Si accasa nel piccolo borgo del Guilcer con un zuccheroso sorriso e il fresco tricolore a squadre guadagnato qualche mese fa a Castel Goffredo.

E’ un arrivo che stimola i voli pindarici quello della venticinquenne romana Chiara Colantoni, anche se sogni a parte, potrebbe sancire realmente il cambio di marcia della società giallo blu verso una legittimazione tra le alte sfere del massimo campionato nazionale femminile.

L’attaccamento alla disciplina è ancor più radicato rispetto alla sua amica e nuovamente compagna di squadra Giulia Cavalli. Già sentiva in sottofondo i rintocchi della pallina quando mamma Carla, in sua attesa, si impegnava a fondo nelle gare. Una volta venuta al mondo, Chiara scrutò dal passeggino le vicende agonistiche dei genitori, perché anche il papà Marco è un patito della racchetta. E infatti i coniugi Colantoni fondarono la società Astt Eureka dove inevitabilmente la neo campionessa guilcerina, già dai sette anni, provò qualsiasi tipo di esperienza, anche i campionati regionali maschili.

Con l’Eureka sale sino alla A2 femminile, poi si trasferisce a San Marino e l’anno successivo comincia l’esperienza nella blasonata società di Castel Goffredo dove ci rimane per quattro stagioni consecutive. Durante i due campionati giocati con il Parma arricchisce il suo bagaglio tecnico -culturale prima nel College inglese di Grantham dove allena e fa da sparring; poi ritorna nella sua amata Capitale.

Segue il nuovo attracco a Castel Goffredo per altre due annate: con il club mantovano vincerà complessivamente due scudetti, due coppa Italia e una super coppa.

Per cinque volte è stata campionessa italiana nel doppio misto assoluto, altre due nel doppio femminile, e vanta anche un terzo posto negli assoluti. In età giovanile incassa quattro ori nella categoria juniores in un colpo solo e altri tre nell’ under 21.

Figura come atleta più forte italiana per circa 18 mesi e arriva ad essere anche la n. 132 del mondo. Continua a respirare a pieni polmoni l’aria della nazionale: qualche giorno fa ha partecipato agli Europei in Francia, ma deve ancora riprendersi totalmente da una pausa forzata per infortunio.

Con la maglia azzurra ha partecipato anche ai Mondiali. Nel doppio giunge ai trentaduesimi assieme a Debora Vivarelli (Düsseldorf 2017), e in coppia con Giorgia Piccolin tra le prime sedici (Budapest 2019).

“E’ una bella novità per me – dichiara la campionessa laziale – perché è la prima volta che mi tessero in Sardegna; il Tennistavolo Norbello l’ho sempre immaginato come un team molto unito, con belle persone e sono assai contenta di affrontare questa avventura con loro. Mi aspetto di disputare u’ ottima stagione e di poter arrivare più avanti possibile”.

Sa benissimo che non sarà semplice primeggiare: “La sensazione è che affronteremo un campionato molto complicato con tante straniere forti – conclude – quindi se da un lato è una buona indicazione perché il livello si solleverà nettamente, dall’altro ci sprona a lottare per dare il meglio. A parte tutto il mio obiettivo sarà provarci per regalare nuove soddisfazioni a me, alla squadra e ai tifosi”.

Alla dirigenza di Norbello non rimane che accogliere a braccia aperte Chiara per darle il benvenuto e ringraziarla per la scelta.