Cip Sardegna: le impressioni da Nuoro dopo la Giornata Regionale dello Sport Paralimpico
Lo sport può fare la differenza, sempre e in tutti i contesti. Giocare allegramente con persone conosciute qualche attimo prima provoca sensazioni indescrivibili e si fa il pieno di buon umore, utile a rasserenare le menti nel lungo periodo.
Andrebbero concepite spesso le giornate regionali dello sport paralimpico per veicolare messaggi subliminali anche ai più refrattari affinché recepiscano che la diversità è da applicare in altri ambiti, non quando le persone hanno il diritto e le potenzialità di stare tutte sullo stesso piano.
Il Comitato Italiano Paralimpico della Sardegna realizza l’ennesima chicca organizzativa e in questo caso merita un bonus di apprezzamenti molto più elevato di quello riscosso a Cagliari (2016) e a Sassari (2017) perché si incunea perfettamente nella periferica Nuoro, città di alto profilo culturale, molto ospitale, che meriterebbe maggiore considerazione nell’ambito delle manifestazioni sportive di spessore.
Il consenso esternato dai quasi mille studenti giunti in Piazza Vittorio Emanuele non dà adito ad equivoci: le strumentazioni messe a disposizione dalle federazioni aderenti all’evento si sono rivelate delle irresistibili mete di conquista. C’era da sbizzarrirsi con il ciclismo, la danza, la scherma, il sollevamento pesi, il tennistavolo, il tiro con l’arco, il basket in carrozzina, gli scacchi.
File composte ma lunghe in cui tanti bambini con disabilità e senza attendevano pazientemente il loro turno. Nei box sprovvisti di prove pratiche la calca non mutava per ricevere informazioni più disparate. I giardinetti nuoresi si sono abbelliti ulteriormente quando gran parte degli studenti ha indossato la candida maglietta celebrativa in cui era raffigurato il logo disegnato per l’occasione dall’artista locale Raffaele Pikereddu. All’ultimo momento, oltre alle scuole nuoresi e quelle provenienti da Tortolì e Macomer, sono sopraggiunte classi anche da Arzachena e Bosa.
Si sono mosse anche alcune associazioni sportive FISDIR che nonostante la sveglia suonata a notte fonda non sono volute mancare all’appuntamento che ha vivacizzato l’umore degli atleti nativi di Carbonia, Gonnesa e Oristano.
La pianificazione logistica voluta dall’ingegnere del CIP Stefano Cau non ha creato alcun disagio, merito anche della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e del Corpo dei Vigili Urbani che hanno monitorato il tutto con grande attenzione.
La municipalità ha accolto con grande affetto la carovana paralimpica, come anche l’assessorato regionale allo Sport che per l’occasione si è presentato con il suo esponente di spicco, Giuseppe Dessena, nuorese doc. Un’attestazione di vicinanza che dimostra come tra il CIP e la Regione Sardegna vige una reciproca stima confermata anche dai robusti riconoscimenti economici che permettono all’organismo paralimpico di poter organizzare un’attività molto più capillare con le federazioni affiliate.
Il mondo delle scuole è stato coinvolto grazie all’intermediazione tra il responsabile delle relazioni scolastiche del CIP Marco Pinna e l’Ufficio scolastico regionale che a Nuoro si è presentato con il coordinatore del servizio di Educazione Fisica Marco Uselli e i delegati provinciali Mauro Marras (Nuoro) e Antonio Murgia (Cagliari).
In tanti hanno poi riconosciuto Giovanni Achenza, bronzo alle Paraolimpiadi di Rio nel 2016 e stesso metallo anche poco tempo fa agli Europei di paratriathlon a Tartu (Estonia). Il campione di Oschiri ha firmato tante magliette e c’è chi ha preferito avere l’autografo sul braccio. Non smetterà mai di ringraziare l’INAIL (stretto alleato del CIP e sempre presente in queste manifestazioni per via di un corposo protocollo d’intesa) per i congrui sostegni economici che gli hanno permesso di allenarsi con attrezzature di prim’ordine.
Ma tra i VIP dello sport paralimpico hanno fatto la loro comparsa anche i campioni del mondo di basket FISDIR Fulvio Silesu da Marrubiu e Antonello Spiga da Oristano, applauditissimi da una folla perfettamente calata nel clima di condivisione e socializzazione. Con loro anche l’allenatore oristanese Mauro Dessì che ha partecipato alla spedizione di Madeira. Sempre apprezzati anche gli interventi di Mattia Cardia, velocista della nazionale giovanile di atletica e testimonial paralimpico per via dei suoi successi internazionali. Il diplomando di Villanovafranca si è calato perfettamente nella parte apprezzando in toto l’iniziativa.Hanno risposto all’invito anche altre istituzioni: è intervenuta il Capo di Gabinetto della prefettura di Nuoro Marina Notarrigo e una delegazione della Brigata Sassari.
“Siamo riusciti ad organizzare qualcosa di importante – ha dichiarato il commissario straordinario del CIP Sardegna Paolo Poddighe – in un territorio dove i grandi eventi si vedono di rado. Sono soddisfatto per l’aver coinvolto all’ unisono scuole, federazioni e istituzioni. Mi ha fatto piacere ricevere parole di encomio da parte dell’assessore regionale allo sport Giuseppe Dessena: essendo del posto sa che Nuoro ha bisogno di queste iniziative. Ho apprezzato anche l’arrivo di singole associazioni sportive con i propri tesserati. Tutte queste componenti hanno operato nel nome dell’integrazione; penso che lo spiegamento di mezzi e persone traduca in realtà lo spirito del movimento paralimpico. Ringrazio tutti gli amici che ci hanno dato una mano, lo staff operosissimo del CIP Sardegna e il comune di Nuoro”.
Immerso nei tumulti festosi, a stretto contatto con i bambini, Giuseppe Dessena ha visitato tutte le aree di gioco confrontandosi anche con i vari delegati regionali che le coordinavano. “La presenza di un bel sole ha reso questa giornata bellissima in tutti i sensi – ha esclamato l’assessore regionale – nella quale ho visto tante ragazze e tanti ragazzi sorridenti, felici, più che appassionati direi innamorati di quello che fanno; in tanti hanno percepito i vantaggi che scaturiscono dal praticare una disciplina. Lo sport porta tanti benefici nella crescita delle persone, soprattutto sotto l’aspetto relazionale perché ti permette di condividere belle esperienze. La comunità sportiva ha popolato la mia città, e questo mi rende doppiamente felice. Infatti nel ricoprire l’incarico di assessore regionale allo Sport sto vivendo un periodo in cui il movimento sardo è particolarmente dinamico: il numero delle società cresce costantemente. Un bene per i nostri giovani che in tal modo possono raggiungere un livello agonistico importante. Non è un caso se si stanno affermando con continuità anche fuori dall’isola. E mi piace rimarcare come la Sardegna sta diventando terra ideale per ospitare eventi sportivi di piccola, media e alta caratura che arricchiscono la nostra isola, aiutano le comunità a crescere e, altro elemento importantissimo, producono indotto economico. Questo bel momento aiuta a capire meglio lo sport e la sua importanza nella costruzione della società”.
Il Comune di Nuoro ha supportato l’organizzazione nei giorni immediatamente precedenti al 25 ottobre 2018. “Sono meravigliosamente colpita da questa giornata – afferma Rachele Alessia Adele Piras assessora allo Sport di Nuoro – durante la quale mi sono commossa più volte. Si è riusciti ad avere un comune sentire di solidarietà, condivisione e normalità che trovo fondamentale. Le disabilità dobbiamo considerarle come naturalità della vita umana e così vanno vissute, relazionate e trasmesse. La partecipazione di tutte le scuole, con i dirigenti e le maestre, delle federazioni sportive che hanno contribuito al successo di questa manifestazione, sono la cosa più bella che in questa giornata di sole poteva capitare. Ho una visione dello sport a trecentosessanta gradi, con o senza disabilità e il mio assessorato ha come primo obiettivo quello di fare una ricognizione di tutte le strutture sportive e vederne la funzionalità, valutare quali sono le disponibilità di investimento per poter metterle a norma in modo anche di poter dare origine a manifestazioni sportive per le disabilità”. Ala sua voce si unisce anche quella di Valeria Romagna (assessora comunale alle Politiche Sociali): “Siamo onorati di aver ospitato questa manifestazione regionale. Ringrazio il commissario straordinario del CIP Sardegna Paolo Poddighe e la nostra referente provinciale Carmen Mura perché tutto è andato benissimo, considerato che allestire eventi di questa portata non è mai semplice. Nel ruolo del mio assessorato qualsiasi iniziativa rivolta all’inclusione reale e sociale delle persone con disabilità è da accogliere a braccia aperte e lo sport da sempre veicola dei messaggi educativi di uguaglianza, fraternità e solidarietà che nel caso della disabilità sono ancora più forti e importanti. Ancora una volta il mondo paralimpico dimostra che le barriere, soprattutto mentali, si abbattono con il coraggio e la forza di affrontare tutto quello che la vita ci mette davanti. Complimenti agli atleti, alle federazioni che operano come se affrontassero una missione d’amore e non un normale lavoro. A livello comunale stiamo seguendo con attenzione il progetto “Scuola senza barriere” che prevede l’intervento di un educatore specialistico con un progetto personalizzato caso per caso, in classe, per l’inclusione tra pari che rafforza la figura dell’insegnante di sostegno in una mission globale che è quella del diritto allo studio. Affinché la didattica sia sempre più inclusiva stiamo organizzando anche dei corsi di formazione rivolti a genitori ed insegnanti. Contribuiamo anche con progetti di sport terapia e saremo ben lieti di organizzare, a fine anno, un evento rivolto alle piccole associazioni territoriali che si occupano di sport, magari con la collaborazione anche di CIP e FISDIR”.
LE VOCI DAL MONDO DELLA SCUOLA E DELL’INAIL
Marco Uselli (Coordinatore regionale Educazione Fisica): E’ una sensazione positiva vedere i bambini che si avvicinano al mondo della disabilità attraverso pratiche sportive che forse non avevano mai visto prima in vita loro. Quando eravamo bambini si andava spesso per strada e si provavano gli sport più disparati, oggi purtroppo l’atteggiamento è cambiato e si tende a rimanere in casa. Il rapporto MIUR – CIP esiste da sempre e per quanto mi riguarda sto dando un modesto contributo che di sicuro migliorerà sempre di più. Ci sono progetti pronti a decollare ma non ci fermeremo a quelli”.
Mauro Marras (Coordinatore ufficio Educazione Fisica di Nuoro): “Si è data un’ottima opportunità agli studenti con disabilità per trascorrere dei momenti spensierati assieme ai loro compagni di scuola e tutti si sono divertiti un mondo. La scuola ha un ruolo importante nel dare input eticamente corretti attraverso gli insegnanti che quotidianamente devono creare un normale ambiente paritario. Ognuno deve esprimersi spontaneamente secondo le proprie potenzialità. Immagino la soddisfazione del CIP che è riuscito a centrare quest’obiettivo. Per quel che ci compete noi della scuola siamo pronti a supportare iniziative simili. A livello provinciale stileremo una programmazione adeguata. Prevediamo di incontrarci per dare un contributo affinché gli obiettivi si raggiungano, soprattutto con determinate discipline: penso per esempio all’ orienteering utile anche a valorizzare il territorio o altre discipline che qui sono meno praticate”.
Donatella Zizi (Dirigente INAIL Nuoro – Oristano): “Bella esperienza, molto partecipata e ben riuscita. E per me ancor più interessante perché ho avuto modo di conoscere diverse società sportive con le quali mi auguro che si possano avviare dei progetti. Nella nostra convenzione con il CIP, infatti, sono previsti dei corsi di avviamento allo sport per i disabili a lavoro. Nuoro solitamente è tagliata fuori dagli eventi importanti, invece grazie al CIP Sardegna abbiamo dato un segnale forte alla comunità locale sperando che gli si dia continuità. Nella zona in cui opero abbiamo come atleta di punta il lanuseino Giammarco Mereu che pratica il Tennistavolo in carrozzina. Lui ha un carattere molto solare e aperto, vuole mettersi sempre alla prova. Spero che anche dal nuorese i nostri disabili trovino il coraggio di fare sport anche perché grazie a questa Giornata Paralimpica si è capito che non ci sono limiti di accessibilità. Mi è bastato vedere l’impegno e la bravura degli atleti per capire che fare sport può dare tante emozioni. Dal CIP sardo sto avendo un grande aiuto da Antonio Murgia che ricopre l’incarico di intermediario con l’INAIL; è molto collaborativo e qualsiasi cosa chiediamo dalla sede lui si interessa e gestisce perfettamente i corsi delle convenzioni già avviate. Spero che con questa proficua collaborazione si riesca ad aiutare tanti altri invalidi ad emozionarsi ancora nella vita”.
IL GIUDIZIO DEI CAMPIONI
Giovanni Achenza: “C’è stata tanta partecipazione sia da parte degli studenti, sia da parte delle federazioni che promuovono lo sport in Sardegna e di questo sono molto contento. Per ciò che concerne il mio settore, purtroppo, non ho visto tanti ragazzi che abbiano la seria intenzione di cimentarsi con il triathlon, o perlomeno che abbiano avuto l’intraprendenza di chiedere informazioni per come potersi divincolare nel caso volessero provare. Quando mi alleno in penisola, al contrario, tante persone si avvicinano con l’intenzione di avere particolari dettagli sulla carrozzina olimpica, e quali sono i contatti da interpellare nel caso si avvii un percorso agonistico. Mi dispiace tanto che in Sardegna non si trovi nessuno disposto ad iniziare. Secondo me nel triathlon potrebbero avere tante opportunità i ragazzi e le ragazze non vedenti nella specialità tandem. Sarebbe bello se le associazioni sarde scoprissero delle individualità che potrebbero eccellere nel mio sport. Io sono sempre a disposizione come intermediario e per dare tutto il mio contributo affinché nasca qualcosa”.
Mattia Cardia: “E’ molto bello e importante che questa marea di gente conosca a fondo il mondo paralimpico. Trovo fantastico constatare come in piazza vigesse la normalità, non c’era stupore nel vedere studenti disabili che praticavano sport con particolari movenze; in altri ambiti avrebbero potuto lasciare gli spettatori straniti. Mi ha sorpreso ed entusiasmato che lo sport paralimpico sia stato trattato come tale e noi interpreti considerati atleti. Ho iniziato la preparazione invernale e sto puntando al record italiano sui sessanta metri indoor. E poi l’obiettivo dichiarato è quello di far bene ai Mondiali giovanili di agosto dove ottenere un bronzo al cospetto delle potenze sudamericane sarebbe un orgoglio”.
VOCI DALLE FEDERAZIONI
Sono 14 le federazioni che hanno dato la loro adesione alla Giornata Paralimpica nuorese: Federazione Italiana Tennistavolo (FITET), Federazione Italiana Tiro con l’Arco (FITARCO), Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale (FISDIR), Federazione Italiana Cronometristi (FICr), Federazione Italiana Scherma (FIS), Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina (FIPIC), Federazione Italiana Vela (FIV), Federazione Italiana Sport Equestri (FISE), Federazione Italiana danza Sportiva (FIDS), Federazione Scacchistica Italiana (FSI), Federazione Ciclistica Italiana (FCI), Federazione Sport Sordi Italia (FSSI), Federpesistica (FIPE), Federazione Italiana Nuoto Paralimpico (FINP).
Carlo Ardau (presidente regionale FICr): “Fare promozione è molto importante. Quella di Nuoro è stata una festa stracolma di bambini entusiasti: sono loro la linfa dello sport. Ho provato delle sensazioni bellissime. Con il CIP Sardegna abbiamo un legame solido e ci siamo sempre prodigati per mantenere stretta la collaborazione. Per il futuro ci sono dei progetti da concretizzare attraverso l’organizzazione di qualche evento”.
Carmen Mura (delegata regionale FISDIR): “Ho ricevuto i complimenti da parte di tanti insegnanti e amici nuoresi che hanno apprezzato l’iniziativa che in realtà a Nuoro non c’era mai stata, a parte qualche evento dedicato ad una singola disciplina paralimpica, ma mai all’aperto e al centro della città. La FISDIR ha partecipato con diverse società, sia locali, sia provenienti da Carbonia. Vedere tanti sorrisi a cui si univa la contentezza dei tecnici e dei dirigenti significa che si è colpito nel segno”.
Daniele Pittau (delegato regionale FIDS): “Trovo emozionante fare parte di questo evento. Vedere così tanta gente che danza spensieratamente mi inorgoglisce assai. Già dalla Giornata Paralimpica di Sassari, lo scorso anno, avevo percepito che i disabili intellettivo – relazionali hanno una particolare affezione per la musica e il ritmo. Come federazione siamo molto avanti per quanto concerne lo danza in carrozzina però sono sicuro che anche nella disabilità non fisica a breve registreremo uno sviluppo importante. Nei miei piani imminenti c’è anche l’organizzazione di un evento dedicato al mondo della disabilità dove coinvolgerò sicuramente CIP e FISDIR. Attualmente non c’è la cultura di portare i disabili a ballare, ma a livello regionale qualcosa l’abbiamo già organizzata”.
Stefano Dessì (presidente regionale FCI): “Faccio i complimenti al CIP Sardegna per la efficace organizzazione. Il ciclismo con tutte le sue specialità paralimpiche è una delle federazioni principali che stanno all’interno del Comitato Paralimpico. In Sardegna il movimento non è sufficientemente sviluppato anche se quest’anno, con piacere, siamo orgogliosi di avere una pluricampionessa italiana (di inseguimento e cronometro), Ilaria Meloni, che ha gareggiato in coppia con Elena Spadaccini nella categoria riservata agli ipovedenti. I progetti in collaborazione con il CIP sardo sono in itinere. Dobbiamo trovare insieme quelle forme idonee a promuovere nel migliore dei modi l’attività ciclistica. Dovremmo essere più vicini nei territori e provare a incontrare le associazioni che lavorano con le disabilità e proporre la nostra offerta”.
E’ possibile seguire le attività del Cip Sardegna nella rinnovata pagina Facebook e sul sito web ufficiale www.cipsardegna.org