Tennistavolo in Sardegna: come sono andati i doppi assoluti agli Italiani di Cagliari
La sesta giornata dei Campionati Italiani di Cagliari è stata dedicata ai doppi femminile, maschile e misto assoluti.
Per loro che sono bolzanine, conquistare il titolo assoluto del doppio nel 2019 al Centro Tennistavolo “Maso della Pieve” era stato una soddisfazione unica. Giorgia Piccolin e Debora Vivarelli (Centro Sportivo Esercito), dopo la finale dello scorso anno, persa ai vantaggi del quinto set, dopo aver mancato dei match-point, contro la coppia mamma-figlia composta da Tan Wenling e Gaia Monfardini, ieri si sono riscattate e sono salite nuovamente sul primo gradino del podio.
Hanno onorato il ruolo di teste di serie n. 1 mettendo in fila nei quarti per 3-0 (11-3, 11-9, 11-4) le n. 8 Nicoletta Criscione (Muravera Tennistavolo) e Le Thi Hong Loan (ASV TT Südtirol), in semifinale per 3-2 (11-8, 9-11, 11-4, 9-11, 11-7) le n. 5 Giulia Cavalli (Polisportiva Bagnolese) e Veronica Mosconi (Tennistavolo Norbello), le campionesse di seconda categoria, e in finale hanno costretto all’argento per 3-1 (8-11, 11-5, 11-8, 11-9) le n. 3 Nicole Arlia (Tennistavolo Castel Goffredo) e Nikoleta Stefanova (CIATT Prato), che avevano estromesso per 3-0 (11-9, 14-12, 11-8) le n. 6 Miriam Carnovale e Valentina Roncallo (Muravera TT) e per 3-2 (7-11, 12-10, 9-11, 11-3, 11-4) le n. 2 e detentrici del tricolore Monfardini e Tan, che hanno condiviso il bronzo con Cavalli e Mosconi.
Nella sfida decisiva, Arlia e Stefanova hanno condotto costantemente e si sono aggiudicate il primo parziale. Nel secondo dal 3-3 Piccolin e Vivarelli hanno preso il sopravvento e nel terzo hanno rimontato da 4-7 a 9-7, sono salite a due set-point (10-8) e hanno concretizzato il primo. Nella quarta frazione le altoatesine hanno recuperato da 3-5 a 6-6 e, dopo una lotta punto a punto, dal 9-9 hanno fatto propri gli ultimi due scambi.
«Dopo la delusione della stagione passata – ricorda Piccolin – volevamo tornare a vincere e siamo felici di esserci riuscite. La semifinale è stata dura, eravamo un po’ più tese, perché sapevamo che Veronica e Giulia hanno un gioco fastidioso per noi. In finale abbiamo trovato Nicole e Niko e il fatto che le conosciamo meglio ci ha tranquillizzate, anche se ci aspettavamo una lotta, come poi è stata. Mi è dispiaciuta l’eliminazione nei quarti nel misto con Niagol (Stoyanov, ndr), è da qualche mese che facciamo fatica a vincere e non è facile ritrovare la fiducia, anche se cerchiamo di sostenerci a vicenda. Io tengo a lui e lui tiene a me e sentiamo ancora di più la sconfitta. Pazienza, ci riproveremo il prossimo anno. Nel singolare andrò a caccia del quinto titolo consecutivo. Ogni volta mi dico che vorrei allungare la striscia, però mi rendo conto che è sempre più difficile. L’importante per me sarà dare il massimo e vedremo cosa verrà fuori».
C’è soddisfazione anche nelle parole di Vivarelli: «Fa sempre piacere aggiudicarsi un titolo italiano, noi poi giochiamo molto anche all’estero e disputare più partite è un buon modo per rimanere competitive. Oggi non abbiamo disputato i nostri migliori match di doppio di sempre, però abbiamo lottato e abbiamo centrato l’obiettivo, questo era l’importante. Dispiace aver perso la semifinale del misto con Jordy (Piccolin, ndr), bisogna anche ammettere che Johnny e Gaia (Oyebode e Monfardini, ndr) hanno giocato bene e sono stati più bravi di noi. Ora penserò al singolare, che non ho mai vinto. Ho partecipato alle Olimpiadi e ho compiuto 30 anni, chissà forse è arrivato il momento giusto. In passato ho tentato di tutto e non è mai bastato. Non voglio che diventi un complesso. Cercherò di non mettermi pressione e farò il possibile per godermi il momento e per divertirmi».
Nel doppio maschile Alessandro Baciocchi (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) ha ottenuto il suo primo titolo assoluto e Marco Rech Daldosso (Aeronautica Militare) il settimo, con cinque compagni diversi (gli altri sono stati Mihai Bobocica, Leonardo Mutti, due volte, Paolo Bisi e Niagol Stoyanov in due occasioni).
I n. 4 del seeding hanno avuto la meglio nei quarti per 3-0 (11-9, 11-2, 11-7) sui n. 5 Francisco Sanchi (Tennistavolo Torino) e Carlo Rossi (Marcozzi Cagliari), in semifinale per 3-0 (13-11, 11-8, 11-7) sui n. 1 Antonino Amato (Marcozzi) e Daniele Pinto (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) e in finale per 3-2 sui n. 2 Leonardo Mutti (Aeronautica Militare) e Matteo Mutti (Top Spin Messina).
I fratelli mantovani hanno eliminato per 3-0 (11-4, 11-7, 11-3) i n. 7 Giacomo Allegranza (Cus Torino) e Daniele Spagnolo (Marcozzi) e per 3-2 (10-12, 11-9, 11-9, 11-13, 11-7) i n. 3 e campioni uscenti John Oyebode (Tennistavolo Sassari) e Jordy Piccolin (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre), che sono saliti sul terzo gradino del podio con Amato e Pinto.
Rech Daldosso e Baciocchi dal 4-6 hanno imposto un break di 7-0 assicurandosi il primo set. Nel secondo i due Mutti, sempre avanti, hanno tagliato il traguardo, mentre nel terzo hanno recuperato da 2-5 al 9-6, per concretizzare, sul 10-7, il secondo set-point.
Alla ripresa del gioco Rech Daldosso e Baciocchi dal 2-5 vanno sull’8-6, appaiati (8-8), hanno messo in carniere gli ultimi tre scambi. Alla “bella” si è combattuto e sul 9-9 il bresciano e il perugino hanno effettuato lo scatto decisivo.
«Questo primo oro assoluto – afferma Baciocchi – è per me un bel riscatto, dopo che infortuni vari mi avevano tenuto fuori per parecchio tempo. Prima di oggi non avevamo mai giocato con Marco. Ho impiegato un mese a convincerlo, lui, però, voleva capire se dovesse farlo con un compagno dell’Aeronautica Militare. Leonardo Mutti ha poi deciso di disputarlo con Matteo e Mihai Bobocica non si è iscritto, per cui non ci sono più stati ostacoli. Considerate le molte competizioni, non abbiamo neanche avuto tanto il tempo di provarlo. Abbiamo dedicato una decina di giorni a Castel Goffredo, dove entrambi ci alleniamo, e già si era capito che avevamo i colpi per essere compatibili. Oggi fin dalla prima partita ci siamo resi conto che avremmo potuto arrivare fino in fondo».
I primi due match sono stati vinti in due set. «In effetti – racconta Rech Daldosso – la gara più complicata è stata la finale, nella quale abbiamo lottato tutti. Avrebbero anche potuto vincere Leonardo e Matteo, perché si è deciso tutto per un soffio. Al di là di aver scelto di giocare insieme, siamo felici di questo risultato, perché siamo molto amici anche al di fuori del tennistavolo. Avendo un titolo all’attivo qui a Cagliari e avendo Alessandro anche il bronzo nel misto, ora siamo liberi per dare il massimo, senza condizionamenti, nel singolare». Baciocchi chiude con un auspicio: «Speriamo che arrivi anche la terza medaglia».
Venendo al misto, la loro consacrazione è avvenuta prima all’estero che in Italia. Il 21enne John Oyebode (Tennistavolo Sassari) e la 22enne Gaia Monfardini (Tennistavolo Castel Goffredo) nel 2022 hanno conquistato la loro prima medaglia internazionale insieme, l’argento al WTT Feeder Düsseldorf II. Ieri è arrivato il primo titolo assoluto condiviso, che per entrambi è stato il secondo in totale, dopo quelli nei doppi femminile con mamma Tan Wenling e maschile con Jordy Piccolin dello scorso anno a Biella.
Da teste di serie n. 2 hanno battuto negli ottavi per 3-0 (11-7, 12-10, 11-6) i n. 5 Antonio Giordano (Tennistavolo Casamassima 2020) e Sofia Minurri (Tennistavolo Torino), nei quarti per 3-0 (11-9, 11-7, 11-9) i n. 7 Marco Rech Daldosso (Aeronautica Militare) e Le Thi Hong Loan (ASV TT Südtirol) e in semifinale per 3-0 (12-10, 11-8, 11-3) i n. 3 Jordy Piccolin (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) e Debora Vivarelli (Centro Sportivo Esercito).
In finale hanno prevalso per 3-1 (7-11, 11-7, 11-5, 11-8) sui n. 4 Antonino Amato (Marcozzi Cagliari) e Nikoleta Stefanova (CIATT Prato), autori dell’eliminazione nell’ordine per 3-0 (11-6, 11-7, 11-1) dei n. 13 Mattias Mongiusti (Milano Sport Tennistavolo) ed Elisa Armanini (TT Torino), per 3-1 (8-11, 11-4, 11-8, 11-4) dei n. 5 Carlo Rossi (Marcozzi Cagliari) e Nicole Arlia (TT Castel Goffredo) e per 3-1 (11-9, 10-12, 11-9, 11-9) dei n. 8 Alessandro Baciocchi (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) e Arianna Barani (CIATT Prato), che nei quarti avevano compiuto l’impresa di costringere alla resa per 3-2 (11-9, 6-11, 2-11, 11-8, 14-12) i n. 1 e campioni in carica Niagol Stoyanov (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) e Giorgia Piccolin (Centro Sportivo Esercito).
Medaglia d’argento per Amato e Stefanova e bronzo a pari merito per Piccolin e Vivarelli e Baciocchi e Barani.
In finale Amato e Stefanova sono scattati sul 4-0 e hanno sempre mantenuto un margine ampio, procurandosi cinque set-point (10-5) e sfruttando il terzo. Alla ripresa del gioco hanno insistito (3-0), dal 4-1 sono stati rimontati (4-4) e dal 5-5 Oyebode e Monfardini passano a condurre (9-5) chiudendo i conti.
Nel terzo parziale Johnny e Gaia hanno dominano con sette set-point a disposizione (10-3), andando a segno al terzo. Dopo il cambio di campo ancora loro hanno recuperato da 0-2 a 7-2, sono stati rimontati (7-6) e sono ripartiti, salendo a due match-point (10-8) e abbracciandosi al primo.
«È da un po’ – spiega Monfardini – che facciamo il misto insieme e finalmente siamo arrivati a questo traguardo, che stavamo inseguendo e sognando. Finora non eravamo riusciti a tirare fuori ciò che avevamo in testa e questa volta è andata bene. Stamattina Johnny mi ha mandato un messaggio d’incoraggiamento che diceva “Oggi andiamo a vincere” e incredibilmente ce l’abbiamo fatta. Siamo molto felici e io guardo anche al futuro e ritengo che possiamo ottenere anche altri obiettivi importanti internazionali. Domani ci sarà il singolare e vedo già dai gironi che sarà molto duro. Farò un passo alla volta, bisognerà non guardare nulla, solo la pallina».
Per Oyebode «puntavamo alla vittoria. Giocare insieme da qualche anno ci ha aiutato a crescere insieme. Oggi ha funzionato tutto. Io e Gaia siamo molto amici anche fuori dalla palestra e questo aspetto ci supporta molto quando siamo in campo. La finale è stata molto tosta, perché sapevamo che Nikoleta e Antonino giocano molto bene il doppio. Abbiamo perso il primo set ed eravamo sotto nel secondo per 4-1, poi è cambiato tutto e abbiamo lottato fino al termine. La chiave è stata che volessimo vincere a tutti i costi. Ho soltanto un po’ di rammarico per il doppio maschile, ma alla fine Leonardo e Matteo Mutti sono stati più lucidi di me e Jordy (Piccolin, ndr) e quella partita avrebbe anche potuto finire prima. Mi sarebbe piaciuto andare almeno in finale, peccato. Riguardo al singolare, non sono qui per fare la comparsa, vedremo».
I tre podi dei doppi assoluti sono stati premiati da Renato Di Napoli, presidente FITeT, Bruno Perra, presidente del CONI Sardegna, l’Onorevole Alessandro Solinas, Consiglio Regionale Sardo, il Tenente Colonnello Marco Carfì, Capo Prima Sezione Agonistica Gruppo Sportivo Esercito Italiano, Gennaro Coppola, Primo Luogotenente e Capo Seconda Sezione Centro Sportivo Aeronautica Militare, Simone Carrucciu, presidente del Comitato Regionale FITeT Sardegna e commissario regionale CIP, Giuseppe Marino, segretario generale della FITeT, Daniele Pittau, presidente regionale Federazione Danza Sportiva e membro Giunta CONI Sardegna, e Gianluca Lilliu, presidente regionale Federazione Bocce e membro Giunta CONI Sardegna.
Oggi alle ore 10 inizieranno gli incontri dei gironi di qualificazione dei singolari assoluti e il programma andrà avanti fino ad allineare i tabelloni ai quarti di finale.