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 La Palma Monte Urpino così si chiama la nuova avventura Targata Denis Fercia, che oltre ad allenare nel settore giovanile (allievi Regionali) é il secondo Allenatore della prima squadra, che attualmente milita nel campionato di Eccellenza.
Come sempre abbiamo trovato un Mister Denis in grandissima forma e disposto a rispondere ad alcune domande:

  • Quest’anno hai abbracciato un nuovo progetto , a questo punto della stagione cosa senti di dover dire? 
  • Prima di tutto grazie ai ragazzi per la grande disponibilità che stanno dimostrando e per il resto essere nei primi posti del campionato fa sicuramente piacere.
  • Ma cosa è per te il calcio?
  • Per me il calcio è passione e condivisione di un obiettivo. Uno sport dove tutti mettono a disposizione dei proprio compagni le proprie qualità ed è solo cosi che si possono ottenere i risultati.
    Ho parlato di sport, perché sin dai 14 anni ormai genitori convinti di ….., Sballottano i loro figli facendoli fare il giro di mille squadre della penisola per poi gli comprargli il pezzo di carta, ma con quale scopo e sopratutto alla fine della giostra cosa rimane?
  • Hai sempre insegnato Calcio nelle Scuole calcio , quest’anno curi una squadra del settore giovanile del La Palma M.U., cambia qualcosa?
  • Come metodologia e come obiettivi umano/tecnici non cambia nulla, sono diversi gli obiettivi societari e con piacere a quelli mi devo attenere. Far maturare i ragazzi e riuscire a portare a fine anno il maggior numero di ragazzi nella prima squadra ed aver fatto crescere e migliorare gli altri in modo da poter giocare con la juniores per dare loro il tempo di poter completare il percorso del settore giovanile.
  • A chi si ispira?denis3
  • Non mi ispiro a nessuno in particolare, perché ritengo che non sia il caso di essere o di cercare di essere qualcun altro. Ho appreso dai tanti allenatori che ho avuto (cambiavo squadra ogni anno), e posso affermare con certezza che ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa perché io vedevo nei miei mister la possibilità di apprendere qualcosa, perché si da ragazzino volevo fare l’allenatore.
    Il mister che gli racchiude tutti è Franco Giordano e sono contento della disponibilità che ha nei miei confronti.
    Un ringraziamento lo devo fare a Bebo Antinori, per la possibilità che mi ha dato quest’anno di affiancarlo.
  • Parliamo di ragazzi ,il vero fulcro di tutto. Hai sempre dato  molta rilevanza al ruolo di Capitano, un po come se fosse la tua mano e voce in campo, su che base hai fatto le tue scelte ? 
  • In questi anni di settore giovanile ho trovato sempre grandi capitani!
    Alessio Melis 95, Riccardo Scalas 97,Matteo Floris 99, Luca Melis 99, Federico Ruggiero 99: ragazzi che hanno fatto dell’applicazione del rispetto e della voglia di migliorarsi il loro cavallo di battaglia!
    Ovviamente cosa importanti perché dietro di loro c’erano famiglie presenti ma mai invadenti.
  • E ora parliamo dei Genitori…..
  • Il rapporto con i genitori è fondamentale!
    Bisogna riuscire a instaurare un rapporto di rispetto e comunque di dialogo.
    Ma allo stesso tempo sta a noi dimostrare onestà, io faccio il massimo non sempre potrà bastare ma ci provo. Mi piace instaurare un buon rapporto aldilà delle scelte.

Le domande non sono finite, abbiamo contattato il tuo attuale Capitano Federico Ruggiero, il quale ringraziamo per la preziosa collaborazione, che prontamente ha radunato tutto il team e ci ha inviato una serie di Domande da porre al Mister: 


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Su che base ha cercato i giocatori?
Se dicessi solo tecniche sarei un bugiardo, i ragazzi che mi piace seguire sono quei ragazzi a cui piace allenarsi sempre al massimo e con il sorriso. Ragazzi leali che bussano alla porta del mister e sanno che possono sempre dire la loro e confrontarsi con me senza che quanto detto poi gli penalizzi. Credo molto nel dialogo e penso che chi operi nel settore giovanile debba dimenticarsi completamente il calcio degli adulti.
Quali sono i suoi obiettivi per la squadra?
Abbiamo una rosa ampia, quindi cercare di non perdere nemmeno un ragazzo e quello di alzare il livello qualitativo della squadra.
A questo punto della Stagione si aspettava questo risultato?
Sono un ottimista per natura, abbiamo scelto di andare a fare il Torneo Città di Sassari ai primi di settembre per capire subito quale fosse il livello per poi comportarci di conseguenza, nelle sedute e soprattutto nel modo di vivere l’allenamento ma siamo ancora lontani, certo la distanza di è ridotta.
Lavora per vincere o per farci migliorare in ottica prima squadra?
Il vincere è sempre e solo la conseguenza. Nessuno gioca per perdere, semmai conta che strada si intraprende per cercare di vincere e per quello dicevo prima il settore giovanile non ha nulla a che vedere con il mondo dei grandi.  
Come mai ha scelto di allenare una squadra di ragazzi e non una prima squadra?
Non penso che allenare nel settore giovanile sia sminuente, per adesso seguire i ragazzi mi da molte gratificazioni soprattutto dal punto di vista umano e ora che le leve calcistiche precedenti iniziano ad entrare nel mondo degli adulti anche professionali, quindi non mi pongo ancora il problema.


Non rimane altro da aggiungere che il ringraziare il Mister per il tempo concesso e per la  grande disponibilità!
Denis Fercia: Il Calcio nel DNA ….Semplicemente Mister !
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 A.M. per Medasa.it