Cip Sardegna: Agitamus in azione a Perfugas
Il progetto Agitamus ha l’esclusiva potenzialità di mettere in contatto diretto le amministrazioni civiche e i giovani alunni, bravi nell’assimilare concetti importanti legati alla disabilità e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Il confronto serrato tra le due parti, esplicazione fulgida del concetto di cittadinanza attiva, sta già trovando riscontri in alcune realtà territoriali. Nei giorni scorsi sia l’Istituto comprensivo “Eleonora d’Arborea” di Castelsardo, sia l’Istituto Comprensivo di Sennori, hanno portato a compimento i moduli contemplati nel programma istituzionale, dando vita a dei convegni di chiusura molto partecipati sia dagli scolari, sia dalle municipalità, attente nel recepire le criticità più evidenti da debellare per un livellamento totale delle pari opportunità.
Nella programmazione stilata da Monica Pirina, coordinatrice territoriale di Agitamus nelle scuole del nord Sardegna, sono previste le assemblee finali anche ad al Comprensivo n. 1 di Arzachena (15 maggio 2019), al Monte Rosello Basso di Sassari (16 maggio). E poi sarà il turno del Comprensivo n. 3 di Alghero (20 maggio), Sorso (24 maggio); gran finale con il Convegno Provinciale che si terrà il 30 maggio 2019 presso la Camera di Commercio di Sassari.
All’istituto Comprensivo di Perfugas c’è tanta elettricità tra gli alunni di terza media e di quinta elementare perché il 22 maggio spetterà a loro mettere in campo tutte le conoscenze apprese nel corso degli ultimi mesi ed esplicarle ad una platea composita, pungolati a dovere dal gran anfitrione e ideatore del progetto Manolo Cattari, supportato anche dalla sua collega psicologa Siria Bonu. Alla buona riuscita delle varie fasi contemplate dal progetto ha dato un’impronta concreta il dirigente scolastico Giovanni Carmelo Marras che si è affidato alle indiscusse qualità coordinative generali di Rossana Pulina, Anna Serra (referente classe primaria) e Tonello Sechi (referente secondaria).
Tre come sempre le federazioni interpellate per selezionare atleti paralimpici attivi nell’ambito della disabilità fisica, intellettiva e sensoriale. La UITS (Unione Italiana Tiro a Segno) ha coinvolto l’atleta carrozzato Luca Bulla e il suo tecnico Marco Canu; la FISDIR (Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali) ha dato spazio ai suoi due nuotatori Enrico Postiglione e Giovanni Marongiu della ASD AlbatroSS, accompagnati come già successo in altre scuole, dall’eclettico coach Edoardo Canu. La FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) ha caldeggiato la presenza di Sara Cocciu (ASD Polisportiva Luna e Sole di Sassari), specialista non vedente nei 200 e 400 metri piani di Atletica Leggera.
Non si può non voler bene a persone come Enrico e Giovanni, dagli atteggiamenti particolarissimi e sempre affabili che riescono a tenere alta l’attenzione della platea di udenti. Hanno raccontato come si sviluppa la loro quotidianità fuori e dentro la piscina. I due “sirenetti” si sono soffermati sulla loro esperienza ai Campionati Italiani di Nuoto disputati recentemente a Fabriano.
A dir poco ritemprante ascoltare la voce affettuosa di Sara Cocciu: “Assieme a Siria Bonu abbiamo riflettuto su come l’atleta non vedente si muove in pista – specifica Sara – facendo capire gli inconvenienti che deve affrontare e superare. Si sono svolte attività pratiche su fiducia e responsabilità atte a conoscere le difficoltà che le persone con questo deficit non solo devono affrontare quotidianamente ma che prima o poi dovranno essere in grado di superare. Al termine di questi esercizi alcuni hanno detto di sentirsi disorientati, soli, persi e tutto ciò mi ha colpita. Il progetto Agitamus è molto bello e interessante – conclude l’atleta – porta un messaggio veramente forte, a dimostrazione che nella vita esistono tanti limiti, fatti apposta per essere affrontati e superati proprio come faccio io e altri atleti, in varie discipline. Nonostante le difficoltà fisiche, cognitive e sensoriali riusciamo ad affrontare tranquillamente e felicemente la nostra vita”.
Luca Bulla pratica il tiro a segno da due anni, ma di recente ha preso confidenza anche con l’atletica. “Con pistola e carabina sto ottenendo ottimi risultati – dice – e ho scelto questa attività perché mi è sempre piaciuta particolarmente. Un giorno sono entrato sul sito della federazione, ho letto attentamente le istruzioni e una volta consegnata tutta la documentazione ho iniziato gli allenamenti. In un solo anno ho disputato i campionati italiani e anche quelli europei. Abbiamo portato in palestra i simulatori per una dimostrazione. Ho trovato i ragazzi di Perfugas molto curiosi e sono soddisfattissimo di come è andata”.
Molto importante come sempre il ruolo svolto dalla psicologa che riesce a cogliere più di chiunque altro gli stati d’animo che certi colloqui possono suscitare. Un elemento di forza per Agitamus che in questo suo secondo anno di vita può contare sul supporto economico della Regione Sardegna. Ma il tutto si deve all’azione propulsiva del CIP Sardegna, attualmente presieduto da Cristina Sanna che sta operando affinché si dia continuità al percorso segnato del suo attuale vice presidente vicario Paolo Poddighe, sensibile nell’investire particolari attenzioni sulla qualità di un progetto che dà la carica a chiunque lo viva.
“Agitamus emoziona – evidenzia la psicologa Siria Bonu – e lo vediamo negli occhi lucidi di ragazze, ragazzi, insegnanti, atleti, tecnici, e anche in quelli di noi psicologi. Fa breccia, spinge a mettersi in gioco a prescindere dal proprio ruolo. Ricorda a tutti che ogni limite può trasformarsi in occasione, che bisogna ri-trovare le risorse in sé stessi e nel rapporto con gli altri”.