Cronache Pongistiche Sardegna del 6 maggio 2015
CAMPIONATI ITALIANI GIOVANILI A TERNI. TRE SOCIETÁ SU TUTTE: MARCOZZI, MURAVERA TT E MURAVERESE
Ci potrebbe essere un bell’avvenire per certi pongisti isolani. Dai campionati italiani giovanili, terminati lo scorso primo maggio arrivano dei verdetti molto interessanti. Sono infatti 12 le medaglie conquistate dai piccoli sardi nel corso della settimana trascorsa a Terni. La Marcozzi Cagliari fa la parte del leone con quattro ori (e due bronzi in comproprietà con Muravera TT e Muraverese), che gli sono valsi il secondo posto assoluto nel medagliere e il quarto posto nella classifica per società (82 punti), alle spalle di Castel Goffredo (285), Vallecamonica (150) e TT Torino (128). Le due sopraccitate formazioni sarrabesi sono state altrettanto brave: il Muravera TT ottiene quattro bronzi (e posizione n. 16 in una classifica per società che si esaurisce al n. 105). La Muraverese lascia la scena soddisfatta con altri due bronzi e come trentacinquesima forza italiana.
Il maggior collezionista di metalli sardo è stato il marcozziano John Michael Oyebode che ha conquistato tre ori e un bronzo nella categoria Ragazzi (singolo, doppio, squadre e terzo posto nel misto con Sara Congiu del Muravera TT). Dietro di lui il compagno Marco Poma (doppio e squadre Ragazzi). Carlo Rossi (Marcozzi) ha invece ottenuto un oro e un bronzo nella categoria Allievi (singolo e misto con Aurora Piras della Muraverese). Un altro rappresentante della società di via Crespellani, Edoardo Loi, gioisce con Oyebode e Poma per l’oro ottenuto nella competizione a squadre dei Ragazzi. Esulta Giulia Zucca del Muravera TT salita per ben tre volte sul podio femminile (bronzi nel singolare, doppio e squadre Giovanissimi) e la compagna Serena Anedda (doppio e squadre Giovanissimi). Un bronzo lo conquistano anche Marco Nieddu, Federico Mascia (squadre Giovanissimi) e Sara Congiu (doppio misto Allievi). Nel clan della Muraverese ricordiamo il bronzo a squadre nella categoria Allievi con Alice Mattana e Aurora Piras. Quast’ultima ha condiviso il bronzo nel misto Allievi con Carlo Rossi.
Tra il 30 aprile e il primo maggio, ultimi due giorni di gara, si sono registrate queste altre situazioni al di fuori dei podi. Nel singolo maschile Giovanissimi Marco Nieddu (Muravera TT) si ferma al primo turno nel tabellone. Il suo compagno Federico Mascia trova avversari più forti nella fase a gironi, come anche Thomas Cinus della Marcozzi. Nella stessa categoria al femminile non passano la prima fase Rossana Ferciug (Santa Tecla Nulvi), Rita Franzò e Serena Anedda (Muravera TT). Nel doppio maschile Giovanissimi il tandem del Muravera TT Nieddu Mascia avanza fino ai quarti. Stesso risultato per Nieddu/Zucca nel doppio misto Giovanissimi dove l’altro duo allenato da Francesca Saiu e composto da Mascia/Anedda ottiene un solo passaggio di turno.
Nel singolo maschile Ragazzi Marco Poma saluta la competizione agli ottavi, mentre Edoardo Loi ai sedicesimi. Nell’omologa femminile disputano solo la fase a gironi Viola Viviani (Muravera TT) e Francesca Saiu (TT Decimomannu), mentre la sarrabese Sara Congiu viene eliminata al primo turno della seconda fase. Nel doppio femminile Ragazzi il duo del Muravera TT Congiu/Viviani viene fermato agli ottavi.
JOHNNY OYEBODE:”BRATISLAVA, FRA UN PO’ ARRIVO”
Il suo obiettivo era vincere soprattutto tre ori. Ed è contentissimo per esserci riuscito. ll podio più alto nel singolo gli permetterà di prendere parte ai campionati Europei di Bratislava, uno stimolo non indifferente. “Non mi aspettavo di vincere il bronzo in coppia con Sara – ammette Johnny Oyebode – lei ha giocato bene e io ho cercato di guidare la coppia. E ne è venuto fuori un doppio molto affiatato”.
Nella tua performance vittoriosa nel singolo hai battuto Gualdi in finale, a cui hai ceduto un solo set. Ma in precedenza ai pari categoria Sulis, Giovanetti, Paniccia e Moser hai inflitto dei perentori 3 – 0
È stata la medaglia più bella perché ci tenevo veramente tanto: vincere il titolo italiano significa legittimare un intero anno di sacrifici approntati in vista di questo traguardo.
Qualche annotazione tecnica?
Sono molto soddisfatto del mio dritto perché ho incominciato a farlo bene solo da due settimane, con un lavoro intenso mattina e sera. E prima di arrivare a Terni sono riuscito a cambiarlo almeno un po’. Allenarsi serve, e sono molto contento dei progressi ottenuti. E poi il rovescio continua a darmi le solite sicurezze.
Oltre ad essere un tredicenne marcozziano, vesti anche la maglia azzurra..
Lavorare con la nazionale mi è servito tanto. Soprattutto gli stage di gennaio. Ma mi hanno aiutato parecchio tutti i tornei disputati in Europa: lì ho conosciuto le vere potenzialità degli altri concorrenti. Penso di essere competitivo con coloro che esprimono un livello medio. C’è molta strada da fare per essere a mio agio con i migliori. Indossare la maglia azzurra è molto bello perché sto rappresentando una nazione.
Con i tuoi compagni di squadra Rossi, Loi e Poma avete dimostrato di avere un buon feeling
Tenere sempre un buon feeling per tutto l’anno è praticamente impossibile. A volte ci sono delle discussioni, ma nei momenti importanti ci siamo sempre l’uno per l’altro.
Ringraziamenti particolari?
Li rivolgo alla mia società, alla mia famiglia, ai miei allenatori, in particolare a Massimiliano Mondello
Prossimi obiettivi?
Dal più basso al più alto: Il torneo Nero di Livorno (fra tre giorni), dove spero di riuscire a vincere nei terza categoria. E di andare più avanti nei seconda. Poi spero di fare bene nei campionati italiani Terza categoria, magari arrivando tra i primi otto. E nel doppio, considerato che gareggerò assieme al mio compagno di nazionale Gabriele Piciulin, spero di fare molto bene. Poi c’è l’obiettivo futuro più importante: i campionati europei giovanili a Bratislava, a cui posso partecipare grazie alla vittoria agli italiani.
MARCO POMA: “DO TUTTO PER LA VITTORIA”
Nella cavalcata trionfale approntata dal trio della Marcozzi verso il titolo a squadre, sono state sgominate nell’ordine: Gemona, Milano Sport, TT Biella e in finale il TT Genova. Il monserratino Marco Poma non dimenticherà facilmente tale titolo che bissa quello del giorno prima ottenuto nel doppio, assieme a Johnny. Ha risposto concisamente ad una mini raffica di domande.
Con quale umore sei tornato in Sardegna dall’esperienza di Terni?
Molto soddisfatto.
Quale è il segreto per trionfare in una competizione a squadre?
Avere spirito di squadra, dare tutto.
Quest’anno gli infortuni ti hanno condizionato parecchio. Come sei riuscito a dimenticarli e a rimetterti subito in carreggiata ?
Sono stato sfortunato ma ho lavorato tanto per essere in forma agli italiani.
Dove pensi di essere migliorato rispetto ai giovanili dello scorso anno?
Nel dritto.
Cosa vi siete detti con i tuoi compagni di squadra dopo la conquista del titolo?
Grande Vittoria!
E’ stato più bello l’oro nel doppio o quello a squadre?
Doppio, avevamo quasi perso, recupero straordinario.
Cosa mi dici sulle tue competizioni nel singolo ragazzi?
Ho giocato bene, tabellone non facile perchè essendo stato fermo due mesi avevo meno punti di altri, ma potevo fare meglio.
A chi dedichi le medaglie?
Agli allenatori ed alla mia famiglia
Stagione finita o hai in mente altri traguardi?
Ci sono gli italiani quarta, mi preparerò al meglio ma ci vorrà anche fortuna nel girone e nel tabellone per gli accoppiamenti.
EDOARDO LOI: “DEDICO QUESTO ORO ANCHE ALLA MIA FAMIGLIA”
Consapevolezza nei propri mezzi. Ecco dove è cambiato Edoardo Loi nell’ultimo anno. Per lui questa primavera è stata davvero fertile con risultati eclatanti sia a livello regionale, sia a livello nazionale. “Prima mi allenavo e basta – aggiunge Edoardo – ora penso che potrò dire la mia anche se la strada da fare è lunghissima, ma dalla nostra parte (parlo anche a nome della squadra), abbiamo il tempo e la grinta per far sempre meglio.
Racconta quali sono stati i momenti più difficili durante la corsa verso il podio più alto della competizione a squadre.
Quelli passati in panchina ad incitare i miei compagni: è molto più semplice giocare.
Sei soddisfatto di come sono andati i doppi e il singolo ?
In linea di massima sono molto soddisfatto, si c’è stata qualche difficoltà nei doppi ma la forza di volontà e il carattere di Johnny e Marco hanno fatto la differenza. Nei singolari direi che sia andato tutto come da pronostico, naturalmente i dettagli dei singoli match saranno argomento di discussione con i miei coach..e non sarà una cosa breve!
Cosa significa per te allenarti quotidianamente con Johnny, Carlo, Marco?
Direi che non ne posso fare a meno!
A chi dedichi questa vittoria?
Alla mia famiglia, che fa non pochi sacrifici per supportarmi e sopportarmi anche se capiscono poco di Tennistavolo, sono sempre là a darmi qualche consiglio. Poi naturalmente a tutti gli allenatori che mi ripetono le cose da fare un milione di volte e non si stancano mai e naturalmente a tutti quelli che mi stimano e mi incitano per continuare a far bene in questo sport meraviglioso. Un grazie particolare a Stefano Curcio che oramai fa compagnia alla mia ombra e a Mondy che in tre anni ha tramutato la mia passione per questo sport in qualcosa di ben più importante e lui sa di cosa parlo!
I tuoi progetti per il futuro?
Spero di fare un buon risultato a giugno quando si disputeranno i campionati Nazionali di categoria a Torino.
PARLA ANCHE IL TECNICO STEFANO CURCIO: “MI REGALANO EMOZIONI CHE NON STANCANO MAI”
La sua è una posizione molto invidiabile. Ha trascorso dei giorni magici al Palazzetto De Santis, gioendo quasi tutti i giorni per le vittorie dei ragazzi che segue assiduamente in via Crespellani. Stefano Curcio forse fa ancora fatica a realizzare la portata di quei traguardi: “Sono stati successi molto emozionanti – sottolinea l’allenatore marcozziano – perchè (quasi) tutti davvero sofferti. Ma sono medaglie arrivate dal duro lavoro che facciamo quotidianamente in palestra, grazie soprattutto all’impegno profuso dai ragazzi, ma anche grazie all’apporto dei tecnici biancorossi”.
Ma quali sono state le vicende sportive che hanno fatto sussultare di più il tecnico cagliaritano? “La gara più dura, sulla carta, sarebbe dovuta essere il singolo Allievi – aggiunge Curcio – perchè Carlo Rossi veniva da un periodo non brillantissimo, mentre per le gare Ragazzi ero un po’ più tranquillo. Invece Carlo ha espresso un ottimo tennistavolo, vincendo abbastanza agevolmente (semifinale a parte), mentre il doppio e le squadre ragazzi sono state dure. Johnny invece in singolo ha sbaragliato la concorrenza, senza troppi patemi”. Cosa si aspetta da loro? “Sono ancora giovani per dire con certezza che livello potranno raggiungere – conclude – ma sono dei ragazzi splendidi (dentro e fuori dal campo), perchè si impegnano costantemente e danno sempre il massimo. Voglio ringraziare i ragazzi, perchè mi hanno regalato emozioni (come fanno da qualche anno a questa parte), che non mi stancherò mai di provare”!
LA BELLA FAVOLA DEL MURAVERA TT RACCONTATA DAL PRESIDENTE LUCIANO SAIU
La società del Sarrabus rappresenta il classico esempio di come anche nelle zone interne, se si coltivano le passioni, i risultati non tardano ad arrivare. La Ad Muravera TT ha partecipato alla competizione con otto dei suoi atleti, tutti dopo la qualificazione (possono accedervi attraverso le gare regionali e i risultati dei tornei nazionali). Vanta il numero più alto di giocatori e giocatrici tra tutte le società della Sardegna. Accompagnati dai Tecnici Francesca Saiu, Nicola Pisanu e Luciano Saiu e dai dirigenti accompagnatori, Fabrizio Nieddu, Ivo Mascia e Luca Congiu, a Terni hanno conquistato cinque medaglie. E il presidente del Muravera TT Luciano Saiu spiega che tipo di condotta ci sia dietro questi importanti successi.
“Tutto il lavoro era mirato a questi campionati Italiani – spiega Saiu – i ragazzi si sono sobbarcati tante ore di allenamento settimanali con grande abnegazione, sacrificando altre attività e rubando ore al sonno per studio e compiti.
Descriviamo tecnicamente e caratterialmente i protagonisti maschili e femminili di questi bronzi?
Tecnicamente sono tutti impostati come attaccanti, tutti destri (solo Giulia Zucca è mancina), caratterialmente hanno buone qualità morali. Solo Giulia sente molto la pressione della gara e molte volte rischia con atlete nettamente più scarse, ma quando si esalta sfodera prestazioni di alto livello. Sara Congiu è dotata di grande temperamento da combattente di razza, Marco Nieddu ha buona tecnica, deve crescere sotto l’aspetto tattico e della concentrazione. Serena Anedda è stata la rivelazione di questi campionati, gioca semplice e non si lascia prendere dall’emozione. Federico Mascia usa una puntinata sul rovescio che usa ancora in modo approssimativo, il dritto è discreto ma deve essere più concreto in gara.
Per il futuro che cosa ha in serbo l’allenatrice Francesca Saiu per motivare ancora di più queste piccole speranze del pongismo italiano?
A parte Giulia che fa già parte del progetto giovani della Nazionale, pensiamo che a breve potrebbero mettersi in mostra anche altri giovani. Stiamo lavorando con bimbi del 2006/07/08, le motivazioni vengono dai risultati e i risultati dal lavoro. Penso che Francesca li farà lavorare tanto.
Cosa significa riuscire a vincere in “provincia” rispetto alla città?
Vincere in un piccolo centro come Muravera non è diverso da come si vince in una grande città, semmai, è sicuramente e più complicato gestire una società distante da altri centri con società di tennis tavolo.
Cosa ricordare di questa esperienza indimenticabile?
Abbiamo vissuto un campionato molto faticoso e dispendioso, ma la soddisfazione per i risultati ottenuti fanno passare tutto in secondo piano. Eravamo partiti consapevoli della nostra forza, tutti i ragazzi si erano preparati molto bene, ma da qui a vincere le medaglie ne passa perchè anche gli altri erano molto ben preparati, e nessuno ti regala niente. Il campionato è stato un altissimo livello tecnico ed è confortante sapere che anche noi ci siamo.
CAMPIONATI REGIONALI A SASSARI: GRANDE SUCCESSO DI PRESENZE E DI PUBBLICO
La frazione di San Giovanni ha dato il benvenuto a oltre sessanta pongisti (appartenenti a diciassette società), che si sono battuti nell’accogliente struttura del Cus Sassari. Durante la competizione organizzata dalla Fitet Sardegna in collaborazione con la Libertas Sassari e la Libertas Ping Pong Monterosello Sassari e intitolata alla memoria di Stefano Ganau e Sergio Visioli, sono stati assegnati in tutto sei titoli. A vincerne di più è stata la Marcozzi Cagliari che esulta con Massimo Ferrero (primo nei Quarta categoria) e Edoardo Loi (Quinta categoria). Ma della stessa famiglia di via Crespellani appartiene anche la vincitrice dei Terza femminili, Silvia Deligia, che gareggia con il Quattro Mori Cagliari. Sale sul gradino più alto del podio anche Riccardo Lisci del TT Guspini (Terza categoria), Aurora Piras della Muraverese (Quarta Femminili) e Fiammetta Spera della Libertas Sassari (Quinta femminili).
La due giorni sassarese non ha trovato impreparati i dirigenti delle due società organizzatrici che hanno fatto gli onori di casa. “È andato tutto liscio e tranquillo – chiosa il presidente della Libertas Sassari Sergio Ticca – ormai siamo diventati esperti nello spostamento e posizionamento dei tavoli. Ci ha agevolato anche la location di tutto rispetto; la palestra del Cus Sassari è molto bella, spaziosa, dotata di belle tribune e servizi accoglienti e con la possibilità di parcheggiare comodamente intorno alla struttura. Forse gli atleti non si aspettavano l’ondata di gran caldo ma l’organizzazione è stata pronta nel mettere in moto l’impianto di aria condizionata. Ne approfitto per ringraziare i dirigenti del Cus Sassari per l’ottima collaborazione manifestata, non solo quest’anno ma anche nelle manifestazioni degli anni precedenti. Sono sempre stati disponibili nei nostri confronti e ricordiamo che, anticamente, il miglior tennistavolo sassarese si esplicava attraverso la blasonata società universitaria. Siamo contenti anche della partecipazione dei pongisti del nord Sardegna: a parte due defezioni, il resto degli atleti ha fatto si che si creasse un bel movimento. In definitiva siamo contentissimi di come è stato organizzato il tutto e soprattutto per la presenza di pubblico”. Come già accaduto in passato, è stata l’occasione per ricordare due amici del tennistavolo sassarese prematuramente scomparsi “Alle premiazioni – ha ricordato Ticca – hanno partecipato Salvatore Ganau, padre di Stefano e Mirella Visioli, sorella di Sergio e la loro presenza ci ha fatto, come sempre, molto piacere”
Ora la principale preoccupazione dei due club sassaresi sarà quella di organizzare le squadre per la prossima stagione. Ma per loro ci sarà una svolta epocale, sancita dal cambio di palestra. “Dopo anni e anni di utilizzo della struttura sita in via Manzoni che ora sarà sottoposta a ristrutturazione – precisa il presidente Ticca – ci trasferiremo nella palestra della scuola media n. 1 e n. 2 che sta proprio di fronte alla chiesa di San Giuseppe. Per noi è un ottimo passo in avanti perché trattasi di un impianto moderno e posto in una posizione centrale”.
TERZA CATEGORIA: RICCARDO LISCI E SILVIA DELIGIA SECONDO COPIONE
Nel torneo maschile partono in diciotto con Riccardo Lisci testa di serie, seguito da Mattia Contu (La Saetta Quartu) e Marcello Porcu (Muraverese). Il responso finale si discosta poco dalle aspettative con l’asso del TT Guspini che prima trionfa e poi racconta l’andamento del torneo. “Partire favoriti per la vittoria finale non è mai semplice. Infatti dopo un girone agevole contro Luca Paganelli (Muraverese) e Francesco Ara (Santa Tecla Nulvi), ai quarti mi trovo a giocare contro il piccolo Marco Poma, fresco di medaglia ai campionati italiani giovanili. Partita difficilissima che comunque chiudo tre a zero. In semi mi aspettavo il solito Carlo Fois (Il Cancello Alghero), e invece a sorpresa Carlo perde con un Massimo Ferrero in forma smagliante.
Devo dire che ho avuto davvero molta difficoltà per avere la meglio su Massimo. Il primo caldo stagionale si fa sentire parecchio e non è semplice stare duri. Più passano gli anni e più mi rendo conto che l’esperienza è fondamentale in questo sport. In finale contro Marcello Porcu gioco molto bene tatticamente. Ne viene fuori una partita non bella poiché abbiamo pensato principalmente a giocare sui rispettivi punti deboli. 3 a 1 il risultato finale e oro al collo. Sul podio anche il mio compagno di squadra Francesco Lai con il bronzo”. Tra i primi otto figurano Edoardo Loi e Mattia Contu.
Sul fronte femminile si ritrovano in dieci. Dopo aver passato il suo girone senza cedere alcun set, Silvia Deligia ingrana la marcia anche nel tabellone sgominando ancora per 3 a 0 Alice Mattana della Muraverese e poi cede l’unico set della competizione nella finale contro Aurora Piras, anch’ella della società sarrabese. Sul podio Eleonora Trudu (Tennistavolo Norbello) che in semifinale perde al quinto con Piras.
“Vincere un torneo con la presenza, direi finalmente, di dieci iscritte fa piacere – rimarca Silvia Deligia – a maggior ragione quando sono i campionati sardi. La carta diceva che ero la testa di serie, ma non mi sono mai fidata. Questa volta ha avuto ragione, sono riuscita a vincere il torneo, passando il girone come prima. Dopo il primo turno del tabellone superato come X, sono iniziate le partite che mi hanno dato un po’ di problemi.
La finale è stata quella in cui ho faticato di più, giocando maggiormente con la testa. Per mia fortuna si è chiusa 3-1 con dei parziali molto bilanciati e quello che mi sento di dire è che ogni volta che gioco con queste ragazze muraveresi, noto in loro grandissimi miglioramenti. Ora si lavora sodo per altre due tappe importanti che sono i Sardi di Decimomannu e ovviamente gli italiani”.
QUARTA CATEGORIA: LE GIORNATE SÌ DI MASSIMO FERRERO E AURORA PIRAS
Nessuna sorpresa neanche da questa competizione che ha coinvolto ventisette tesserati. Nel maschile Massimo Ferrero è un caterpillar capace di annientare, senza perdere un set, prima i turritani Gianfranco Idini e Alberto Ganau. E nel tabellone altre sonanti vittorie con Giampiero Occhioni (TT Alghero) e Maurizio Muzzu (Il Cancello Alghero). Solo in finale concede un set al suo compagno di scuderia Marco Poma che raggiunge il momentaneo pareggio prima di capitolare nelle due frazioni successive. Sul podio anche Maurizio Muzzu e Francesco Lai (TT Guspini). Nei quarti di finale hanno gareggiato anche Michele Buccoli (Muraverese), Luca Baraccani (Libertas Sassari)e Massimiliano Broccia (TT Guspini).
“È stata una bella esperienza – argomenta Massimo Ferrero – sono arrivato in buona forma e nei quarta ho superato tutti senza eccessive difficoltà, lasciando un set solo a Marco Poma che nonostante la stanchezza accumulata fino al giorno prima negli italiani giovanili è riuscito a disputare un ottimo e per lui difficile torneo. La partita più soddisfacente dei quarta è stata probabilmente, oltre la finale, la semifinale con Muzzu, una delle mie solite bestie nere, che questa volta sono riuscito a battere senza abbassare mai la guardia. Per quanto riguarda i terza categoria, ci tenevo a vincere anche quelli ma il caldo infernale e la stanchezza mi hanno fatto perdere la concentrazione nella semifinale contro Riccardo Lisci. Vincendo 1 set a 0 e in stacco di 5 punti ho perso quel decisivo secondo set e da lì non sono più riuscito a prendere la partita in mano. D’altra parte Riccardo ha giocato in modo molto intelligente sia con me, sia la finale contro Marcello Porcu, aggiudicandosi così il titolo. La partita di cui sono più contento è sicuramente il turno dei quarti nei 3^ contro Carlo Fois, l’altra mia storica bestia nera, a cui questa volta non ho lasciato un set in una bellissima partita.
Da parte mia c’è sicuramente un po’ di rimpianto ma sono in una fase in cui sto imparando molto dalle sconfitte che prendo sempre con serenità. Tra gli obiettivi a breve termine c’è il fare bene ai Sardi e negli Italiani Assoluti. Per quanto riguarda quelli a lungo termine, diventare seconda categoria (anche se solo con B2 e campionati italiani sarà un’impresa) e crescere come allenatore, strada che sto iniziando ad intraprendere alla Marcozzi”.
PARLANO ALTRI PROTAGONISTI
Marco Poma (Marcozzi): “A Sassari ho giocato molto bene, usando molto la testa e battendo avversari forti come Michele Buccoli e Francesco Lai. Poi ho ceduto in finale a Massimo Ferrero, ma sono molto soddisfatto anche perché poi sono andato bene anche nei Terza”.
Maurizio Muzzu (Il Cancello Alghero): “Campionati Sardi di Quarta con presenze importanti; Lai, Barracani, Buccoli e Ferrero già affermati e diversi ragazzi con tanta voglia di vincere come Poma, Loi, Ara. In più tutti gli altri imprevedibili giocatori che potrebbero trovare la loro miglior forma proprio a fine stagione: Insomma a Sassari c’erano tutte le premesse per un torneo difficile con l’aggravante del primo caldo torrido di maggio!
Vinco il girone ma soffro al quinto con Gianluca De Vita (La Saetta) che mi accorgo subito essere in buona forma e probabilmente meritava di vincere e vado nel tabellone ad eliminazione diretta dove supero agevolmente Luca Paganelli, anche lui in buona forma ma adatto a me per tipologia di gioco. Incontro nei quarti una vecchia conoscenza, Luca Barracani, in passato ci siamo incontrati diverse volte. Ci ho vinto e perso. Parto col vantaggio di essere un pochino più allenato di lui ma soffro: è un atleta che usa bene anche la testa; vinco 3-1 tiratissimo e arrivo in semifinale dove trovo Ferrero; provo a contrastarlo nel terzo set dove ho tre set-ball ma oggi è davvero troppo superiore e cedo 3 set a 0. Vincerà meritatamente il titolo di campione sardo di Quarta grazie ad una condotta di gara eccellente sotto tutti i punti di vista, tecnico, tattico ed atletico. Complimenti davvero. Dedico questo mio bronzo a Stefano e Sergio, persone speciali che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare; sicuramente sarebbero stati contenti di condividere a Sassari una cosi bella giornata di sport.
Francesco Lai (TT Guspini): “Campionati Sardi in chiaro-scuro per me quest’anno, con un risultato inferiore alle attese nel Quarta categoria in parte compensato dal podio ottenuto nei Terza. La mattina poteva comunque andare molto peggio, visto che come dice sempre l’amico Gianluca Devita “non la cacciavo mai dentro”! Nella prima partita del girone mi ritrovo sotto 9-4 alla bella contro Luca Paganelli, e probabilmente solo la paura di vincere del mio avversario ha fatto sì che riuscissi a rimontare fino all’11-9 finale. Segue un’altra partita tiratissima con Marcello Pinna e la vittoria più agevole contro Scudino, grazie alle quali riesco a vincere il girone ed accedere direttamente ai quarti di finale. Qui incontro il mio compagno di squadra Massi Broccia, che mai come stavolta è andato vicino a farmi un brutto scherzetto! Infatti si porta avanti lui sul 2-1, ma poi riesco a trovare la giusta concentrazione per vincere i successivi due set. In semi a sorpresa mi attende in fresco campione italiano ragazzi Marco Poma, che aveva appena eliminato Michele Buccoli. Lui, ben guidato dal coach Stefano Curcio, con una tattica semplice quanto efficace, ha sfruttato al meglio le sue ore di allenamento e il fatto che io fossi già “bollito” (complice anche il gran caldo) per vincere meritatamente per 3-1 e accedere alla finale”.
Il successo di Aurora Piras nei Quarta femminili affiora su una rosa di dieci partecipanti. È proprio la pongista della Muraverese l’avversaria da battere, ma nessuna ci riesce. Inizialmente perdono con lei Martina Bonomo (Libertas Ping Pong Monterosello) e Lorena Ferciug (Santa Tecla Nulvi). Nell’altro girone la sua compagna Alice Mattana sconfigge prima Emanuela Piras (Monterosello) e poi Fiammetta Spera (Libertas Sassari). Quando arrivano le partite che contano, Aurora batte Spera e in finale, come spesso accaduto in passato, si ritrova a duellare con la sua amica – compagna Alice Mattana che in semifinale ha superato Giulia Carta (Libertas Ping Pong Monterosello). Termina al quarto set con parziali combattuti e quasi tutti con due punti di distacco.
A risaltare il successo del clan sarrabese ci pensa il presidente Gianluca Mattana: “Aurora e Alice hanno tenuto fede ai pronostici, confermando la superiorità rispetto alle avversarie. Arrivare in finale per loro è stato facile. Grazie alla sua tipologia di gioco che infastidisce parecchio la compagna, Aurora ha avuto la meglio, anche perché esprime molta più potenza. Nonostante il punteggio sia stato tiratissimo, Aurora ha meritato il titolo di campionessa regionale”. Poi analizza le prestazioni nei Terza femminili: “Aurora ha disputato la semifinale contro Eleonora Trudu. Si è trovata sotto 1-0, 9-3, praticamente sull’orlo di un dirupo. Poi ha realizzato sette punti consecutivi e l’ha spuntata ai vantaggi 15 – 13. Dopo che ha raddrizzato il match è riuscita a imporsi ma non in maniera facile, lottando ed esprimendo sempre un buon tennistavolo. Alice, nell’altra semifinale, pur trovandosi molto bene con il gioco espresso da Silvia Deligia, diversamente da altre volte in cui perdeva di misura, ha ceduto con un netto 3-0. Come prologo alla finale tra Silvia e Aurora c’è da dire che la mia giocatrice si è sempre trovata in difficoltà con la difesa dei Quattro Mori. E invece questa volta ha avuto un ottimo atteggiamento: perde i primi due parziali ma lotta con grande volontà. Al terzo si trovano in perfetto equilibrio (10 – 10), però Silvia non molla mai un punto e gioca con una grinta diversa rispetto a quella che esprimono le nostre tesserate che molto spesso palesano un atteggiamento “buono” che non paga mai. Alla faccia da “leonessa” della pongista cagliaritana, si contrapponeva quella di Aurora che sul 9-9 del quarto set sembrava da oltretomba, nonostante tutto fosse ancora da decidere. E infatti ha commesso due errori grossolani consecutivi che hanno consegnato a Deligia il titolo regionale. Peccato per lei in quanto non era molto distante da una storica doppietta, ma ha appena quattordici anni, si rifarà in un altro momento, dove sicuramente guerreggerà meglio”.
Sul fronte maschile trapela la contentezza dell’argento di Marcello Porcu e delle conferme avute da Luca Paganelli. Ma anche un po’ di delusione per le prestazioni di Michele Buccoli: “Marcello ha fatto del suo meglio nei Terza – continua Mattana – anche in finale ha dato vita ad un match tirato, dove però Riccardo Lisci ha dimostrato di conoscerlo molto bene. E infatti è da molto tempo che non riesce a vincerci. Però si è superato visto che partiva da testa di serie n. 3. L’uscita di scena di Mattia Contu forse gli ha spianato la strada. Marcello è un giocatore serissimo, fossero tutti come lui: in B2 ha fatto tanto, dando molta sicurezza alla squadra. Come lui ne vorremmo altri dieci. Speriamo che duri il più a lungo possibile, visto che ormai ha superato la cinquantina.
Molto bene anche Luca Paganelli; è il giocatore che dà una spinta emotiva a tutto il gruppo della Muraverese. A Sassari è riuscito a contrastare Francesco Lai nei Quarta. Al quinto era avanti per 9 – 3. Poi il guspinese ha recuperato e vinto 11 – 9 ma a parte l’occasione sciupata è molto bello vederlo giocare. Perché ci mette grinta e voglia.
Ancora dobbiamo chiarire con Michele Buccoli il perché della sua performance nei Quarta. Infatti ha superato bene la fase a gironi e poi gli deve essere successo qualcosa nella successiva. Ha vinto al quinto con Gianluca De Vita, giocatore di grande esperienza che gode della mia stima ma che sulla carta non doveva impensierirlo più di tanto, visti i tanti punti che li separano in classifica. Nel turno successivo ha incontrato Marco Poma che ormai non è più un bambino e cresce a dismisura. Il mio giocatore comincia molto bene ma poi gli viene il “braccino”. Se la giocano fino al quinto ma Michele ha un nuovo black out : non riusciamo a capire cosa abbia provato in quegli attimi. E dopo l’eliminazione dai Quarta il momento nero continua anche nei Terza dove non riesce proprio a ingranare perdendo con Edoardo Loi, Carlo Fois e Marcello Adriano Pinna. Ma continuo a pensare che il vero Michele Buccoli non sia quello visto a Sassari, bensì il protagonista della B2 che ha battuto diversi avversari avanti a lui in classifica. Un infortunio a livello mentale ci può stare”.
QUINTA CATEGORIA: IL DOMINIO VIAGGIA SULL’ASSE EDO LOI – FIAMMA SPERA
La categoria più popolata, con trentadue uomini e otto donne, ha visto prevalere gli atleti più motivati del momento. Edoardo Loi non ha il tempo di godersi l’oro a squadre di Terni che già si vede catapultato nel nord Sardegna per una nuova avventura che porta a compimento con grande spirito di abnegazione. Parte come testa di serie n. 2, secondo solo a Francesco Ara. Nella fase a gironi vince agevolmente con Stefano Conconi (Santa Tecla Nulvi) e Massimilano Salis (Alghero) ma soffre fino al quinto set opposto ad un agguerrito Lorenzo Piras (TT Monserrato). Negli ottavi di finale il primo vero ruggito con un secco 3 – 0 rifilato al forte anglonese Francesco Ara, seguito ad un’altra battaglia ingaggiata con il pongista del TT Neoneli Alessandro Faedda. In semifinale ha la meglio con il sassarese del Monterosello Luca Costantino Pilo e nel match decisivo supera il beniamino locale Alberto Ganau che nei match precedenti aveva eliminato nell’ordine Vito Moccia (San Orione Rosmarino); Carlo Carta (TT Oristano) e Andrea Zuccato (TT Monserrato). Tra i primi otto figurano anche Samuel Paganotto (Monterosello) e Giancarlo Pili (ITC Enrico Fermi Iglesias).
TESTIMONIANZE DIRETTE
Edoardo Loi (Marcozzi): “Sabato sono partito per Sassari alle 13.00 dopo essere rientrato da Terni alle 9.30 del mattino. Nonostante sia ben allenato devo dire che la stanchezza a fine stagione si sente tutta. Nel girone di qualificazione ho avuto qualche tentennamento contro il bravo Piras che mi ha impegnato particolarmente. Non cerco scuse ma sono entrato in campo senza riscaldarmi e dopo aver mangiato “non poco”, causa l’anticipo improvviso del girone di circa due ore che ha sballato la preparazione. In più ci si è messo anche un caldo terribile, ma quello c’era per tutti. Nel complesso gli incontri si sono susseguiti senza nessun imprevisto: ho concluso la gara cedendo solo due set a Piras ed uno a Faedda, sempre insidioso con il puntino. Mi devo ritenere molto soddisfatto in quanto nel tabellone ho battuto il mio amico Francesco Ara che partiva come testa di serie N°1, Pilo, Faedda e Ganau, che ritengo ottimi avversari e nel caso degli ultimi due non ci avevo mai vinto. Questa medaglia d’oro non è merito solo mio ma di tutti quelli che mi seguono in palestra e anche fuori, a cui la dedico. Il giorno seguente ho partecipato anche ai Quarta e Terza. In ambedue ho superato il girone, ma obbiettivamente le mie gambe non rispondevano più. Delle partite a cui ho partecipato due mi hanno stupito, una in positivo ed una in negativo: aver vinto con Michele Buccoli e aver perso con Massi Broccia; pero gli ho fatto sudare sette magliette”.
Alberto Ganau (Libertas Sassari): “Dal mio punto di vista è un risultato per me importantissimo sul piano personale essendo la manifestazione intitolata a mio fratello e a uno dei miei migliori amici di sempre. Sul piano sportivo ho il rammarico, come lo scorso anno, di aver sfiorato il primo posto, però devo ammettere che Edoardo Loi è migliorato tantissimo, lo avevo battuto tre set a zero sia lo scorso anno qui a Sassari in semifinale, sia in campionato alla prima giornata. Oltretutto ho avuto anche la palla della vittoria con Marco Poma al quinto set perciò sono soddisfattissimo”.
Andrea Zuccato (Monserrato): “Riesco a portare a casa un bel terzo posto con un’ottima prestazione, direi la migliore di tutto l’anno agonistico. Grande soddisfazione soprattutto per le vittorie su Ara, Marcello Cilloco (Libertas Sassari) e Pili, tutti giocatori di ottimo livello. La partita più difficile è stata quella con Cilloco, sotto 2-1 riesco a recuperare e vincere anche grazie agli ottimi consigli dell’amico “saettino” Matteo Pala. In semifinale perdo contro un Ganau in grandissima forma. Ringrazio i miei compagni di squadra Marco Sanna e Lorenzo Piras e gli amici Matteo Pala e Francesco Mascia per avermi sostenuto fino alla fine”.
Dopo l’argento di Ganau nel maschile, la Libertas Sassari ottimizza ancor di più nel femminile grazie all’exploit di Fiammetta Spera che riesce a tenere a bada sei giovani concorrenti di belle speranze. Nel suo girone batte Marcella Rassu (Marpin 2007 Sassari), Martina Bonomo e Giulia Carta del Ping Pong Monterosello. La gara più impegnativa la affronta in semifinale contro Lorena Ferciug del Santa Tecla Nulvi, mentre in finale ha ragione su Giulia Carta che in precedenza aveva sconfitto la nulvese Rossana Ferciug.
Il commento finale della vincitrice non è dai tratti entusiastici: “Avrei potuto dare di più – confessa Fiammetta Spera – esercitandomi sul serio, ma sono anni che non lo faccio. Puntualmente me ne pento, e quando partecipo a queste manifestazioni mi ritrovo poco allenata”. Ma riprende vigore quando deve dare una valutazione complessiva della due giorni sassarese: “Sono soddisfatta perché a livello di club abbiamo conquistato diverse medaglie qui a casa nostra: la Libertas Monte Rosello con un bronzo di Luca Pilo ed io oro nei quinta categoria. Più l’argento di Alberto Ganau. Ma voglio dire un “brave” a tutte le bambine della Libertas Monte Rosello e Santa Tecla Nulvi. C’è stata una buona presenza femminile anche nelle altre categorie con ragazze forti come Silvia Deligia, Eleonora Trudu, Alice Mattana e Aurora Piras. Ringrazio tutti gli organizzatori, arbitri, sponsor sempre uniti nel ricordo di Sergio Visioli e Stefano Ganau. Arrivederci al prossimo anno, sempre più numerosi”.
A1 FEMMINILE: LO ZEUS QUARTU PRONTO A DIFENDERE IL TITOLO DI CAMPIONE D’ITALIA
Dopo una lunga pausa torna il massimo campionato femminile con i play off scudetto. Il Tennistavolo Zeus, con il tricolore 2014 ricamato sulle maglie, e capolista nella regular season, con undici vittorie, un pareggio e due sconfitte, è pronto a disputare la semifinale d’andata. Sarà ospite della lombarda Polisportiva Bagnolese, quarta classificata, che ha ottenuto il posticipo della gara: si gioca infatti sabato alle ore 18.00, presso l’impianto di via Matteotti, a Bagnolo San Vito (Mantova). Il match di ritorno è fissato per venerdì 15 maggio, a Quartu. Il patron del sodalizio campidanese Gianfranco Cancedda ha accettato di buon grado la richiesta della società ospitante: “La Bagnolese aveva difficoltà nel portare pubblico in un giorno feriale – dice- e ci ha chiesto se eravamo disponibili ad anticipare al sabato. Noi abbiamo accettato senza nessun problema perché anche se a noi farebbe molto più comodo giocare nel silenzio più profondo, per il bene dello sport preferisco che ci sia molta gente. E se ci tifa contro pazienza. Ma almeno c’è una bella cornice di pubblico”.
Con quale umore affronterete queta prima sfida?
Partiamo con i leggerissimi favori del pronostico. Ma è proprio un’inezia perché le gare dei play off sono particolari e bisogna prendere sempre tutto con la dovuta cautela. È vero che abbiamo vinto sia all’andata, sia al ritorno, però nel primo caso a loro mancava la Semenza e nel secondo caso addirittura la numero uno Yuan Yuan che ho saputo essere rientrata dalla Cina da pochissimo, ma so che si è allenata molto bene. Anche la nostra Wei Jian è rientrata nella sua patria per un mesetto, ma per problemi familiari.
In generale come stanno le atlete zeusine?
Tian Jing so che si sta allenando a Verzuolo, anche se lei fa sedute particolari in un impianto dove utilizzano ancora le vecchie palline e non ha nessuno con cui allenarsi con le nuove. Su Yaxin invece si allena quotidianamente a Quartu anche se a causa degli infortuni che hanno decimato la squadra maschile, non può misurarsi con giocatori di qualità in maniera continuativa. Fortunatamente è andata tre giorni a Muravera per allenarsi con Wei Jian.
Facciamo un pronostico?
Inutile nascondersi, spero di vincere la semifinale e se ce la dovessimo fare, tutto dipenderà anche dalla squadra che dovremo affrontare in finale. Stando ai risultati del campionato, abbiamo assistito ad una vittoria del Castel Goffredo in casa del Cortemaggiore. Al ritorno, a gara oramai ininfluente per le lombarde, e con le magiostrine che dovevano dare il tutto per tutto per acciuffare la vetta, terminò con un pareggio, con ampie possibilità di vittoria sia da una parte, sia dall’altra.
Quindi è meglio una finale con Corte o con Castel?
Ho saputo che una delle giocatrici di punta del Castel Goffredo, Chiara Colantoni, da tre mesi non sta giocando a causa di qualche problema fisico.
Teoricamente noi avremo maggiori chance giocando con Castel Goffredo perché ci abbiamo vinto sia all’andata, sia al ritorno. Mentre, se dovesse incontrare noi, reputo favorito il Cortemaggiore.
Comunque saranno play off tutti da giocare perché il fattore emotivo è molto, molto importante.
A MURAVERA LA FASE REGIONALE DEL TEVERINO PING PONG KIDS
Domenica prossima si conosceranno i nomi dei quattro atleti sardi che parteciperanno alla fase finale del Trofeo Teverino Ping Pong Kids in programma a Terni dal 5 al 7 giugno 2015. I cancelli della palestra di viale Rinascita, a Muravera, saranno aperti dalla società presieduta da Luciano Saiu a partire dalle ore 9.30. Si comincia con le prove motorie maschili e femminili riservate alla categoria 1 (nati nel 2004 e 2005) e alla categoria 2 (2006 – 2007). Di pomeriggio seguiranno i singoli maschili e femminili, sempre riservati alle due categorie.
La graduatoria della manifestazione per ciascun settore viene determinata dalla somma dei posizionamenti ottenuti dagli atleti a conclusione della prova di tennistavolo e in quella di abilità motorie.
Nei mesi scorsi si è tenuta a Nulvi la prima fase territoriale provinciale alla quale hanno preso parte numerosi atleti in erba del nord Sardegna.
ATENEIKA VUOL DIRE ANCHE TENNISTAVOLO
Per due anni era Olimpika. Nel 2015 è diventata Ateneika per problemi di copyright. Quello che non cambia è il succo della manifestazione cagliaritana organizzata dall’Associazione Culturale “Il Paese delle Meraviglie” che dal 29 maggio al 6 giugno darà vita ai giochi dell’Ateneo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari, il Centro Universitario Sportivo (CUS) e l’associazione benemerita del CONI Special Olympics Italia (Team Sardegna).
La manifestazione, nata dalla voglia dell’associazione di regalare alle studentesse e agli studenti dell’Ateneo una settimana all’insegna dello sport, della musica e dell’aggregazione studentesca all’interno degli impianti del Centro Universitario Sportivo di Sa Duchessa, è ormai diventata l’evento più importante dell’anno accademico. Ecco alcuni numeri delle prime due edizioni che si punta a migliorare in quest’edizione: più di 1600 gli iscritti, 7 gli sport praticati in contemporanea per nove giorni all’interno del CUS Cagliari, 6 le facoltà chiamate in causa per sostituire le nazionali dei veri giochi olimpici e che concorrono per la vittoria del medagliere finale. Più di ventimila visitatori tra concerto inaugurale e giornate sportive, nove serate musicali a tema a conclusione delle giornate di gare.
E davanti a cotanti numeri non poteva mancare la Fitet Sardegna che come lo scorso anno, collaborerà attivamente alla manifestazione grazie alla sinergia collaudata dal presidente della Fitet isolana Simone Carrucciu e il patron de “Il Paese delle Meraviglie” Alessio Correnti. Il torneo di tennistavolo è previsto per il 5 e il 6 giugno.