I D&D del Calcio: Attenti a quei Due.
— Davide Canosa e Denis Fercia due mister e un unico obbiettivo: i Giovani —
“Il calcio è straordinario proprio perchè non è mai fatto di sole pedate. Chi ne delira va compreso, non compatito; e va magari invidiato. Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo per noi che abbiamo giocato, giochiamo e vediamo giocare”
Gianni Brera
Li conoscono tutti! Se si parla di calcio giovanile in Sardegna si parla di Davide&Denis. Uno della Ferrini Cagliari (Davide Canosa detto “Cagno”), l’altro del LA Palma Monte Urpino (Denis Fercia detto “Denis delle stelle”) un unico obbiettivo: far crescere i giovani calciatori non solo tecnicamente ma anche mentalmente nel rispetto dei compagni e degli avversari, guidandoli in un percorso di vita non solo agonistico sportivo. Amici nella vita ma sempre in guerra in campo, una sfida sportiva che continua da parecchi lustri ma alla fine nessuno prevale sul ‘altro. Due leader in panchina la Domenica e durante la settimana , si perchè un grande allenatore deve essere lui stesso leader, ma deve creare altri leader che in campo riproducano idee, valori, carattere che pochi come loro sanno insegnare.
E’ stato facile incontrarli, le nostre “spie” li hanno intercettati in uno dei tanti momenti che passano assieme la sera davanti ad una pizza e ad un bel boccale di birra Nostrana. Medasa.it ha subito colto la palla al balzo e tra due pizze ai 4 formaggi (Ndr.:guarda caso anche la stessa pizza ) e una normale(la mia) e con il boccale traboccante di birra li ha messi a confronto in una doppia intervista:
D.: A centottanta minuti dalla fine della stagione i vostri ragazzi sono ancora li per giocarsi il Tutto per tutto, Tu Davide per il primo posto, Denis per agguantare le finali. Ci avreste scommesso a inizio stagione?
Davide: Sinceramente si. Dopo ottimo campionato disputato anno scorso sapevamo di poter lottare per il primo posto, quindi siamo perfettamente il linea con gli obiettivi e le nostre aspettative. | Denis: Si. Sapevo di avere una squadra che avrebbe sino alla fine, lottato per le prime 5 piazze, ed escludendo la Sigma, che sapevamo tutti facesse da padrona nel girone, sapevamo di avere un gruppo in grado di ben figurare nel girone, malgrado squadre forti ed attrezzate come Carbonia, Arbus, Antiochense e Samassi, senza contare la sorpresa Ferrini 2003 capace di un campionato straordinario. Tutto questo malgrado sia passato al Cagliari Federico Porru un nostro 2002. |
D.: Quale è la ricetta giusta per entrare in sintonia con il gruppo?
Davide: Non credo esista una ricetta uguale per tutti i gruppi, di sicuro credo sia fondamentale creare un rapporto di rispetto e di stima reciproca, attraverso il dialogo , la comunicazione e il lavoro quotidiano sul campo. | Denis:Rispetto per loro e loro esigenze adolescenziale, ma allo stesso tempo la voglia di avere un rapporto schietto, leale e sincero, con trasparenza ed essendo sempre me stesso senza fingere mai. Il dialogo penso sia importante, visto che quelli che seguiamo sono sempre e comunque dei ragazzi. |
D.: Alla fine quello che conta è ottenere il risultato,ma il lavoro svolto in questa stagione serve solo per il risultato finale o soprattutto per la crescita dei giovani calciatori?
Davide: Il lavoro svolto serve principalmente a preparare i ragazzi al mondo degli adulti , farli crescere sotto tutti i punti di vista , se vinciamo siamo ancora piu’ contenti, non son d’accordo con chi dice che le due cose non possono andare di pari passo. | Denis: Prima di tutto, penso sia fondamentale stabilire sapere sempre quale sia il vero risultato da ottenere. Nel nostro settore le dinamiche da società a società sono sempre molto diverse. Per me non conta il finale ma il percorso. Un gruppo unito e coeso che capisca l’importanza del rispetto e del quindi del bene comune. Arrivare a maggio con ragazzi pronti mentalmente, per quello che sarà il calcio degli uomini, e poter consegnare alla società dei ragazzi che poi possono essere funzionali alla prima squadra. |
D.: Oramai siete due veterani del settore giovanile, secondo voi quanto è cambiato (se è cambiato) il settore giovanile nell’ultimo decennio?
Davide:Niente di piu vero , inevitabile sia cambiato il settore giovanile in quanto sono diverse le nuove generazioni che hanno esigenze , richieste e abitudini differenti rispetto al passato, l’approccio stesso dei ragazzi nei confronti del calcioè profondamente cambiato, fino a una decina di anni fa ogni momento libero poteva essere un’occasione per trascorrere il tempo giocando con gli amici e per migliorare sul piano tecnico giocando per le strade per le piazze , mentre ora si preferisce spesso e volentieri fare altro … | Denis: C’è molta più attenzione per i ragazzi, e le società di promozione ed eccellenza si stanno attrezzando sempre di più per essere competitive. Sono felice che la mia società negli ultimi anni abbia investito tanto nel settore giovanile e non sono un caso i risultati di juniores, allievi e giovanissimi, Grazie a Sandro Murtas e Roberto Ibba ed ai dirigenti per aver creduto in noi. Tutto questo oltre il lo splendido biennio di mister Madau. |
D.: Denis i tuoi ragazzi hanno davanti due finali (Arbus e Sigma). Davide sino alla fine vorrai mettere pressione alla San Francesco come vedi il finale?
Davide: A questo punto è Probabile si possa arrivare a pari punti e forse sarebbe il giusto premio per entrambe le squadre , ma sappiamo perfettamente che per via degli scontri diretti la San Francesco avrebbe la meglio per quanto riguarda la prima posizione, a noi tuttavia poco importa, se cosi fosse cercheremo di farci trovare pronti per le finali. | Denis: Vedo???? che sarà difficilissimo battere l’arbus in casa e poi giocare in casa della Sigma campione, ma credo che i ragazzi avranno tante motivazioni, che ci aiuteranno a fare bene. |
D.: Dateci un giudizio globale del vostro girone e le vostre impressioni su gli altri gironi?
Davide: In entrambi i gironi ci son stati risultati non scontati e questo ciò che ha reso e rende molto interessante e incerto esito finale di entrambi , play off compresi. | Denis: Il nostro è un girone molto qualitativo e competitivo. Sigma a parte, siamo in 3 a giocarci l’accesso alle finali, e speriamo di spuntarla. |
D.: Quest’anno sembra l’anno buono per il La Palma MU in tutte le categorie, avete vinto il girone degli juniores, siete in lotta per la promozione in eccellenza, gli allievi lottano per un posto nei playoff, i giovanissimi sono ad un passo dalla gloria…. casualità o attenta programmazione?
Invece in casa Ferrini dopo una partenza stentata è arrivata una nuova salvezza e comunque nel settore giovanile siete siete sempre al top nell’isola qual’è il vostro segreto?
Davide: Per quanto riguarda la prima squadra non ho mai avuto dubbi nemmeno nel periodo peggiore a inizio campionato, conosco perfettamente il valore tecnico e non della maggior parte dei ragazzi che la compongono , e la salvezza a parer mio seppur difficile era alla portata e cosi è stato senza nulla togliere ovviamente al gran lavoro del nuovo mister , staff e della società alla quale vanno i piu sinceri complimenti e ringraziamenti. Per quanto riguarda il settore giovanile, oltre alle classifiche che parlano da sole, la Ferrini è da anni tra le società dalla quale sono stati selezionati per la rappresentativa piu’ ragazzi nelle varie categorie , quest’anno ben 7 . Il segreto? Programmazione seria e accurata , allenatori competenti ed esperti per la categoria coordinati dal gran lavoro del resp.tecnico Gianni Tronci. |
Denis: Nel calcio la casualità non esiste, la programmazione paga sempre, come la scelta da parte della dirigenza di puntare sulle figure giuste. |
D.: A questo punto della stagione come giudicate l’operato del vostro staff e del gruppo di giovani calciatori che avete seguito ?
Davide: Ai ragazzi dico sempre che si può’ e si deve sempre migliorare sempre, son contento di ciò che stanno facendo ma so che possono fare ancora meglio e sino all’ultimo giorno che starò con loro cercherò di dare loro il mio contributo affinché ciò avvenga, sul mio staff ci tengo a ringraziare una persona in particolare Battaglia Marco che per me è sempre stato e lo sarà sempre un punto di riferimento anche se per scelta di vita si è dovuto un po allontanare . | Denis: Posso solo ringraziare il mio piccolo-grande staff, che ha regalato tante ore ai ragazzi ed al sottoscritto per far sì che le cose andassero sempre al meglio. |
D.: A parte questo emozionante finale di stagione quali sono i vostri progetti futuri?
Davide: Comincio ad avere i capelli bianchi, ambizioni ed esigenze particolari non posso escludere nulla. | Denis: Da parte mia sempre nel settore giovanile. C’è prima la voglia di chiudere bene il campionato e i vari tornei che Faremo ( D-cup, Monastir e Polese). Poi visto che ci siamo guadagnati la possibilità di stare nel gruppo delle migliori del calcio sardo, fare il massimo per rendere competitiva la squadra 2003/2004. Entusiasmo e voglia non mancano mai. |
D.: Denis e Davide. Per quanto io vi abbia seguito in questi anni, siete tanto diversi e per certi versi simili. Accomunati da una grande passione per questo sport e per i ragazzi. Descrivetevi a vicenda.
Davide: Oramai siamo come fratelli, Diversi perché io son in grado di giocare anche solo per partecipare e divertirmi lui No, non gli piace perdere nemmeno a padel , calcio tennis o foot golf ,ma purtroppo per lui capita spesso contro di me uaahah simili perché entrambi andremmo in guerra con e per i nostri ragazzi. | Denis: Premetto che per me Davide è più di un fratello. A Davide invidio la calma, e la capacità di scappare dagli scontri e dalle discussioni. Non perché non abbia personalità, ma proprio perché Davide non vuole mai far un torto a nessuno. Io, per esempio vorrei che mio figlio lo allenasse uno come lui, però sarebbe bello incontrarlo alle finali???? |
Ma sapete come è finta poi la serata?
Non poteva che finire in un altra sfida, questa volta a calcio balilla (Ndr.: il bigliardino) e volete sapere come è finita?
Semplice in perfetta parità 5-5!
I D&D del Calcio giovanile, attenti a quei Due, due mister e i loro modo di vedere il calcio:
Un buon allenatore farà vedere ai suoi giocatori quello che possono essere piuttosto che quello che sono.
Grazie Denis e Grazie Davide
Adriano Micheli per medasa.it