MOVIMENTO PROFONDAMENTE RATTRISTATO DALLA SCOMPARSA DI MARCELLO PETTINAU

Il suo ammirevole ottimismo aveva illuso un po’ tutti. Argomentando di pallanuoto in lungo e in largo Marcello Pettinau faceva intendere che quanto prima avrebbe dato il suo appoggio incondizionato alla FIN per far decollare la disciplina, magari riportandola ai fasti del primo decennio di questo secolo quando lui (unico esempio ineguagliato nell’isola), timonava la Promogest ai più alti livelli nazionali.

Consapevole che un male terribile lo stava logorando gradualmente, da gran combattente manteneva intatta la lucidità nell’affrontare con piglio le varie sfaccettature della sua materia preferita, da cui riceveva inquantificabili stimoli per andare avanti e costringere ad una ritirata definitiva il male oscuro.

a sx Marcello Pettinau

Appresa con immenso dolore la notizia della dipartita, rimane il conforto che idee e insegnamenti di Marcello possano essere presi in seria considerazione dagli addetti ai lavori e tenere così vivissimo il suo ricordo dentro le vasche, quando giovani talenti nostrani saranno instradati in un progetto collettivo e condiviso verso traguardi mai visti.

“Speravo fino all’ultimo in una inversione di tendenza – ammette con rammarico il presidente FIN Sardegna Danilo Russu – ed invece Marcello, abbandonandoci, lascia un grande vuoto nel movimento e lo si capisce dalle centinaia e centinaia attestazioni di cordoglio e affetto che i nostri tesserati stanno esternando in questi giorni. Da ottimo conoscitore della pallanuoto ci avrebbe aiutato tantissimo nella nostra crescita, ma faremo in modo che il suo miracolo sportivo non venga mai dimenticato, anche perchè certi traguardi si conquistano dando anima e corpo alla passione coltivata e lui con quelle imprese l’ha dimostrato ampiamente. A nome del comitato FIN formulo le più sentite condoglianze a familiari e amici di Marcello”.

AMELIA APPLAUDE DALL’ALTO I NUOVI TRAGUARDI DI PAPA’ CORRADO

Le inspiegabili sinergie cielo – mare – terra potrebbero trovare fondamento nella piccola – grande impresa di Corrado Sorrentino. Come se il bagaglio di esperienza inquantificabile, non fosse sufficiente al nuotatore più grande di tutti i tempi in Sardegna per sfondare nuovi primati a 46 anni. Senza una motivazione immensa, penetrante, e soprattutto cerebrale, racchiusa nel suo intenso rapporto spirituale con la figlia Amelia, prematuramente scomparsa a 7 anni nell’autunno 2018, lo scorso 5 settembre forse non avrebbe deciso di dare bracciate poderose a quelle onde, talvolta insidiose, che l’hanno accompagnato per 23 chilometri (da Torre delle Stelle a Cagliari) in ossequio alla Amelia’s Swimming Marathon.

Corrado in azione
Corrado Sorrentino assieme a tre fans
Corrado Sorrentino e staff dopo l’arrivo a Marina Piccola

Sostenutissimo a riva e sulle imbarcazioni da gruppi di fans e amici, il consigliere regionale FIN ha coperto il percorso in 5 h 28’09” manifestando senza indugi tutta la sua soddisfazione, ringraziando il suo preziosissimo allenatore Marco Pinna che l’ha seguito prima della quarantena e tutti gli altri importantissimi componenti dello staff. Probabile che si misurerà ancora con i propri limiti, ma dietro il gesto sportivo emerge una forte azione umanitaria, atta a reperire offerte da destinare ai reparti pediatrici dell’Ospedale Brotzu di Cagliari attraverso l’Associazione di Promozione Sociale Amelia Sorrentino. Chi fosse interessato può visitare il sito http://www.ameliasorrentino.com/ . “Facendogli i complimenti – ha dichiarato Danilo Russu – ho pensato a come non ho mai avuto dubbi sul raggiungimento dell’obiettivo perché Corrado è un ostinato di lusso, quando si mette in testa una cosa la porta a compime