“VIVA TÚ” MANU CHAO UN’ESORTAZIONE ALLA VITA
Esce “Viva Tú”, l’ultima produzione discografica di Manu Chao, proprio in questi periodi di grande riflessione planetaria per tutti. Dodici canzoni che trattano molteplici argomenti inerenti all’uomo dei nostri giorni. I formati della produzione si presentano in CD, LP, accompagnati da illustrazioni che non sono disgiunte dal discorso musicale, ma anzi sono sfondi solari colorati e cieli azzurri che sembrano inneggiare alla speranza. I colori rappresentanti le frequenze diurne e notturne sono quadri anch’essi musicali dove mondi al contrario sono rappresentazioni delle nostre realtà quotidiane. L’album apre proprio con il brano “Vecinos en el mar”, i nostri vicini migranti che dall’altra parte delle coste mediterranee partono per fuggire dalla fame, guerra e miseria causate dagli egoismi dei profitti dei più ricchi. Un quadro colorato con un sole splendente accompagna e fa da sfondo con un mare blu sulla cui spiaggia sono visibili i corpetti arancione salvagente dei migranti. “Vicino lì nel mare cercando la tua strada, io ti aprirò la mia porta come tu lo faresti con me./ Vola libertà, e aprimi il cammino, vola attraverso il mare e fai che la pace sia il io destino/.Qualche giorno sarà che la pace ritornerà, farò risorgere la mia casa lì dove io sono nato, innalzerò la mia casa nel mio paese tanto amato./ Manu Chao apre il disco con un canto di speranza perché è la speranza positiva che lascia spazio ad immaginare l’arrivo di un mondo migliore.
“La couleur du temps”, “I colori dei tempi” perché l’uomo assimila alle frequenze visive significati simboli culturali in relazione ai colori ed il colore dei tempi è una riflessione dell’artista sul proprio vissuto che narra anche i vissuti umani dei nostri tempi e di tutti gli uomini della nostra epoca. “Io conosco il colore dei tempi, io conosco la strada dei bambini, io conosco le strade dell’inverno, io conosco il mondo al contrario/ io conosco l’odore dei soldi, io conosco la follia delle genti, io conosco tua madre meglio di tuo padre, che faceva la pioggia il bel tempo/è una storia di folli, ciechi ovunque, i quali sognano in piedi, sogni tranquilli, che chiudono gli occhi per dimenticare/ io conosco l’inferno sulla terra, io conosco la figlia del mercante, io conosco gli occhi del vuoto, e so che la guerra ritornerà la guerra/io conosco la riva del mare, io conosco occhi così sconcertanti, io conosco il colore dei tempi, e io spero che è ancora tempo/è una storia di folli, ciechi ovunque, che sognano in piedi, sogni tranquilli, che chiudono gli occhi per dimenticare, questa storia di folli, a dormire subito! Non interessa a nessuno, era tempo che io arrivi alla fine, di questa storia per dormire sveglio.”
Ed ancora a seguire “River why” dove il collettivo suicida del non progresso è il chiaro riferimento all’alto mondo delle finanza in fase di caduta e decadenza “London bridge is falling down”, “This is not succes, this is not progress, this is just a collective suicide”.
Ma ecco che si presenta ancora la speranza con il brano “Viva Tú” dell’affetto e dell’amore del vivere nei quartieri dove tutti si conoscono e si instaura un’amicizia e solidarietà nel vivere quotidiano ed insieme ballare una rumba con l’accompagnamento delle chitarre e il tocco delle mani.
Certamente una perla preziosa la canzone “Heaven’s bad day” che vede la partecipazione dell’artista americano grande attivista nel mondo politico d’oltre mare statunitense: “Willie Nelson”, ad oggi il maggior rappresentante di questo genere musicale. Seguendo i dettami della Country Music il testo si sviluppa secondo la tradizione musicale popolare americana trattando un momento di vita quotidiana “Nobody come to visit my heavens today”.
“Tú te vas” feat. Laeti brano intimista che canta le relazioni sentimentali che l’uomo artista vive e che esprime con il suo alter ego Laeti. Una relazione a due che si instaura nel vivere l’amore.
“Coraçao no mar” “Cuore nel Mare” è l’amore sia per il mare che il simbolico narrare del trascorre della vita nell’immensità delle acque marine.
“La colilla” , “la cicca o mozzicone” un brano che ben porta alla riflessione del consumismo e perbenismo ipocrita della gente perbenista che con il suo essere comportamentale e stile di vita inquina e sporca e maltratta il pianeta come fosse un posacenere. Ben l’immagine che accompagna il brano è più significativa della resa di un discorso morale trasmettendo una comunicazione istantanea che ben richiama alla più contemporanea Street Art.
“Cuatro calles”, è l’incrocio dei vissuti dell’artista in tutte le sfumature sia metropolitane che intimiste. Sono le strade colme di sentimenti, emozioni e d’amore che si incrociano nel vivere la propria esistenza umana.
“São Paulo Motoboy” , il cui video documentario che accompagna il brano su You Tube merita più di una menzione. Sono i nuovi lavori nati in tempo di globalizzazione come i motociclisti che consegnano o il cibo di asporto o altre merci da un capo all’altro delle città. Nel video sono i Motoboy della città di San Paolo in Brasile, e come i loro colleghi nel mondo tutti condividono gli stessi sacrifici, dolori, preoccupazioni , sfruttamenti e speranze.
Tom et Lola” è un brano cinematografico come la maggior parte delle canzoni di Manu Chao. I versi creano immagini lasciando all’ascoltatore la libertà di immaginazione di un film guidato dallo stesso regista che le compone. Ancora l’amore viene vivisezionato nella sua quotidianità ed intimismo.
“Lonely day” è un giorno solitario, anzi una notte solitaria di riflessione dell’artista che attraverso la propria finestra osserva le luci notturne che attraversano le finestre della sua stanza, in un momento in cui il liquore è finito e a chi dare la colpa di questo stato d’essere? È una notte solitaria e nessuno è colpevole.
“Tantas tierras”, un canto di lotta e di speranza quella dei collettivi delle “Assemblee di Vicini Autoconvocati di Famatina La Rioja in Argentina i quali portano avanti le richieste di difesa dei loro territori per la salvaguardia ambientale dagli attacchi ed inquinamenti delle grandi multinazionali delle mega miniere della terrificante Barrick Gold del Canada. Le tante terre sono le terre del pianeta violentate dai grandi colossi minerari che inquinano e distruggono l’ambiente per i profitti dei più ricchi, ma la speranza sta nella lotta degli abitanti dei territori in questione perché la speranza sta nel canto “Viva tú” e nell’ impegno nel vivere ed abitare questo pianeta lottando ogni giorno.
Un’ultima esortazione di Manu Chao : “PA KE BAILE FELISA” “ Che balli Felisa” è un’incitazione ad essere allegri e dediti a sorridere alla vita e al ballo e alla donna che gli ha donato la vita.
Artisti e musicisti che hanno partecipato alla produzione discografica: Lucky Salvadori, Dalila Hocine, Martita Perejil, Pupa Congo, Soraya González García, Mauro Mancebo, Joan Garriga, Mickey Raphael, Willie Nelson, Laeti, Madjid Fahem, Chalart58, Josep Blanes, Carina Díaz Moreno.