Attenti a quel ditino che si muove prima del cervello!

di P.D.

Quello che sta succedendo da qualche giorno a Gianluca Cotza, in arte il cantautore Quintomoro, mi ricorda il caso della finta cintura automobilistica disegnata sulle magliette dei napoletani. La notizia non era vera ma elaborata da un gruppo di studenti che volevano dimostrare la velocità di quanto una bufala giri soprattutto se suffragata dal pregiudizio. Napoletani = scaltri = truffatori. Un’ottima indagine sociologica. Sono passati parecchi anni da allora e sappiamo tutti come il diffondersi di internet e dell’utilizzo dei social abbia amplificato le notizie false, impostate ad arte per alimentare odi e pregiudizi, per spargere fango a vari livelli. Ci cascano tutti anche giornalisti e politici.

Gianluca Cotza da tempo combatte dalla sua pagina Facebook le bufale, soprattutto quelle razziali; ha quindi voluto fare un esperimento e ha messo sulla sua bacheca questo post:

 

Come potete vedere è un eclatante falso; basta leggere il numero dei senatori che non corrisponde con quello reale della nostra Camera. Ma il dito è più forte del cervello e la notizia è stata condivisa da decine di migliaia di lettori con i soliti commenti ai quali tristemente siamo abituati; adesso la si ritrova anche in alcuni siti dichiaratamente razzisti e si sta diffondendo in maniera esponenziale.

 

A nulla è valso l’intervento di Gianluca Cotza che ha prontamente dichiarato sia la falsità dell’informazione sia il motivo per cui aveva fatto l’esperimento, scrivendo anche ai diretti interessati untori. La bufala si è propagata sul web. Dice infatti sui commenti di Facebook: “ Lo scopo era di dimostrare che la gente agisce senza riflettere. Si fa accecare da un’ignoranza infarcita di odio. Era scritto grande e grosso che è una bufala: bastava semplicemente leggere, non dico addirittura informarsi prima di condividere, non sia mai eh! ma solo LEGGERE ! “.

Leggere bene, informarsi e ragionare prima di premere il ditino, please!