Progetto Albatross: gli effetti benefici dietro l’evento internazionale
Non solo la smania di dar sfogo alle rinomate e celebrate doti nel sapersi ripetere con successo anno dopo anno. L’anima più autentica del Progetto Albatross resta separata, dietro il grande evento, per apportare, in seguito, rivoluzioni ancor più efficaci. E il suo presidente Manolo Cattari, rigorosamente in paglietta durante la conferenza stampa a San Teodoro, conferma che il vero impatto dirompente nel peregrinare tra i litorali sardi è quando si riesce a modificare l’architettura della città interpellata, ponendo dubbi, facendo sorgere scrupoli, passaggi obbligati prima della cura e il successivo cambiamento. Un lavoro che lui e il suo staff svolge quotidianamente in piscina, a scuola, e anche all’estero con la missione in Senegal.
Il Comune di San Teodoro ha avuto il pregio di interpretare subitaneamente il messaggio recondito della società turritana e ricevuto l’assist si è messo subito a lavoro perché il binomio sport-disabilità era già stato vagliato e applicato in tempi non sospetti, in quanto parte integrante del programma redatto dallo staff della sindaca Rita Deretta che ha sempre parlato di un paese per tutti
Dopo cinque edizioni a Cannigione-Palau, due ad Alghero e una a Stintino e a Porto Torres, è spettato ai teodorini imbastire un lavoro ancor più complesso perché una Coppa del Mondo non era mai stata concepita prima in alcun luogo del pianeta Terra.
Con gli essenziali apporti della World Para Swimming e della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) regionale e nazionale, il gruppo di lavoro si è consultato per circa un anno, maturando intese efficaci che il presidente della FIN Sardegna Danilo Russu, per sette anni condottiero della FINP e braccio destro di Cattari e Silvia Fioravanti nel Progetto Albatross non può che esaltare. Dando poi rilievo alle figure dirigenziali femminili nel mondo paralimpico, più numerose rispetto al CONI.
Le condizioni climatiche nelle acque libere hanno un ruolo predominante, ma in passato anche onde gigantesche infarcite di meduse non hanno minimamente smosso gli equilibri psico atletici dei campioni paralimpici che hanno tanto da insegnare a chi può permettersi di far funzionare il proprio fisico senza particolari intoppi.
Non rimane che attendere il via, sabato 23 settembre e gustarsi la gara: per chi non può affondare i piedi sulla morbidissima sabbia de La Cinta basta collegarsi sul canale YouTube della World Para Swimming e vedere le peripezie dei 35 atleti (dall’ultimo aggiornamento si è aggiunta pure una nuotatrice del Kyrgyzstan che condividerà l’inedita gara con i suoi colleghi provenienti da Egitto, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Ungheria, Italia, Messico, Polonia, Svizzera, Svezia, Turchia, Ucraina, Usa, Slovenia). Si comincia alle 9 con i 1500, un’ora dopo i 3000, a fine competizione spazio ai master e agonisti tesserati con la FIN. Il programma si chiude domenica mattina con il Miglio Sprint, alle 10:00.
ALTRE VOCI DA CONFERENZA STAMPA
Ai saluti della sindaca Rita Deretta, si sono associati quelli delle due assessore comunali: Luciana Cossu, responsabile Turismo e Cultura interpreta il particolare significato della competizione internazionale incastonato in una programmazione cittadina di eventi non abbraccianti la sola estate e con la peculiarità di fondersi nel patrimonio naturalistico del territorio. Antonella Debertolo (Politiche Sociali) non finirà mai di ringraziare il Progetto Albatross che ha scoperto San Teodoro cercando proseliti nei suoi principi cardini a base di sport, inclusione e disabilità. Sacrificio, perseveranza, il desiderio di realizzarsi nonostante tutto può trovare una valida sponda nel coltivare una disciplina ma ci deve essere l’impegno anche della società civile nel combattere gli stereotipi negativi, le barriere architettoniche, creare risorse lavorative e rendere il territorio accessibile a tutti.
Giustamente Craig Nicholson presidente del World Para Swimming pensa già ad una crescita di questo evento nei prossimi anni e Roberto Valori, presidente FINP, ricorda quando l’anno scorso, presso la spiaggia Scoglio Lungo di Porto Torres era stata distribuita la brochure con le intenzioni bellicose del Progetto Albatross, poi meravigliosamente avveratesi. Silvia Fioravanti ringrazia tutti con la mente proiettata alle sette del mattino di sabato quando si procederà alla punzonatura degli atleti”.
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