CIP Sardegna – Ad Ozieri ci sarà un altro bagno di folla con gli studenti di tante scuole
Per la prima volta nella sua storia, il CIP Sardegna muove i primi passi anche nel Logudoro. Lo fa sposando un evento consolidato nel territorio che riuscirà a coinvolgere almeno millequattrocento studenti.
Più che una manifestazione sportiva, la nona edizione di “Correre per la vita..dall’inclusione.. all’integrazione” è meglio definirla una festa coloratissima che giovedì 7 dicembre 2017 darà ulteriore splendore alla popolare Piazza Garibaldi, bella quanto spaziosa per contenere quello che simpaticamente è stato definito “un panino ben farcito” che ruota attorno ad una gara di corsa non agonistica.
Dalle nove del mattino infatti, si riverseranno studenti provenienti dagli istituti superiori e scuole medie dislocati in un ampio raggio d’azione che comprende le regioni storiche di Logudoro, Goceano, Meilogu, Monte Acuto. In Sardegna è forse l’unico esempio in cui una scuola riesce a mettere su un’organizzazione di queste proporzioni. Anima dell’iniziativa è l’Istituto di Istruzione Superiore Enrico Fermi di Ozieri che da tecnico agrario si è ampliato diventando capofila di altre sedi scolastiche dislocate a Buddusò, Thiesi, Bono e Bonorva.
Ma colui che nel 2002 ha messo in moto l’iniziativa è stato il docente di scienze motorie Alessandro Silecchia, già noto nel panorama sportivo isolano per i suoi successi nel mondo del Rally e della Pallamano (vedere intervista in basso). È lui che ha raccolto l’eredità della marcialonga patrocinata dall’ADMO e dall’AIDO, mantenendone l’ossatura originaria ma indirizzandola verso ulteriori connotazioni dove la gara in sé si fonde con altre numerose iniziative che mettono in risalto solidarietà, inclusione e donazione. In piazza Garibaldi verranno allestiti tanti gazebo: troveranno alloggio i volontari di ADMO, FIDAS Ozieri, AIL, AIDO, CARITAS e Sardegna Solidale. In più ci saranno altri spazi riservati ai docenti della sezione orientamento scolastico di tutti gli istituti superiori presenti che si interfacceranno con gli studenti delle terze medie.
Tutti i partecipanti, tra cui anche diversi extracomunitari che nell’istituto ozierese seguono un corso di alfabetizzazione, indosseranno una maglietta di color viola, dando un ulteriore elemento suggestivo al cuore della cittadina.
Sono previste tre gare distinte che si snodano in un circuito lungo un chilometro per le vie del centro storico: una riservata agli alunni della scuola elementare di Ozieri, una per i discenti delle medie e infine quella che avrà come protagonisti gli allievi delle scuole superiori.
Mentre si corre, o si cammina, in piazza si avvicenderanno dei brevi momenti culturali e sociali volti alla sensibilizzazione. I discenti leggeranno poesie, racconteranno le loro storie legate alla disabilità, si esibiranno nei tradizionali balli sardi.
Nell’ambito paralimpico spazio all’esibizione di un team di basket in carrozzina e la speranza è che, come l’anno scorso, possa intervenire il bronzo di Rio Nanni Achenza: già nell’edizione 2016 ebbe modo di raccontare ad una platea molto attenta la sua toccante storia.
Gli Istituti tecnici agrari di Bono, Ozieri e Bonorva, come già accaduto due mesi fa a Sassari nel corso della Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico, venderanno fiori e prodotti commestibili vari, preparati dagli stessi studenti.
ALESSANDRO SILECCHIA: LA SENSIBILITÀ CHE VA OLTRE L’IMPEGNO
Se una manifestazione resiste nel tempo e gradualmente si amplia, significa che dietro c’è qualcuno che lavora con grande scrupolo. Alessandro Silecchia ha sempre avuto l’appoggio del dirigente scolastico Antonio Ruzzu e dell’intero collegio dei docenti. Ma ha ricevuto anche un sostanzioso aiuto da parte del professor Angelo Pala e di tutti gli insegnanti di scienze motorie che operano nei territori interessati all’evento. Pur essendo sassarese, da vent’anni preferisce restare nel Logudoro perché la definisce zona che si presta molto a recepire i significati autentici che questa festa vuole diffondere.
Il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Paolo Poddighe e il delegato Cip per i rapporti con le Scuole Marco Pinna sono venuti a sapere che durante “Correre per la vita” le persone con disabilità sono sempre state accolte con un occhio di riguardo affinché potessero partecipare all’iniziativa paritariamente.
“Sono molto contento di essere riuscito a coinvolgere il CIP – argomenta Alessandro Silecchia – perché sicuramente dà un valore aggiunto a questa manifestazione. Trovo necessario che le tematiche essenziali del paralimpismo siano divulgate già dalla tenerissima età. Non è sufficiente secondo me formare i nostri ragazzi soltanto con le materie canoniche, ma è importante pungolarli anche con le nozioni di educazione motoria e civica perché in futuro abbiano una visione più coscienziosa. E poi coniugare certi temi con l’attività sportiva li aiuta ancora di più, perché sono maggiormente coinvolti”.
Non deve essere semplice portare avanti l’organizzazione che prevede un corposo piano viaggi con l’utilizzo di numerosi pullman e la distribuzione anticipata di magliette in tutte le scuole aderenti. Tra l’altro i proventi derivati dalla vendita delle T shirt (cinque euro l’una), sono destinati alla copertura delle spese, ma se avanzassero ulteriori somme, verrebbero devolute alle associazioni aderenti all’iniziativa. “Mi piace organizzare perché in me è grande il desiderio di integrare pienamente gli studenti disabili – conclude Silecchia – affinché possano esprimere liberamente e serenamente le loro potenzialità. Lo faccio perché ci credo, perché ho una mentalità sportiva in me radicata sin da piccolo. In 27 anni di rally ho imparato tante cose che mi servono per studiare la strategia più idonea nel pianificare al meglio questo evento”.
E’ possibile seguire le attività del Cip Sardegna nella rinnovata pagina Facebook e sul sito web ufficiale www.cipsardegna.org