Suggestioni: La giornata del gatto.
Suggestioni: La giornata del gatto.
Eva non lo sa, ma oggi e’ la sua festa…almeno, lo abbiamo deciso noi umani intitolando il 17 febbraio alla Giornata del gatto, seguendo la sciocca tradizione delle feste inventate per fini commerciali, per emulazione…vedi Halloween, che e’ la nostra festa dei morti in salsa americana…o per salvarci la coscienza…come la Giornata della Memoria o quella dei Martiri delle foibe.
Eva non lo sa e credo che, anche se lo sapesse, non gliene importerebbe un bel niente…stavo per dire che avrebbe fatto spallucce, ma come tutti sanno, i gatti non hanno spalle e questo gli consente di entrare ovunque passi la loro scatola cranica…passata quella il corpo scivola con plastica eleganza.
Oggi ha vissuto una giornata normale. Mi ha svegliato alle sei con un miagolio lieve per non disturbare, le ho messo delle crocchette e dell’acqua fresca nelle ciotole di acciaio tenute insieme da una colonnina gialla a forma di gatto…appunto…le ho aperto il rubinetto dell’acqua, perché ama bere e giocare con l’acqua corrente. E mentre mi facevo il caffè, le ho aperto tutte le stanze di casa, perché potesse riprendere possesso del suo dominio, e le porte finestre che le consentono di riappropriarsi dei profumi dei fiori e di tuffare le zampette nel terriccio dei vasi, fresco della rugiada notturna.
Ho sempre avuto dei gatti nella mia vita.
A casa ce n’erano sempre almeno due e mi hanno sempre dato lezioni di vita.
Mio padre non li amava particolarmente…lui stravedeva per i cavalli…ma gli sono grato di avermi insegnato a rispettarli, e con loro, di amare tutti gli esseri viventi.
I gatti in particolare sono esseri dotati di indipendenza e di dignità, che amano gli umani senza farsene servi, che non perdonano le offese ma, anzi, rispondono colpo su colpo a ogni sgarbo. Un cane maltrattato torna sempre dal suo padrone, dimostrando una commovente fedeltà, che l’uomo non merita…al contrario, se molli un colpo, anche lieve, al gatto, questo non solo lo evita e ti graffia, ma puoi star sicuro che te la fa pagare: mette muso dimostrando una permalosità umana, ti prepara agguati assalendoti all’improvviso da dietro una porta, ti viene incontro correndo di sbieco per non prestarsi all’attacco dell’avversario e facendo volume, inarcando la schiena e levando alto il pelo, per impressionarti ed essere più minaccioso.
Ma se lo tratti bene e lo fai sentire amato, lo vedi in terrazza quando sente la tua macchina avvicinarsi o lo trovi dietro la porta che ti aspetta…e allora ti parla felice, si rotola sul pavimento farrancas assusu per farsi grattare il pancino, si sfrega ronfando sulle tue gambe e se sei fortunato, si avvicina al tuo viso sfiorandoti le guance con le vibrisse…un bacio felino veloce e pudico, che ti regala la felicità.
Ha un sesto senso, e non è un luogo comune.
Può sparire per ore nel punto nascosto nella casa scelto perché più caldo e sicuro, ma se stai male ti corre accanto, in silenzio o borbottando o facendo le fusa in modo diverso però da quelle emesse se e’ tranquillo… fusa che sembrano sussurri…sono qui, eccomi, non preoccuparti. Ti rende, se necessario, la serenità che gli regali se gli consenti di dormire ai tuoi piedi…e quindi di potersi stendersi per quanto e’ lungo senza paura di presenze ostili.
Non ha padroni, ma solo amici o nemici. E ti sceglie lui, come confidente e compagno. Non accetta di essere un giocattolo, come fa il cane, specialmente da parte dei bambini…mentre il cane accetta tutto, il gatto non tollera l’invadenza e potete stare tranquilli che, dopo pochi minuti, si libera del piccolo seccatore con un guizzo del suo corpo snello e con una zampata armata, che lascia il segno.
Sa di avere un nome, ma fa finta di no. Lo puoi chiamare mille volte…sembrerà sordo, ma poi ti corre incontro se gli sussurri il nome in un certo modo…si concede, ma non si umilia.
Pensavo ai miei gatti tornando dalla casa di una dolce amica che non è stata molto bene ultimamente. Nella sua casa di campagna ne ha tre, bellissimi…due nocciola, gli occhi impressionanti per la luce di intelligenza che li anima…e uno, Milo, di pelo rosso…come il mio Mimo, che usciva la notte per cacciare e che morì sotto una bufera di neve.
Tre esseri eleganti e liberi nel vasto giardino, che si parlano e si battono in giochi gioiosi sotto le palme.
Mia nipote ne ha cinque…e due sono sordi, perché di una razza albina che da secoli si trascina questa malattia genetica. Uno di loro e’ improvvisamente impazzito…una pena, sentirlo urlare all’improvviso mordendosi a sangue la coda e tremando come in preda ad un profondo terrore. Mia nipote era angosciata…ha provato di tutto…farmaci antiepilettici, morfina, cortisonici…fino a che non si è capito che aveva nella lunga, nobile coda, delle piccole aree necrotiche, che lo facevano soffrire terribilmente…gli hanno tagliato la coda e ha riacquistato la sua tranquillità felina…gioca con i suoi compagni e sale sugli alberi…sordo come una campana, ma felice e sempre dietro la padrona che lo ha salvato. A volte si lamenta sordamente e si guarda il moncherino, ormai coperto di lunghi peli bianchi…ha la sindrome della coda fantasma, perché il cervello se la ricorda anche se non c’ e’ più, e ricorda la recente sofferenza…ma basta una carezza di Nella e chiude gli occhi dimenticando.
Si, forse e’ sciocco, ma mi piace che gli umani abbiamo dedicato ai gatti un giorno del loro anno pieno di egoismi.
E mi piace che la scelta sia caduta a febbraio…mese sotto il segno dell’Acquario, che, per chi ci crede, e’ tipico degli spiriti liberi e anticonformisti, indipendenti e istintivi come i gatti…e le streghe, bisogna ricordare, e appunto per questo febbraio e’ il ” mese dei gatti e delle streghe”.
Ma mi piace ricordare la genialità della scelta del 17, perché era questo il numero della sfortuna e della sventura portate dal gatto nero…una superstizione terribile che ha attirato sui nostri amici felini secolari persecuzioni e brutalità innominabili.
Per questo, per ricordare ignoranza e crudeltà contro animali così utili e belli, da nove anni, su iniziativa dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente, il 17 novembre di celebra la Giornata del Gatto nero…che io leggo anche come giornata contro il pregiudizio.
Il nostro gruppo, se date uno sguardo ai vari profili e bacheche, ha un numero altissimo di amanti degli animali…di tutti senza distinzione, anche se cani e gatti la fanno da padroni.
E’ un gruppo quindi che esprime una profonda sensibilità verso una parte del creato che ci rende migliori e ci regala felicità. Un gruppo dove non di discrimina nessuno e tutti sono rispettati…e dove si ama la bellezza, la dignità e dove gli animali trovano un mondo sicuro.
Per questo, mi piace, e sono onorato di vivere tra voi, cari amici.
Tonino Serra.