Sa.Spo. Rugby: parlano Nicola Marcello e Stefano Perra
A Lugagnano, sede del terzo ed ultimo concentramento del campionato nazionale di rugby in carrozzina organizzato dalla FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali), la Sa.Spo. Cagliari colleziona altre due sconfitte, ma dalle facce dei protagonisti si capisce che la situazione è tutt’altro che catastrofica. Se ne accorgono anche le avversarie che nella scorsa stagione aggredivano le difese saspine come se fossero di margarina. Ora non è più cosi, i divari restano ma anche da seguire la partite diventano molto interessanti. L’arrivo del veneto Mike Tebaldi ha consentito ai suoi compagni di organizzarsi meglio nelle disposizioni in campo e la freccia della Guinea Salomon Menana Abaga Ocomo continua a dare la carica ai suoi sfruttando al meglio le sue doti di tecnica, velocità e fiuto della meta. La Polisportiva Milanese ha sete di vittoria, punta allo scudetto e sfrutta tutte le sue peculiarità per accumulare più punti possibili: termina 51-16 per i lombardi ma i nostri si prendono una corposa razione di pacche sulle spalle.
Ancora meglio la gara successiva contro l’Ares Roma che prende il sopravvento alla distanza imponendosi per 53 a 36, ma anche in questo caso gli automatismi in campo sono sempre più visibili. Dopo cinque gare totali termina a zero punti l’avventura del club sardo ma come dichiarato dal tecnico Nicola Marcello nell’intervista in basso sarebbe deleterio non sfruttare la pausa estiva per proseguire con la preparazione. Parla anche il capitano Stefano Perra, voglioso più che mai di dare una impronta efficace al collettivo. Nel Veronese la squadra si è presentata con David Kete, Giovanni Ambus, Mike Tebaldi, Stefano Perra, Simone Melis, Salomon Menana Abaga Ocomo. Con loro Nicola Marcello, il preparatore atletico Sandro Floris, il meccanico Roberto Perra, il dirigente Claudio Secci e l’autista Giorgio Loi.
CLASSIFICA PROVVISORIA: Padova rugby12 punti (4 gare), Mastini Cangrandi Verona 9 punti (5 gare), Polisportiva Milanese 9 punti (4 gare), H81 Vicenza 6 punti (3 gare), Ares Roma 3 punti (5 gare), Sa.Spo. Cagliari 0 punti (5 gare).
NICOLA MARCELLO SNOCCIOLA I NUMERI CHE TESTIMONIANO IL MIGLIORAMENTO
Al termine di questa seconda esperienza col rugby in carrozzina, il tecnico Nicola Marcello è contento degli avanzamenti mostrati dai suoi, ma vorrebbe alzare l’asticella per renderli maggiormente competitivi. Ci sono in ballo tante situazioni perché ciò avvenga, ma senza propensione al sacrificio non si va da nessuna parte.
Nicola, partiamo dalla penultima gara di campionato?
La Polisportiva Milanese ha affrontato la gara con il malcelato intento di potersi giocare le chance della differenza mete per il titolo italiano, in considerazione del fatto che noi avevamo perso di 24 con Padova. Per questo ha pressato ininterrottamente per tutta la partita, non accontentandosi di vincere e basta. Malgrado questo la partita è terminata col punteggio di 51-16. Rispetto allo scorso campionato abbiamo subito ben 25 mete in meno e ne abbiamo segnate 6 in più (perdemmo 76-10). Se analizziamo in termini percentuali il divario è diminuito sensibilmente.
Sensazioni scaturite dalla gara con Roma?
Abbiamo giocato punto a punto per tutto il primo tempo (solo +8 per Roma). Lo scarto è aumentato col passare dei minuti e quando al quarto tempo ha superato i 10 di differenza si è preferito dare il giusto risalto a profili della squadra che fino ad allora avevano giocato meno. Giusto così, i romani sono ancora più forti, più esperti e strutturati di noi, ma il divario si è sensibilmente accorciato (anche in questo caso rispetto allo scorso campionato +2 le mete subite ma +14 quelle realizzate).
Scioglierete il gruppo con l’arrivo del gran caldo o proseguirete con la preparazione?
La mia volontà, ancora da discutere con il gruppo, è quella di non interrompere, ma solo di modificare l’attività, anche in vista del gran caldo. Per essere competitivi dobbiamo essere più allenati e performanti, quindi dovremo sospendere solo per il mese di agosto, ma con la consegna agli atleti dello svolgimento di un minimo di attività fisica tutti i giorni, in modo da non perdere tonicità muscolare. Per competere e migliorare dobbiamo essere più allenati.
Ci sono all’orizzonte gare amichevoli prima che inizi il prossimo campionato?
La logistica ci rema contro, le altre squadre, con un treno, sono dappertutto. Noi abbiamo il mare che ci divide, ed anche solo ipotizzare una trasferta è oltremodo oneroso. Vediamo cosa evolverà e quale sarà l’attività degli ultimi mesi dell’anno 2024 (esempio Coppa Italia, o altro), e cercheremo, compatibilmente con la logistica, di essere presenti.
Avete già individuato i nuovi prospetti che rafforzeranno la squadra?
Ancora non abbiamo definito nulla, ci stiamo guardando intorno, e cercheremo di includere atleti anche di altre discipline che possano e vogliano cimentarsi con il nostro sport.
In definitiva che annata è stata e cosa ti auguri per il futuro?
La definirei una stagione travagliata, ma alla fine ricca di soddisfazioni. Confrontando i risultati tra i due campionati disputati (2023 e 2024) le differenze sono nitide: -43% nel differenziale complessivo del punteggio (-220 contro -126); -16% nelle mete subite (297 nel 2023, 250 nel 2024); +61% nelle mete segnate (77 nel 2023, 124 nel 2024). I numeri raccontano di una maggiore facilità nelle realizzazioni (miglior attacco) ed un miglioramento lieve nella tensione difensiva, dovremo lavorare di più su questa fase per essere ancora più presenti in campo.
Secondo te chi vincerà lo scudetto e perché?
A mio parere vincerà anche quest’anno Padova, è una corazzata. Tutti sanno giocare, sono disposti in campo perfettamente, riducono gli errori davvero al minimo e sono preparati anche a subire pressioni costanti (Milano ne è la prova), senza soffrire più di tanto. Prendono una decina di punti di vantaggio e gestiscono ogni singola azione successiva consumando tempo. Insomma una squadra davvero ben organizzata e che merita anche quest’anno il titolo.
CAPITAN STEFANO PERRA PRONTO A SUDARE PER LE PROSSIME AVVENTURE
È il punto di riferimento della squadra. Stefano Perra da buon capitano ha buone parole da riservare a tutti i suoi compagni che contribuiscono a rendere armonico l’ambiente.
Stefano, come hai vissuto il concentramento di Lugagnano?
È stato molto stimolante. Ogni volta che ci confrontiamo con squadre e persone che gravitano attorno al movimento, si imparano e scoprono un’infinità di aspetti del gioco e di vita vissuta che caratterizzano questo sport bellissimo.
Siete soddisfatti delle ultime due prove offerte?
Assolutamente. Sapevamo che contro Milano non ci sarebbe stata storia, ma abbiamo preso la partita con lo spirito giusto. C’era voglia di imparare dai nostri avversari che sono molto più esperti, ma allo stesso tempo ce la volevamo giocare senza timore. Con Roma, essendo uno scontro diretto per la classifica, abbiamo dato tutto senza risparmiarci. E gli allenamenti condotti da coach Nicola e i suoi collaboratori Dario e Sandro hanno dato i risultati sperati. Riducendosi il gap, la partita è stata combattuta e intensa. Siamo sempre più convinti che la strada intrapresa sia quella giusta.
Come ti sei trovato con Mike Tebaldi e concretamente come è cresciuta la squadra?
Il suo innesto ci ha dato la possibilità di poter giocare con i parametri regolamentari. E poi grazie a lui siamo cresciuti sia in difesa, sia in attacco. Siamo davvero entusiasti di poterlo avere in squadra.
Continuerete ad essere agguerriti per il futuro?
La regola è solo una, non mollare mai. Siamo riusciti ad ottenere questi risultati solo col duro lavoro, la costanza e la convinzione di far parte di un gruppo coeso.
Saluti e ringraziamenti da fare?
A nome della squadra ringrazio la società Sa.Spo che ci supporta e ripone fiducia in noi per tutto. Ringrazio coach Nicola e Dario Carrone che ci spronano, indicandoci la strada da seguire; coach Sandro Floris che ha fatto un lavoro incredibile nella parte atletica; il meccanico Roberto Perra che con pazienza sistema le carrozzine, facendocele trovare sempre in perfette condizioni per poterci esprimere al meglio.