Gabriele Cau lavora nel campo dell’estetica del capello in modo artistico e di ricerca. Ha viaggiato e studiato sia in Italia che all’estero. Ha collaborato con molteplici agenzia di moda e oggi la sua filosofia è quella del ricercare nuove visioni di produzione. Un visionario dei nostri tempi che vive il mondo presente nel suo cambiamento costante.

Quando ti sei avvicinato al mondo della bellezza dei capelli?

Mi sono avvicinato nel 1990 grazie a mia mamma, che è parrucchiera, e nonostante lei sia del 1945, ha una profonda esperienza del settore.  Questo le ha permesso  di conoscere vecchie e nuove metodologie, per le quali prosegue a lavorare fino ad oggi. Così ho avuto l’occasione di conoscere e di fare un’ esperienza iniziale con lei per poi proseguire dalla mia gavetta verso un mio percorso. Ho frequentato l’Accademia della Wella sul Garda approfondendo i miei studi e stili.

È importante frequentare le accademie e le scuole?

Si. Il lavoro più importante e certe esperienze si fanno in salone, ma l’Accademia ti aiuta a crescere, si scoprono alcuni segreti inerenti al lavoro. Ci si forgia. È proprio in Accademia che ho rilevato di avere una certa attitudine per il taglio e le acconciature.

Il tuo lavoro ti ha portato a collaborare con moltissime modelle e la tua creatività si esprime in maniera personale e peculiare. Come e da dove nasce questo tuo estro?

Infatti il nostro slogan è Arte e Innovazione per i tuoi capelli, una frase che scrivo sempre nei post. Fin dall’inizio della mia carriera ho conosciuto diverse modelle e le agenzie con le quali esse lavoravano. Ho lavorato in moltissime sfilate di moda, Bonaria, Porto Cervo, ecc. e tantissime altre. Ho lavorato anche per le giornaliste di Videolina e per un programma che si chiamava “Notte Mania” dove si andava in giro ogni giorno per tutti i locali e si intervistavano le persone con le modelle  che organizzavano le sfilate. Da lì ho capito che il creare immagini e nuove situazioni mi si addiceva alla fantasia e al mio lavoro. Eravamo un bello staff con il quale collaborava anche mia sorella Stefania come truccatrice e il mio amico Maurizio Calabrò. Eravamo un bel gruppo di amici che ci incontravamo per fare moda e fotografia. Poi ho trascorso anche un anno a Londra per approfondire la mia esperienza. Ho frequentato l’Accademia di Vidal Sassoon, colui che ha inventato il carrè. Il manager degli stessi Beatles impose loro all’inizio che dovevano andare dal suo sarto e dal parrucchiere e stilista Vidal Sassoon. Fu proprio lui che gli creò quel tipico caschetto che vediamo nelle fotografie degli esordi. In seguito ho anche frequentato un corso di extension a New York il quale mi ha dato l’occasione di osservare la multiculturalità e le espressioni differenti di stili dei tanti giovani e persone della metropoli.

In base alla tua esperienza e vissuto, cosa è la bellezza?

La bellezza la possediamo tutti quanti. La bellezza è un qualcosa che abbiamo dentro di noi e che possiamo esprimere anche con un sorriso. Poi esistono  le cornici come i capelli, che se hai un look giusto hai un lasciapassare. Penso che il look vada cambiato come le stagioni. Ogni persona deve avere il suo stile. Il suo stile nel vestire, il suo stile nei capelli, nel trucco, ecc. Lo stile è importantissimo.

Perciò la bellezza è espressione di personalità?

Tutti siamo belli. Le donne sono tutte belle. Ognuno ha la sua peculiare bellezza. Anche i difetti sono dei pregi. L’avere un naso diverso o una bocca diversa è sinonimo di bellezza. La perfezione nel rifarsi non piace e non è mai piaciuta.

Esiste la perfezione o è un’idea?

La perfezione esiste perché se uno vuole la fa la perfezione. Ripeto, dipende dal proprio stile. Se si vuole uno stile perfetto, si crea uno stile perfetto, ma il mio stile non è il ricercare il fatto che tutti siano perfetti o tutti uguali. Ognuno ha il suo stile. Ogni persona ha la sua immagine diversa. Io prima di fare un taglio faccio sempre prima le consulenze con il cliente. Ci sediamo, prendiamo un caffè  un pasticcino e parliamo in base a ciò che vuole essere e fare.

Cosa sono le mode?

Le mode cambiano ogni sei mesi. Ogni stagione cambiano le mode. Esistono delle mode che permangono anche un paio di anni, come il classico, però le mode cambiano sempre. Ci sono le collezioni, i tagli dei capelli dell’estate, le collezioni autunno inverno  oggi del 2022/2023 perché noi siamo informati su ciò anticipatamente, e le prime persone che le attuano in genere sono le stars del cinema e della televisione. Quando le clienti vengono in salone in genere hanno un’idea già del taglio o dell’acconciatura portata da una loro beniamina. Sia chiaro che qui intervengo consigliandola su ciò che metterebbe meglio in evidenza la sua persona e portamento e poi a lei la libera e totale scelta. Perciò esistono una scala di valori, le mode, le tendenze e le controtendenze. Essere alla moda chi lo decide? La persona stessa. Se uno si sente alla moda e il suo stile è quello l’importante è sentirsi a proprio agio. Ognuno ha il proprio stile.

Tu hai creato anche delle linee di prodotti a base di elementi biologici? Come è nata questa impresa?

Sono già quasi sette anni che sto cercando di cambiare il mio metodo di lavoro nel senso di utilizzare prodotti il più possibile bio dove li posso utilizzare naturalmente. Per esempio nella colorazione utilizzo l’Henné, un prodotto completamente biologico. Sia chiaro che se si deve fare una permanente non esiste niente al momento completamente biologico. Incominciai sei anni fa in Toscana in un gruppo utilizzando prodotti completamente biologici. In seguito ho conosciuto una biologa, docente universitaria, che serviva anche una mia amica che utilizzava prodotti naturali per i capelli e per la pelle, con la quale abbiamo creato dei prodotti fantastici. Io le faccio presente che ogni tipo di capello, liscio o riccio necessita di un certo elemento, e lei lo lavora. Così insieme alla sua collaborazione oggi abbiamo una linea nostra di prodotti bio con collagene vegetale, acido ialuronico, bava di lumaca, ecc. Sono prodotti bio spargirici, con fermentazioni delle piante, con acqua piovana e dove gli oli sono posti in osservazione con pianta per alcuni anni; inoltre quando l’estratto viene effettuato, e ne rimane la pianta secca, le ceneri di questa vengono utilizzate  per quattro lune dentro il prodotto. Viene utilizzata tutta la pianta.

Hai un sogno?

No sogni non ne ho perché vivo molto alla giornata. A parte gli scherzi un bel sogno è fare un bel viaggio in giro per un anno.

Se dovessi incontrare gli extraterrestri come comunicheresti?

A guarda mi faccio capire con gesti, o se bevono ci beviamo qualcosa insieme, poi magari sarebbe fantastico se mi facessero fare un giro nella loro navicella spaziale.

Non gli proporresti un taglio di capelli?

Certo! Non so come sono, ma molto volentieri.

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