scopignotopten
Il brutto anatroccolo è diventato un maestoso cigno. Ci ha messo cent’anni, di più o meno effettiva solitudine, ma alla fine si é preso una clamorosa rivincita sulla storia. Nelle foto di gruppo d’inizio secolo scorso, l’allenatore compare di rado e quando lo fa si leva allampanato e goffo, nei suoi completi giacca e cravatta di solito piuttosto stazzonati, o in improbabili tenute candide, accanto ai ragazzi in maglietta, mutandoni e scarpe bullonate. Un’appendice curiosa, un attore non protagonista per definizione, come il massaggiatore o (esageriamo) il magazziniere. Piano piano, quell’appendice si é mossa. Ha cominciato a dettare schemi e strategie, non solo a tenere caldi i muscoli e il fervorino di rito prima delle partite o nell’intervallo. Si é accomodato in panchina (il 2 dicembre 1951) e da lì ha preso ad accumulare peso e importanza.


 


Abbiamo incontrato Claudio Cordeddu che ci ha accolti nel suo ufficio, le abbiamo fatto spegnere lo Smartphone e abbiamo colto l’occasione per porle alcune domande:


  •  D.: Nelle sue vene scorre calcio da sempre,ma la scommessa San Francesco come è nata?

R.: Se tuo padre fa l’allenatore, la prima parola che dici è “Goal” e per il resto cresci mangiando Calcio e pane come non fa a scorrere calcio nelle Vene !
La scommessa San Francesco è nata quando gestivo il settore giovanile del Selargius: 2008
una sera come tutte le altre mi sono appisolato sul divano e riflettendo sul mondo del calcio mi son detto :”E’ troppo semplice andar ad allenare o gestire un Settore giovanile già esistente e consolidato nel tempo”.
Ci ho pensato giusto il tempo per vedere in tv gli hitlights della Champion league e ne ho tratto conclusione :”Quindi perché non provare a costruire un scuola Calcio da Zero o sconosciuta, e portarla nell’ Olimpo del calcio giovanile Sardo?”.
Così decido di affrontare questa nuova Avventura e nel 2007/08 inizio con il San Francesco,un manipolo di ragazzini che correvano tutti dietro ad un Pallone.
Ma nel 2013/14 posso affermare di aver vinto la scommessa, riuscendo a portare i Giovanissimi e gli Allievi ad Oristano a disputare le finali regionali.

  • D.: Da un manipolo di bambini che davano i primi calci ad un pallone si è passati ad avere una delle più rinomate scuole calcio della Regione, i segreti di questo successo?

R.: Semplicemente dedicarsi 18 ore alla causa e nelle rimanenti appisolarsi davanti alla tv a guardare Calcio.
Non ci sono segreti:tanta passione e voglia di arrivare, nessuna stregoneria !

  • D.: Gli spazi dello Sporting non sono adatti per il calcio a undici, si è riusciti ad ottenere l'”affidamento” del Velodromo Quartese, è stata un impresa renderlo compatibile con il calcio ?

R.: Il “Velodrom” è la nostra attuale casa.
Ma quanti sacrifici e ore di lavoro, mai avrei immaginato,il giorno della consegna delle chiavi da parte del Comune,di trovarmi dinnanzi ad una Discarica a mo di disastro ambientale …..però con soddisfazione possiamo dire che siamo riusciti a fare il miracolo e far disputare i vari campionati ai nostri ragazzi sino alle finali regionali 2014 !
Se Si semina bene si raccoglie alla grande. Nel 2008 I Presidenti Alceo e Danilo Melis con l’allora D.t. Roberto Ruggiu e cinquanta volenterosi Genitori decisero di ripulire e far rinascere a nuova vita il “Velodrom”.
Operazione riuscita con non poco sforzo, ringrazio tutti quelli che hanno preso parte alla “mission impossible”.

  • D.: Ci racconta come vede questa stagione ,la prima tra quelli che contano,delle varie squadre impegnate ?

R.: Non avendo l’assillo dei risultati direi che tutto sommato ci stiamo comportando in modo egregio.

  • D.: La scorsa Stagione è stata quella più ricca di soddisfazioni, sia da parte sua che della società, era un punto di arrivo o uno sprone a fare sempre di più e meglio ?

R.: Le stagioni sono tutte positive, basta pensare e vedere il numeri sempre crescenti della Scuola calcio. I risultati parlano chiaro : è bello vedere 450 ragazzi che dalle prime ore del pomeriggio affollano i nostri campi, sono entusiasta quando vedo i ragazzi contenti e felici di aver allenato e altrettanto quando vedi gli stessi allenatori contenti e fieri di aver fatto un qualcosa di positivo per i loro allievi. Si una bella soddisfazione vedere i campi pieni non solo di persone ma anche di gioia nel giocare al calcio.

  • D.: Molti si chiedono se un domani si arriverà ad avere una Prima squadra,magari anch’essa nel calcio che conta, composta da giocatori nati e cresciuti nella scuola calcio, idea fattibile o …?

Una sera come tutte le altre mi sono appisolato sul divano e riflettendo sulla nostra scuola calcio mi son detto :”Nei miei pensieri ho l’intento di migliorare sempre più la Società “.
Il tempo per vedere in tv gli hitlights della Champion league e ne ho tratto conclusione :”Non sarebbe male iniziare una nuova attività con i ragazzi della nostra Scuola Calcio in una prima squadra calcando i campi di campionati importanti”.
Un altra scommessa da vincere : il sogno di portare in otto anni il San Francesco in Serie “C”!
Un sogno senza presunzioni: portare una società Quartese a disputare i campionati di lega Pro.

Se il divano è lo stesso nel quale ti sei appisolato otto anni fa mi sa che forse forse …..In bocca al Lupo Claudio e tutta la San Francesco!


Chi è Claudio Cordeddu:cordeddusky

Claudio Cordeddu inizia la sua attività agonistica nel settore giovanile del Isili sino alla categoria Allievi.
Con l’allenatore Paolo Busanca disputa il suo primo campionato di Promozione vincendolo subito. Poi l’onore di stare nel gruppo che disputa il campionato di Eccellenza.
Dopo una serie di campionati tra la prima e la seconda categoria.
A 24 Anni le fatidiche scarpette vengono appese al chiodo per dedicarsi a tempo pieno ad allenare ‘ragazzini’ (che allenava già dal’ età di 19 anni) nei Punti Juve Sardi.
Con tanta voglia di insegnare calcio il Mister Cordeddu dedica sempre più anima e cuore alla scuola calcio tanto da dimenticare in fretta la sua carriera da Calciatore.
Nel frattempo si laurea in scenze motorie(2003).Dopo Tre anni di esperienze a Torino con gli Juventus Soccers schools(scuola allenatori) conseguisce il patentino UEFA “B”(2007), guarda caso insieme a Gianfranco Zola.
Giovanissimi regionli e allievi regionali del Quartu 2000 sono le sue prime squadre, poi Selargius dove nel 2009 vince il titolo Regionale e nelle finali nazionali viene eliminata nella fase a gironi dallAccademia Inter (1-1) di un certo Beppe Bergomi , squadra che poi vinse lo scudetto Allievi Nazionali.
Sempre nel Selargius diventa D.T. settore giovanile e allenatore in seconda per tre anni della prima squadra (serie D).
Nasce l’idea San Francesco, dove tuttora sta mettendo le basi per dare una educazione Sportiva e non ai Giovani atleti della scuola Calcio.


 

E ora …… tutti ad allenare  !   Dai!
cordeddu

A.M. per Medasa.it