Ho dimenticato la bussola. Ma….tanto oggi non ci serve!
Il sistema carsico della costa di Baunei rappresenta uno dei siti speleosubacquei piu noti in Europa. Purtroppo, o per fortuna, la fama di questi luoghi sembrerebbe limitata ai pochi addetti ai lavori. Purtroppo perché, escluse le rinomate grotte visitate a scopi turistici, la bellezza di tali siti naturali resta ad eslusivo beneficio dei subacquei tecnici che osano addentrarsi in esse. Per fortuna, perché se cosi non fosse, vista la indiscutibile pericolosità di questo genere di attività subacquea e considerata l’approssimazione con la quale la medesima spesso viene affrontata, il numero dei dispersi sarebbe decisamente mooolto piu elevato.
Molte di queste grotte sommerse vengono quotidianamente esplorate, fortunatamente solo nei tratti iniziali, da manipoli di arditi e incoscienti subacquei ricreativi al seguito di sedicenti guide esperte. Una delle piu frequentate, almeno negli ultimi anni del secolo precedente (scritto cosi sembra veramente molto indietro nel tempo, ma tantè…) è sicuramente la famosissima grotta “Bel Torrente” anche nota come “Grotta delle Conchiglie” o “Grotta dei Fossili”.
Bel Torrente costiuisce lo sfocio a mare delle acque raccolte dal bacino imbrifero della codula di Sisine. Il suo apporto di acque dolci in mare è pressochè perenne con notevoli incrementi della portata a seguito di eventi metereologici. La corrente in uscita può essere cosi intensa da non consentire l’ingresso dei subacquei. La profondità del tratto iniziale è di circa 6 metri, il primo tratto è facilmente accessibile e viene contraddistinto dai resti fossili di una colonia di ostriche (da cui il nome “grotta delle conchiglie” o “dei fossili”). Attualmente sono stati esplorati circa 4 Km di cunicoli, gallerie e camere. Al suo interno sono stati trovati anche dei resti ossei che vengono attribuiti ad esemplari di Foca Monaca (fonte: protectsardinia.com )
Il fascino degli ambienti ipogei è sempre stato forte sugli uomini. Leggende, storie popolari, racconti per bambini o ambientazioni letterarie antiche e moderne hanno sempre beneficiato dello strano impulso degli esseri umani di cacciarsi sottoterra e sempre prima del dovuto!!! Ma tra i primati del genere Homo e della specie Sapiens esiste una sottospecie, recentemente soggetta ad una fortissima selezione di natura economica, che vorrei chiamare Homo Sapiens Palmatus: il Subacqueo! Ebbene, questo sorprendente essere, dotato di protesi e appendici elettro-biomeccaniche atte a consentirgli la sopravvivenza, la respirazione, la locomozione e la visione subacquee subisce una forte attrazione per gli ambienti ipogei ALLAGATI!!
So che state pensando: “pitticcu su scimpru! ” (trad: “però… che ardito!”). I rapporti intraspecifici sono forti e i legami tendono ad essere duraturi. I caratteri secondari distintivi, che tendono a passare inosservati agli individui non appartenenti alla sottospecie, sono chiari ed inequivocabili: l’orologio di grosse dimensioni esibito con falsa non curanza, il muoversi con lentezza e calma apparente (in alcuni esemplari la lentezza è stata indotta permanentemente da massicce esposizioni all’azoto respirato sotto pressione) e, quasi ormai caduto in disuso: l’O-ring appeso al collo o al braccialetto! Sono dettagli che non passano inosservati tra membri della stessa congrega. Sono il motivo per il quale due subacquei che non si conoscono, ma che sono presenti allo stesso evento assieme ad altre centinaia di individui non iniziati all’arte della subacquea, riusciranno a fiutarsi e dopo cinque minuti saranno seduti uno di fianco all’altro parlando di immersioni e trascurando tutto il resto della folta umanità che li circonda.
Alcuni esemplari occupano nella scala sociale una posizione di privilegio che gli consente di iniziare altri Homo Sapiens alla pratica delle immersioni subacquee: L’ISTRUTTORE SUBACQUEO (Homo Sapiens Palmatus Var. Magister). Nella mia vita trascorsa ho avuto molto a che fare con gli istruttori subacquei. Molti di questi erano veramente dei talenti naturali, ma quelli veramente bravi nella supervisione delle immersioni in grotta sono stati di meno, potrei contarli sulle dita della mia mano destra. Quelli bravi ad insegnare le tecniche di immersione in grotta sono stati ancora meno e potrei contarli sulle dita della mia mano sinistra (e solo chi mi conosce personalmente e mi ha incontrato di recente sa il perché….). Individui superiori, ai quali è giusto riconoscere un tributo: Frederick da Caorle (un colosso a metà tra Full-Cave diver e Istruttore da DSD) e i due Blue-Brothers SuperMario e Renato ai quali devo tanto della mia brillante carriera subacquea.
Ma uno, tra i tanti, sfugge all’inserimento in una qualsiasi delle categorie esistenti. Lui è: Julio da Lupatoto! Julio, con la sua arte bestemmiatoria era capace di coinvolgere in un corso subacqueo anche una classe di seminaristi. Riusciva, con una efficace spiegazione urlata, a chiarire a chiunque i passi essenziali per montare un attrezzatura subacquea, il tutto senza mai togliersi gli occhiali da sole e con la sigaretta in bocca! Il suo capocentro, lo guardava da lontano scuotendo la testa ma consapevole dello strano carisma del quale Julio da Lupatoto era dotato, non interveniva e lasciava correre. I suoi studenti lo amavano, e lui contraccambiava amando alcune delle studentesse di maggiore avvenenza!
Era capace di farsi perdonare qualunque manchevolezza. Una volta ho visto un intera classe di allievi Open Water che lo salvavano in superfice liberandolo dalle attrezzature con le quali si era auto-incaprettato durante la dimostrazione della tecnica per rimuovere e riposizionare l’autorespiratore sott’acqua!! Anche Manuello, già citato in un post precedente, non riuscii a commentare quando, dopo aver affidato a Julio da Lupatoto una classe per la correzione dei quiz di fine corso, lo ritrovò a dibattere con gli allievi che pretendevano di aver ragione su una domanda e lui si giustificò con un: ”Manu…..la risposta alla 48 non ci torna!”. Che dire, lui era fatto cosi, un gran lavoratore e un vero amico. Ma in guerra non si facevano prigionieri e lui viveva, a quei tempi, ogni giorno come se potesse essere l’unico della sua vita, e poco ci mancò che non fosse cosi nella grotta del Bel Torrente.
Gli venne affidato un gruppo di subacquei per la grotta dei Fossili (cosi la chiamavano loro), lui doveva chiudere il gruppo che era comunque ben nutrito e insolitamente numeroso. Julio da Lupatoto doveva essere sicuro che tutti i subacquei uscissero dalla grotta. La grotta del Bel Torrente è percorribile in solo due direzioni: Ovest entrare, Est uscire…semplice. Ma Julio, che manco aveva fatto il Boy Scout, quella volta aveva reputato che la bussola non fosse proprio proprio indispensabile (verosimilmente aveva dimenticato di prenderla!) Il suo collega che apriva l’immersione trascurò lo stesso dettaglio commettendo però un errore grave: fidarsi del suo senso di orientamento e in maniera smisuratamente più grave, pensò di fidarsi del senso di orientamento di Julio!
Furono momenti di terrore vero ma, per fortuna, i clienti non si resero quasi conto di quanto stesse succedendo e questo solo perché Julio da Lupatoto ispirava una grande fiducia. Ma bisognava prendere una decisione: da che parte andare per uscire? Le possibilità di passare alla storia come i responsabili di un omicidio di massa (quasi una strage a giudicare dal numero dei subacquei coinvolti) erano una su due. Julio da Lupatoto scelse quella che gli sembrava la direzione più probabile e decise di verificarla con una lunga e potente pinneggiata per testare la fondatezza della sua ipotesi: ebbe fortuna! Affannosamente e con le scene migliori della sua vita che ancora gli si sovrapponevano al vetro della maschera in quelli che lui credeva potessero essere gli ultimi istanti della sua fortunata vita, riuscì a fare segno al gruppo di seguirlo e…….. SALVI! Erano tutti Salvi!
Oh… incredibile! Riuscì a minimizzare la cosa e i clienti furono persuasi che quella fosse veramente una tecnica adottata nelle immersion in grotta per ritrovare l’uscita!! Il patto di sottomissione dei clienti venne sugellato con la sottoscrizione da parte di almeno il 50% di loro al corso Advanced! Niente da aggiungere. A quei tempi il successo di un istruttore si misurava prevalentemente dal numero di iscritti che riusciva a portare al diving e Julio da Lupatoto era veramente un grande, un Maestro!
E adesso, o magari ancora tra qualche altro post, venitemi a dire che la subacquea è ancora un’attività pericolosa! Questo potrebbe anche essere vero ma è inversamente proporzionale alla capacità di persuasione del vostro istruttore subacqueo. E Julio da Lupatoto me ne sarà testimone…..per sempre!
E questo anche alla faccia di J. Hasenmayer!
Walter Micheli