Gli atleti sardi paralimpici non passano inosservati
Quell’acronimo di tre lettere si pronuncia con più disinvoltura. E soprattutto sortisce i suoi piccoli e grandi effetti nell’opinione pubblica. L’ esempio più recente di quanto il C.I.P. (Comitato Italiano Paralimpico) stia deflagrando qualsiasi tipo di barriera lo si riscontra in un sondaggio promosso dal quotidiano locale La Nuova Sardegna. Una giuria di tecnici e dirigenti è stata chiamata a pronunciarsi sul migliore atleta sardo dell’anno. Dopo l’analisi delle preferenze è emerso che il bronzo alle Paralimpiadi di Rio Giovanni Achenza risulta il più votato, assieme al nuotatore Giuseppe Guttuso.
NANNI ACHENZA: LA FATICA CHE SI INTRECCIA CON LA DISABILITÀ
Questo riconoscimento non solo ha inorgoglito lo stesso triatleta oschirese che tre mesi fa si è confermato per la quarta volta consecutiva campione italiano di paratriathlon, ma ha reso felice l’intero movimento paralimpico nazionale.
Il presidente del Cip Sardegna Paolo Poddighe faceva parte del corpo dei giurati assieme ad altre quattro autorevoli personalità dello sport isolano; il suo entusiasmo è più che giustificato. “Questo risultato va letto nell’ottica dell’integrazione a 360 gradi – commenta il presidente – e il riconoscimento del Cip come ente pubblico evidentemente sta sortendo i suoi effetti”. Sul motivo per cui Achenza si sia distinto nelle preferenze non ha dubbi: “Intanto per la valenza atletica mostrata da Nanni perché praticare il triathlon è cosa di non poco conto e per un disabile ancora di più, quindi viene premiata la fatica in una disciplina molto dura”.
I RICONOSCIMENTI ARRIVANO ANCHE DALLE ISTITUZIONI: IL CASO DELLA CAMPIONESSA MONDIALE SARA SPANO
Un altro aspetto che testimonia in che misura la mission del Cip si stia divulgando ovunque. Nella graduatoria annuale stilata dalla Regione Sardegna che riunisce gli atleti di pregio, secondo quanto disposto dall’art. 37 della legge Regionale n. 17 del 1999, al primo posto figura la cagliaritana Sara Spano, che ai Mondiali sudafricani di Atletica Leggera per atleti con sindrome di Down (IAADS), nel 2015 aveva conquistato ben 4 ori nei 200 e 400 metri, e in più nelle staffette 4×100 e 4 x 400 metri. “È in atto un radicale cambio di mentalità – aggiunge Poddighe – e un po’ di meriti ce li prendiamo anche noi del Cip; ormai siamo diventati una struttura che governa questa attività. Ultimamente ci cercano in tanti, segno che con le rappresentative dello sport paralimpico siamo diventati un punto di riferimento imprescindibile per istituzioni, media, scuole, e atleti”.
TRE APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI IN SARDEGNA NEL PRIMO SEMESTRE
L’anno 2017 non poteva iniziare meglio, e il presidente fa notare come la programmazione dell’attività è già ben strutturata, specie nei suoi avvenimenti di alto profilo. “E’ già certo – chiude Paolo Poddighe – che avremo tre grossi appuntamenti paralimpici internazionali in Sardegna. Saranno un grande punto di riferimento per la normale attività. Il primo maggio ad Alghero si terrà la fase finale dei campionati del mondo di Tennis in Carrozzina. Nello stesso mese Cagliari ospiterà il Campionato Mondiale di Calcio per non vedenti. E poi il Gran Prix Europeo Pararceri dove porteremo 35 nazioni e 180 atleti disabili nel Tiro con L’arco, dal quattro all’undici di giugno presso il Geovillage di Olbia”.
E’ possibile seguire le attività del Cip Sardegna nella rinnovata pagina Facebook e sul sito web ufficiale www.cipsardegna.org