coppa Italia dove abbiamo comunque conquistato il terzo posto, mostrandosi all’altezza della situazione. Vorrei aggiungere un’altra cosa se mi è consentito.
Prego…
Non è da tutti comportarsi come il nostro presidente che nonostante lo stop forzato ci ha voluto pagare l’intera somma pattuita ad inizio stagione. L’aver voluto tenere fede alle promesse fatte è stato un gesto nobilissimo.
Saluti finali?
Ringrazio tutti, sono felicissima di ritrovare Eliseo in panchina con il quale, prima del Covid stavamo raggiungendo un’intesa sportiva importante. Felicissima di far ancora parte di questa società fatta di persone corrette e meravigliose.