Un altro modello esportabile è senza dubbio quello partorito da una società pongistica di Norbello e che il CIP Sardegna ha supportato in pieno. A parte diffondere il Tennistavolo tra gli atleti intellettivo relazionali, l’edizione numero 9 del Trofeo Internazionale Città di Norbello è riuscito a coinvolgere altre quattro discipline paralimpiche. Grazie all’apporto di istruttori e dirigenti, le attrezzature idonee per le dimostrazioni pratiche hanno occupato più punti della palestra comunale di via Azuni, invasa da giocatori allegri e festanti. Le diverse aree di gioco, accuratamente visitate, da tanti curiosi, hanno permesso di dare libero sfogo nella pratica di Scherma, Tiro con l’Arco, Pesistica e Handbike.

Prova di handbike (Foto Stefania Serra)

L’angolo della pesistica (Foto Stefania Serra)

Alè di Scherma (Foto Stefania Serra)

Foto ricordo (Stefania Serra)

La palestra di Norbello (Foto Stefania Serra)

Nel mentre si è svolta settima edizione del torneo internazionale Ping Pong Sardegna che ha visto la partecipazione di protagonisti provenienti anche dal Principato di Monaco e dalla Spagna.

Durante la manifestazione (Foto Stefania Serra)

Tanta concentrazione per il Torneo di Ping – Pong (Foto Stefania Serra)

Assente per motivi legati ai suoi innumerevoli impegni istituzionali, il Commissario Straordinario del CIP Sardegna Paolo Poddighe si è complimentato con il Presidente della FITET (Federazione Italiana Tennistavolo) Sardegna e del Tennistavolo Norbello Simone Carrucciu per essere riuscito a coinvolgere così tante persone. “Dobbiamo continuare così – dice Poddighe – puntando sulle zone periferiche con progetti accattivanti che suscitino la curiosità delle persone con disabilità. Da quanto mi hanno riferito i referenti delle federazioni paralimpiche presenti nel Guilcer, provare più sport nella stessa mattinata produce entusiasmi indescrivibili che possono lasciare il segno in chiave futura per eventuali adesioni”.

Il commissario straordinario CIP Sardegna Paolo Poddighe

L’agonismo puro si è visto durante la competizione con racchette e palline nobilitata dalla presenza sia degli intellettivo relazionali  giunti da Cagliari, Sarrabus, Monaco e Barcellona, sia con la FISDIR (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale) che era rappresentata dalla società Arcobaleno di Gonnesa. Per la Fitet hanno risposto Tennistavolo Quartu e Tennistavolo Sassari. Il torneo ha coinvolto uomini e donne, coadiuvati dallo staff preparatissimo della società locale.

Gli Special Olympics di Cagliari e Sarrabus (Foto Stefania Serra)

La società FISDIR Arcobaleno di Gonnesa (Foto Stefania Serra)

Pongisti sassaresi (Foto Stefania Serra)

Simone Carrucciu con i pongisti paralimpici di Lanusei Federica Cuboni e Giammarco Mereu (Foto Stefania Serra)

Si attendono le premiazioni (Foto Stefania Serra)

Medaglie per tutti (Foto Stefania Serra)

Al termine di una mattinata molto coinvolgente Simone Carrucciu ha snocciolato anche i dati della Federazione che dirige da sei anni: “Il Tennistavolo Paralimpico è una realtà molto viva e proficua nel panorama nazionale – ha detto – e qui in Sardegna siamo ormai propositivi da una decina di anni anche se i numeri si fanno interessanti in questi ultimi periodi con società più o meno attive su questo fronte a Quartu, Sassari, Norbello, Paulilatino, Nulvi, Guspini e Neoneli. Siamo presenti nei massimi campionati nazionali a squadre ed individuali. Nell’isola sono più frequenti gli stage paralimpici organizzati nella speranza che il numero dei praticanti aumenti sempre di più. Non manchiamo neppure all’ Unità Spinale di Cagliari con tavolo idoneo e istruttori pronti a coinvolgere i degenti. Questa disciplina si presta molto sia alle disabilità fisiche (in piedi e in carrozzina) sia alle disabilità intellettive: puntiamo molto sull’attività delle singole società dislocate nel territorio per favorire una diffusione della pratica. Ringrazio il Cip Sardegna per la massima disponibilità dataci nell’intraprendere questo tipo di attività”.

Il presidente Fitet Sardegna Simone Carrucciu intervistato da Ico Ribichesu (Foto Stefania Serra)

LE TESTIMONIANZE DEGLI OSPITI

Durante il Trofeo Internazionale le altre federazioni presenti non si sono pentite di aver passato la mattinata a Norbello.

“Ho trascorso dei momenti veramente toccanti – afferma il vice presidente della Fitarco regionale Stefano Cau – e penso davvero che le ultime manifestazioni internazionali di grande spessore organizzate in Gallura stiano dando maggiori visibilità al nostro movimento. Credo che situazioni simili a questa, inventata dal Tennistavolo Norbello si possano promuovere in tutto il territorio sardo”.

Il vice presidente Fitarco Stefano Cau spiega le dinamiche del Tiro con l’Arco (Foto Stefania Serra)

Anche dalla Scherma arrivano parole di soddisfazione: “Sotto l’aspetto paralimpico il nostro movimento si sta costantemente aggiornando – afferma l’istruttore federale Alberto Montisci – per seguire con attenzione gli aspiranti schermidori affinché si possano esercitare nelle nostre associazioni sportive. E il fenomeno Bebe Vio sta trascinando non poco le società ad attrezzarsi a dovere. A Cagliari, grazie ai contatti con l’Unità Spinale qualcosa si sta muovendo ugualmente. L’evento vissuto a Norbello lo reputo meraviglioso”.

Il tecnico della scherma Alberto Montisci saluta i presenti (Foto Stefania Serra)

Non è voluta mancare la delegata regionale FISDIR Carmen Mura che più volte si è intrattenuta sui tavoli a giocare con i suoi tesserati: “Il tennistavolo è una disciplina che non siamo riusciti ancora a seguire con la nostra federazione, ma la manifestazione di Norbello mi sembra un buon inizio. Siamo reduci da un anno pieno di soddisfazioni. Arrivare ad avere cinque campioni del mondo in due discipline differenti come basket e atletica non è poco. Abbiamo sommato svariati podi nei campionati italiani di atletica, equitazione, bocce e nuoto. Per una piccola isola come la nostra è stata una gran bel risultato”.

a sx il delegato regionale FISDIR Carmen Mura (Foto Stefania Serra)

Presente anche il presidente regionale della FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) Carmelo Addaris che per l’occasione ha impartito lezioni di Handbike: “Ho visto una grande partecipazione e i numeri mi sembrano aumentati rispetto alla passata edizione. Per quelli che sono i nostri principi e i nostri obiettivi, manifestazioni di questo tipo dovrebbero essere itineranti, soprattutto in quei territori dove è opportuno dare chance a tutti quanti. Sono in tanti quelli che per motivi logistici hanno difficoltà a muoversi. L’ideale sarebbe coinvolgere diversi comuni limitrofi affinché organizzino l’attività sportiva e motoria di tutte le persone indipendentemente dalla condizione fisica e psichica”.

Intervista a Carmelo Addaris (Foto Stefania Serra)

E’ possibile seguire le attività del Cip Sardegna nella rinnovata pagina Facebook e sul sito web ufficiale www.cipsardegna.org