— Il cuore bianco-verde per la vittoria, per la maglia !! —

Una domenica calcistica iniziata presto per i ragazzi Quartesi, alle 7.45 pronti per affrontare l’insidiosa trasferta a Samassi. Rosa ridotta al minimo con soli 13 giocatori. Subito in goal con Aliva, il Samassi accusa il colpo e viene compresso nella sua metà campo dall’ ottimo pressing alto dei ragazzi del Quartu 2000. Al 33 minuto arriva il raddoppio con Falqui che su punizione da trenta metri e l’aiuto di un difensore che mete fuori causa il portiere. Il Samassi a questo punto alza il proprio baricentro e su un lungo rinvio, un grande controllo dell esterno di fascia che prontamente mette al limite dell’aria dove trova un suo compagno che beffa Ledda. Al 38 azione corale del Quartu 2000, Sarritzu serve Ibba che di sponda passa a Falqui, due passi e lancio sulla fascia per Aliva che salta il suo diretto avversario, mette la palla in mezzo all’aria avversaria, si avventa Fenza che realizza il terzo goal. Tutti negli spogliatoi con il Quartu 2000 in vantaggio per 3-1. Il Samassi nella ripresa schiaccia nella sua metà campo il Quartu 2000 ma non fa i conti con l’ arcigna difesa. Al 52 entra Mazzuzzi per Mainas . Con la difesa a Quattro i ragazzi di mister Accardo giocano solo di ripartenza e difendono bene le sfuriate dei padroni di casa. Il Samassi riapre la partita al 68 su calcio di rigore, allora fuori una punta (Fenza) e dentro il quinto difensore. Gli ultimi dieci minuti sono un totale arrembaggio dei padroni di casa che cercano in tutti i modi il pareggio. La difesa argina gli assalti e Ledda fa buona guardia tra i pali, il risultato non cambia e al triplice fischio finale non resta che esultare per la grande impresa. “Non si possono affrontare certe partite con la rosa ridotta a solo 13 uomini disponibili, chi è sceso in campo oggi a dato il cento per cento e corso tanto a fine gara eravamo stremati e non avevo più cambi…sono fiero di questi ragazzi che danno l’anima per la maglia che indossano, un orgoglio per la società” l’immancabile commento di Mister Accardo a fine gara.

Adriano Micheli per Medasa.it