Is Paulis della Giara.
Le depressioni naturali scavate nel basalto hanno come caratteristica principale quella di trasformarsi durante il periodo delle piogge in enormi contenitori d’acqua piovana.
Disseminati in tutto il tavolato, se ne contano una trentina e si concentrano in numero maggiore nei pressi dei rilievi di Zeppara e Zepparedda.
Is paulis, come vengono chiamati in dialetto, si differenziano per estensione e profondità ed occupano una superficie totale di circa 120 ha e hanno una profondità che varia da un minimo di 50 cm per arrivare ad un massimo di 130 cm di Pauli majore Tuili. La forte escursione termica tra il periodo invernale (mite e piovoso) e quello estivo (caldo e arido), influenza in maniera radicale il loro aspetto e di conseguenza anche comunità biotica che ospitano. Ai periodi di inondazione (ottobre/novembre – maggio/ giugno) si alternano quelli di siccità (giugno- ottobre) durante i quali, il livello dell’acqua delle paludi si riduce (sino al completo prosciugamento) a causa della sua evaporazione, lasciando spazio a fondali molto pietrosi Pauli pedrosu o ad altri di tipo limaccioso Pauli majori Tuili.
Le loro acque, nonostante siano ricche di sostanze organiche, dovute al pascolo dei cavallini e di alcune mandrie di vacche, sono state considerate di tipo oligotrofico ossia povere di risorse nutritive, chimicamente presentano un grado di durezza e un pH che aumentano con il graduale prosciugamento.
Queste caratteristiche fanno dei paulis un habitat ideale per tante specie animali e vegetali, legate tra loro a formare un delicatissimo ecosistema.
La flora è caratterizzata da specie con un ciclo vitale breve. Meritano di essere menzionate il Ranunculus aquatilis, presente in maniera abbondante e riconoscibile per la bianca fioritura galleggiante che ricopre gli stagni durante la primavera, il rarissimo e endemico Eryngium corniculatum, il cui dimorfismo fogliare è legato al prosciugamento dei pauli. Quando i pauli sono inondati, affiorano le lunghe foglie spatolate, ma al termine della primavera,con il prosciugamento delle acque, nascono le foglie spinose tipiche dell’Eryngium (L. Mossa) e ancora alcune specie di orchidee, tra cui l’Orchis laxiflora dalla caratteristica fioritura porporina e la Serapis linguaabbastanza frequente nei bordi. Tra la fauna presente, oltre ai già citati cavallini ghiottissimi di ranuncoli, troviamo la presenza di alcune specie di uccelli, qualiGallinula chloropus (gallinella d’acqua), Poliocephalus rufrollis (tuffetto) e l’Anas platyrhynchos (germano reale).
L’aspetto decisamente più interessante è rappresentato dalla presenza di una micro – fauna, caratterizzata dalla presenza di svariati organismi Cistobionti,( organismi capaci di sviluppare delle cisti e produrre delle uova che tollerano la calura estiva), che condividono il loro habitat con una svariata quantità di specie di insetti e due particolarissimi crostacei appartenenti all’ordine dei Notostraci: il Lepidurus apus e il Triops cancriformis.
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