Niente alibi, s’il vous plait ( a proposito di un articolo dell’Unione Sarda)
Niente alibi, s’il vous plait ( a proposito di un articolo dell’Unione Sarda)
La strage di Parigi ha, nel suo orrore, il pregio terribile di mettere in evidenza la malafede di molti sedicenti opinionisti, di democratici mascherati, di razzisti equilibristi e spudorati.
Mi segnalano un articolo comparso in prima pagina su un quotidiano sardo, dove l’ex portavoce della comunità musulmana di Cagliari, dopo aver riaffermato il carattere pacifico della religione musulmana, critica le misure di sicurezza dei Paesi occidentali che non riescono a impedire il turismo guerresco andata e ritorno dei fanatici verso i teatri di guerra orientali. E manifesta la convinzione che il terrorismo si combatta “magari facendo meno guerre soprattutto in Medio oriente”.
Fin qui si potrebbe anche essere d’accordo, anche se, come ha affermato pochi giorni fa il presidente egiziano Al Sisi, forse sarebbe tempo di riformare profondamente la società musulmana, condizionata dall’applicazione acritica dei principi inviolabili di un testo sacro; o, a leggere la storia degli ultimi anni, sarebbe ora di smetterla di sostenere la bufala del cinico occidente che fomenta le guerre tra musulmani…non mi pare che il mondo islamico abbia bisogno dell’aiuto occidentale per scannarsi a vicenda, come dimostrano i 200 mila uccisi civili in Siria nel corso di una guerra tutta locale. O che Boko Haram abbia bisogno del tifo occidentale per massacrare interi villaggi in Nigeria…solo 2000 assassinati ieri.
Ma poi, l’ex portavoce si allarga: “Non si può continuare ad accusare tutti i musulmani per le azioni di persone che magari sono pagate dallo stesso occidente per quello che fanno”, e conclude affermando che “questi massacri vengono compiuti quotidianamente anche da noi, il terrorismo non ha religione…non considero la strage di Parigi responsabilità dell’Islam così come non considero responsabilità della chiesa cattolica l’attentato di Breivik in Norvegia”.
Il signor Hjiazi scrive bene in italiano, ma proprio per questo dovrebbe capire che da noi non avvengono massacri “quotidianamente”, ne’ tanto meno assumiamo a progetto o a tempo determinato i terroristi islamici…che sono islamici appunto, fedeli di una religione ben individuata e orgogliosamente ostentata: non mi pare che i cristiani o i buddisti o gli indù abbiano la filosofia della morte e del martirio come i musulmani. Il terrorismo degli ultimi decenni e’ da ascrivere in buona parte ai fanatici dell’Islam, e a loro lo lasciamo con buona pace dei buonisti e complottisti nostrani.
E fin qui siamo forse nell’ingenua propaganda ideologica, che diventa invece sprezzante presa in giro quando si pretende di porre sullo stesso piano i morti dell’attentato di un singolo folle norvegese, preso e sbattuto in galera senza alibi o complicità politiche o culturali, con quello degli innumerevoli kamikaze islamici, giustificati e onorati in molti ambienti religiosi, che insanguinano il mondo…come quello della bambina nigeriana che oggi e’stata fatta saltare in aria…dai soliti burattinai occidentali, certamente…facendo 19 morti.
No, signor Hjiazi, non si riscrive così il vostro mondo che contiene, insieme con una moltitudine di persone oneste e civili, un patrimonio storico di concetti primitivi e un sistema di valori malati. E i suoi singolari sillogismi non nascondono questa verità: o avviate una riforma religiosa tale da superare la teocrazia che governa i governo dei vostri stati musulmani, o veramente continuerete ad essere avversati e combattuti, anche oltre le vostre innegabili colpe.
E comunque, se venite nei nostri Paesi, imparate le nostre regole, ubbidite alle nostre leggi, rispettate i diritti umani…abbiamo impiegato secoli e sangue per conquistarli e non saranno i vostri terroristi a sconfiggerli.
Tonino Serra.