Katia Debora Melis intervista Fernando Cuccu, poeta e paroliere
KDM. Vorrei che a presentarti ai lettori di Medasa fossi proprio tu, quindi la mia prima domanda è proprio questa: chi è Fernando Cuccu?
FC. Fernando è un sognatore, un amante delle semplici cose che la natura sa offrire, è un appassionato amante della propria terra di Sardegna.
E’ un grande estimatore di tanti tipi di musica italiana e non, ma soprattutto è un grande, grandissimo appassionato del mitico Bob Dylan e di tutta la musica west coast d’oltreoceano; per capirci non può vivere senza ascoltare gli Eagles, gli America, Jackson Browne, Neil Young et.
KDM. Ti conosciamo come autore di poesie e anche di testi narrativi, peró credo che tu sia più noto come autore di canzoni, paroliere, insomma. Tu cosa ti senti di più?
FC. Bella domanda; sono in seria difficoltà… Adoro scrivere da sempre, diciamo che mi sento un “poetastro” al quale piace mettere in rima le proprie emozioni e buttar giù racconti di vita spesso vissuta in prima persona.
KDM. Quando hai iniziato a scrivere testi? Pensavi giá di divulgarli presso un pubblico più vasto, oltre i familiari e la cerchia degli amici, o scrivevi principalmente per te stesso?
FC. Nel lontanissimo 1982 scrissi il mio primo testo musicale, “Love again”, in inglese, per un caro amico che ancora canta, mi iscrissi alla Siae, lo depositai così da tutelarlo.
Poi non continuai per diversi problemi, ma la passione per i testi e la musica rimasero.
Ho sempre pensato che lo scrivere fosse un modo di comunicare le proprie emozioni, proprio come fa un pittore coi quadri o un cantante con la voce.
Fino al 2006 mi cimentai a scrivere poesie e qualche racconto, poi un’amica mi chiese di accompagnarla da un cantante cagliaritano che doveva intervistare.
La mia amica conosceva le mie vecchie passioni…
Andai insieme a lei, curiosissimo, giusto per vedere “un mondo” che non avevo mai conosciuto bene e che mi intrigava.
La sorpresa fu che la gentile amica, all’atto delle presentazioni, mi segnalò, si come amico poeta, ma soprattutto come paroliere!
Rimasi di sasso!
Al cantante non parve vero chiedendomi di provare a scrivergli un testo sulla sua musica, acconsentii anche se dubbioso della riuscita, visto che non scrivevo testi da almeno vent’anni.
Per farla breve insieme sfornammo quattro Cd e io gli scrissi una dozzina di testi.
Penso che quel giorno sia stata la svolta per il mio futuro di scrittore e paroliere.
Ora “navigo” da solo, spaziando da un testo musicale ai romanzi, dalle poesie ai racconti brevi…
Ho sempre pensato che ciò che si crea lo si dovrebbe divulgare perchè ha poco senso tenerselo per sé, nel mio caso l’unico problema è stato sconfiggere il mio carattere timido e riservato; è stata una bella lotta.
KDM. Parlaci un po’ delle tue opere finora pubblicate.
FC. Nel 2013 ho preso la decisione di iscrivermi nuovamente alla Siae e da quella data è partito tutto.
Ho pubblicato fino ad oggi tre libri, due autobiografici ed uno di poesie, per quanto riguarda le canzoni scritte sono oramai tantissime, credo circa una cinquantina.
KDM. A quale ti sei più affezionato e perchè?
FC. Sono particolarmente affezionato al primo mio libro, “Nell’animo dettati di parole” in quanto racconta della mia fanciullezza vissuta in un paesino della Marmilla, tra brava gente, campi di grano e situazioni di vita contadina che hanno forgiato il mio carattere, insegnandomi l’amore per la natura, nonché il rispetto e l’educazione.
La semplicità di quel tipo di vita, dove si faceva il formaggio e il pane in casa, dove si poteva scorrazzare liberi per i campi, dove ci si salutava sempre con un sorriso, erano e sono tutt’ora per me delle cose a cui tengo e a cui non posso rinunciare.
Per quanto riguarda le canzoni, è una bella lotta “all’ultimo verso”, probabilmente, però, “Regina del sud” è quella che amo di più, è scritta per la mia compagna di vita, Sandra, della quale sono innamorato diciamo da qualche settimana, più precisamente dal 1974!
In questa canzone scrivo: “A settembre sbocciò una luce da nord… i suoi grandi occhi neri e fieri come perle d’antiche passioni”…e ancora…” questo amore travolge tutto quello che c’è, come il mare che poi ti racconta di sé.
Insomma son “cotto”!
KDM. Nella tua attivitá collabori con vari musicisti e interpreti: come avviene la ricerca e la scoperta del giusto mix, della collaborazione perfetta e, quindi, la nascita e il lancio del brano?
FC. Si verissimo, collaboro con tante persone, ho offerto, di comune accordo col mio amico compositore Andrea Costa, i brani a tante ragazze e ragazzi, ci tengo a dirlo, gratuitamente: per le canzoni non chiediamo assolutamente nulla, è già un onore grandissimo che cantino (e aggiungo, magistralmente) ciò che abbiamo nel cuore.
Nei primi tempi di questo mio nuovo percorso, proponevo ai quattro venti le mie canzoni, ora invece, con più esperienza, seleziono la voce in base al brano e cerco di ascoltare quanto più posso della persona che reputo adatta alla canzone.
Per farvi un esempio, notai tempo fa una ragazza, Ambra Falconi, che presentava cover diciamo sull’impegnato, di grandi artisti mondiali e li proponeva davvero bene.
La contattai, ritenevo e ritengo tutt’ora di dire la mia con testi, ritenuti dagli amici, carini, senza la famosa rima amore-cuore, scontata e deprimente e le proposi di leggere qualcosa di mio.
Le piacquero; ora con Ambra c’è una collaborazione solida e spero durevole, ha già quattro brani miei e da quanto ne so non ha intenzione di “mollare” il sodalizio.
Proprio in questi giorni la Falconi sta registrando un mio brano sul mare e sulle magie ad esso collegate, quando sarà ultimata la registrazione si iscriverà a qualche concorso musicale nazionale, proponendo questa canzone.
Ricordo che con Sardigna ‘song ( un mio testo in 3 lingue sulla tenacia del popolo sardo), Ambra ha sfiorato per un nonnulla di rappresentare, pochi mesi fa, la nostra isola all’arena di Verona.
KDM. A cosa stai lavorando attualmente?
FC. Attualmente sto lavorando su più fronti (come è mia abitudine perché fermo non so stare).
Sta per essere edito, sia come ebook che cartaceo, il mio terzo libro dal titolo “Il bimbo tra le colline” e per quanto riguarda la “zona musica” sto collaborando oltre che sempre con il mio amico Andrea, anche con un chitarrista di fama nazionale per la stesura di alcune canzoni insieme.
Quest’autunno, se tutto va bene, sempre Ambra Falconi presenterà al grosso pubblico una canzone che ho scritto per la città che mi ha dato i natali, ovvero Cagliari.
Di più non posso anticipare, per ora.
KDM. Quali saranno i prossimi appuntamenti pubblici per scoprire i tuoi libri e ascoltare i tuoi brani?
FC. Dopo le vacanze estive presenterò il libro cartaceo “Il bimbo tra le colline” e, in parallelo, sto lavorando assieme a diversi cantanti sui brani da iscrivere ai concorsi musicali.
Insomma, provo a dare il mio piccolo contributo, affinchè la nostra bella terra di Sardegna sia sempre più apprezzata dalla gente: l’isola e le persone che ne fanno parte lo meritano ampiamente.