— Malati SLA senza farmaci e materiale —

Denunciamo la gravissima situazione che si trova a vivere il nostro Vice-Presidente, Michele Riontino, residente a Barisardo. 
Dal mese di giugno non gli viene fornita la merce necessaria per l’assistenza, sia i farmaci che tutto il materiale consegnato mensilmente dalla ASL. Data la gravità della patologia, Michele è gestito totalmente dalla ASL ed in particolar modo dalle cure domiciliari del distretto di Tortolì. Sembrerebbe che questa situazione sia dovuta ad alcuni cambiamenti gestionali avvenuti da poco all’interno della ASL, senza che i pazienti ne siano stati messi al corrente da parte della ASL stessa nè per iscritto nè telefonicamente. La situazione è drammatica perchè non avendo più garze per la broncoaspirazione viene usato lo scottex con il grosso pericolo di qualche infezione.

La situazione è drammatica anche perchè nè lui nè la famiglia riescono a mettersi in contatto con ASL e Distretto, dato che non rispondono al telefono, dopo aver fatto il gioco dello scaricabarile dando la colpa l’uno all’altro!
Come Associazione “Viva la Vita Sardegna Onlus” appena avuta la notizia abbiamo inviato una mail via pec all’Assessore Mario Nieddu segnalando il caso (pare che ce ne siano altri simili) e chiedendo un “… autorevole urgentissimo intervento per porre fine a questa situazione che giorno per giorno si fa più drammatica…”; lettera inviata ieri lunedì 22 luglio alle ore 18,39 ma rimasta finora senza risposta. E fino a oggi 23 luglio il materiale non è stato consegnato.

Della situazione di Michele ne è a conoscenza la stampa con un’ intervista fatta ieri da un giornalista de L’Unione Sarda, ma non ancora pubblicata; la pubblicazione avverrà domani? o dopodomani? o chissà quando? 
Noi aspettiamo, ma non per molto.
La situazione è gravissima ed è insostenibile l’atteggiamento di chi gioca con la vita dei malati. Vergogna!
Sappiano lor signori che faremo tutti i passi necessari affinchè ai pazienti sia data la possibilità di vivere la propria vita con dignità e con il massimo rispetto che meritano!

Fonte: Associazione Viva la Vita Sardegna Onlus

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