LA META DEL GIGANTE
LA META DEL GIGANTE
La vita di un compositore
è priva “della reale brama”
s’è la mano lesta è il suo motore
e la sua schiena è diritta
la lingua dello spettatore
non si frena,
cala dal carro
e percorri la salita.
La sedia che
da altri è riscaldata
è un pugno allo stomaco
per coloro
dai reni piegati
il veleno ritornerà indietro
al suo ostentar d’essere
un lavoratore vergine immacolato.
Il tempo non sarà clemente
lacererà la maschera di cera
con coda e idioma da serpente,
passeggiare col vicino prossimo tuo
sarà a te scomodo
e immaginabile
se di filosofia comunitaria
è il tuo comandamento ideale,
s’abbandonino i bianchi guanti
e le ipnotiche scuse
colora o copri le tue discrepanze
senza il velo
d’altezzosa arroganza,
quando la natura interiore sarà
di un compositore agricoltore
in tanti ad amarti,
decorosamente
transiterann le tue ore.