Gac Sardegna Orientale: Memoria del mare a Cala Gonone, Siniscola e Santa Maria Navarrese
Dopo lo splendido esordio di Porto Corallo (Villaputzu) il ciclo di spettacoli “Memoria del Mare” prosegue il suo giro nelle terre del Gruppo Azione Costiera della Sardegna Orientale. Giovedì 16 luglio gli attori dell’Associazione Culturale Chourmo/Marina Caffè Noir, con la collaborazione dei musicisti Arrogalla, Massimo Loriga e Andrea Congia (Baska), saranno di scena nel Parco Palmasera di Cala Gonone. L’indomani spostamento in Baronia con la tappa a La Caletta (Siniscola), presso il Parco ex Casello del Genio Civile, in via Nazario Sauro. Il trittico si chiuderà sabato 18 luglio presso il Porto di Santa Maria Navarrese. Tutte le serate cominceranno alle 21,30.
Nato da un‘idea dell’attore regista Giacomo Casti (vedere intervista in basso), molto sensibile alle suggestione del mare che circonda la nostra isola, lo spettacolo sarà un condensato di letture accuratamente scelte per rendere meglio l’idea di come i sardi si rapportano alle movimentate acque mediterranee.
E mentre ci si immerge nella letteratura, l’attore – chef Francesco Scanu farà in modo che i decantati profumi di salsedine si trasformino in autentiche e saporite pietanze a base di pesce da degustare in chiusura di serata. Indispensabile anche il tocco musicale grazie alle sonorità dub e dub poetry di Baska.
Dopo le tre date consecutive, “Memoria del Mare proseguirà il suo itinerario toccando altre due località portuali: Venerdì 24 luglio nella Marina di Villasimius e il giorno dopo presso la Cala dei Genovesi di Arbatax (Tortolì).
IL DIRETTORE DEL GAC DAVIDE CAO: “RAPPRESENTAZIONE CHE COLPISCE NEL SEGNO”
A Villaputzu c’erano circa 150 persone ad accogliere i protagonisti di “Memoria del mare”. Il direttore del Gac Davide Cao ha approfittato della folta platea per sensibilizzare i presenti alle problematiche legate al mondo della pesca. Il Gac SO è chiamato ad abbracciarle grazie all’attuazione di azioni d’aiuto ad un comparto che non se la passa tanto bene. “A fine rappresentazione ho avuto modo di raccogliere commenti entusiastici su questa iniziativa intrapresa dal GAC SO – ha evidenziato Cao – ma giudizi lusinghieri sono stati riservati ad attori e musicisti. Inoltre ho riscontrato vivi apprezzamenti per il livello qualitativo dei piatti di pesce che sono stati preparati come da copione.
Mi ha fatto piacere ricevere il parere positivo anche da parte di coloro che a Villaputzu ci hanno facilitato il compito dell’allestimento, come il Comune, la Pro Loco e gli stessi pescatori. È anche grazie a loro se l’iniziativa ha avuto un successo insperato alla vigilia. Il tam-tam, ancora una volta è stato efficacissimo”. Nei suoi interventi di inizio e fine rappresentazione, il direttore del Gac si è soffermato, seppur velocemente, su alcuni aspetti che gli stanno a cuore: “Ho parlato di qualità e sostenibilità delle produzioni locali e lo spettacolo sicuramente è riuscito nell’intento di smuovere le coscienze sui temi che maggiormente attanagliano il mondo della pesca”. Si spera di avere tanti spettatori anche nelle prossime date: “Stiamo pubblicizzando l’evento anche in queste tre rinomate località della Sardegna Orientale, ci attendiamo una risposta concreta sia da parte degli abitanti locali, sia dei turisti”.
GIACOMO CASTI: “I SARDI HANNO BISOGNO DI NORMALITÁ
La laurea in lettere l’ha sublimata con l’indirizzo antropologico. E questo spiega cotanta curiosità nel cogliere le vere essenze del binomio mare e Sardegna. Giacomo Casti si ciba di letteratura e le sue approfondite ricerche lo portano a sviscerare autori importanti dalle provenienze più disparate (Omero, Balzac, Sergio Atzeni, Grazia Deledda). Ecco perché “Memoria dal Mare” cattura l’attenzione di tutti.
“Il progetto nasce due anni fa dall’esigenza mia e di Frantziscu Medda “Arrogalla” di raccontare la nostra isola con gli strumenti della musica e della grande letteratura mondiale (sarda e non) – puntualizza Giacomo Casti – utilizzando il mare e le sue infinite suggestioni come mappa e portolano di alcune vicende storiche e di alcune curiose contraddizioni (la diffidenza del mare da parte di un popolo di isolani) che ci caratterizzano come etnia”.
Dopo i tuoi studi approfonditi che idea ti sei fatto del rapporto dei sardi con il mare?
Di un rapporto contraddittorio, oscillante tra mito e pregiudizio, scarsa conoscenza della propria storia e grande amore per la propria terra (e per il proprio mare, ca va sans dire). Credo che i sardi abbiamo bisogno soprattutto di normalità, di pensarsi né peggiori né migliori degli altri, e di rimboccarsi le maniche per davvero, per spingere in mare aperto se stessi e la bellezza (potenzialmente ancora da esplorare in toto) dei nostri luoghi.
Villaputzu è una realtà di pescatori, come è stato l’impatto con la popolazione locale?
Molto buono, abbiamo avuto un ottimo pubblico, attento e partecipe, e la comunità dei pescatori si è dimostrata disponibile e alla mano.
Ora vi spostate in Baronia – Barbagia – Ogliastra. Ci saranno variazioni nello spettacolo?
Cerchiamo, in ogni luogo e località che visitiamo, di rendere lo spettacolo il più originale possibile, ma la struttura portante rimane immutata.
Come è nata questa collaborazione con il GAC SO?
Nasce dall’intuizione del Gac di offrire uno spettacolo ricco come il nostro (teatro, letteratura, musica, gastronomia di mare) nei luoghi più adatti per ospitarlo, cioè le nostre bellissime coste e porti.
Siete diversi protagonisti sulla scena, la squadra funziona bene anche fuori dal palco?
Sì, siamo molto affiatati e ci divertiamo molto anche fuori dalla scena, e questo è importante anche quando saliamo sul palco.
Tutte le informazioni riguardanti il Gac Sardegna Orientale si possono leggere sul sito:
www.flag-sardegnaorientale.it/ e sulla pagina www.facebook.com/gacsardegnaorientale