CIP Sardegna: con la FISDIR nel Sulcis per il Campus IncontriAMOci
DA VENERDÌ NEL SULCIS C’È INCONTRIAMOCI 2018
QUANDO IL CUORE GRANDE COSÌ FA LA DIFFERENZA
Certe iniziative hanno un senso ed una continuità organizzativa perché sostenute da forti ed indescrivibili sentimenti. Nel Sulcis la Associazione Arcobaleno di Nuraxi Figus (Gonnesa) interagisce con i disabili mentali del territorio da circa quindici anni e grazie a questo contatto stretto e costante ha voluto pensare sempre più in grande. Pure in questo caso lo sport è stata una scoperta incredibile per una cinquantina di persone (provenienti anche dall’AIAS di Domusnovas e Cortoghiana) che tra bocce, tiro con l’arco, calcio e atletica ha trovato nuovi e solidi appigli per condurre un’esistenza molto attiva e variegata. La presidente dell’Arcobaleno Teresa Ballisai opera con il supporto di tanti amici, non tutti legati strettamente al mondo della disabilità, ma che ne hanno percepito l’utilità per un arricchimento interiore impagabile.
Pensare in grande è invece prerogativa della figlia di Teresa, Pamela Loddo che da quattro anni si butta a capofitto nell’organizzazione del Campus IncontriAMOci, capace di amalgamare annualmente circa duecento persone con e senza disabilità fisica e mentale. A partire dal 28 settembre 2018 si vivranno tre giornate all’insegna dello sport e del tempo libero, in una formula riuscitissima dove non è l’agonismo che predomina, ma l’intenzione di assimilare nuove discipline sportive, con la speranza che al ritorno a casa la fiamma della passione divampi in un interesse sfrenato per qualcuna di esse.
Dietro questa iniziativa c’è stato da subito l’imprimatur della FISDIR (Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali), ma da quest’anno anche il Comitato Italiano Paralimpico della Sardegna ha capito che appoggiando eventi di questo tipo si può intensificare la pratica sportiva e soprattutto vi è l’opportunità di sensibilizzare i non disabili verso un mondo che ha bisogno sempre di più del loro appoggio principalmente umano e poi anche pratico.
Venerdì e sabato i partecipanti, provenienti anche dalle scuole, avranno modo di provare diverse discipline a Carbonia, presso il Palazzetto dello Sport di via Balilla. Lì una trentina di istruttori presteranno gratuitamente il loro scibile dando un ulteriore segno di solidarietà e attaccamento al mondo della disabilità. Saranno a disposizione per dare consigli pratici su Calcetto, Atletica, Bocce, Arrampicata, Ballo latino e caraibico, con due diversi insegnanti, Pallacanestro, Pallacanestro in carrozzina, Scherma, Tiro con l’ arco, Boxe, Kick boxing, Muay thai, Tennis; Tennis in carrozzina, Handbike.
Domenica gran finale a Portoscuso quando lo specchio d’acqua, la spiaggia e il centro abitato si colorerà improvvisamente per questa invasione pacifica di persone. Inoltre si darà vita ad una imponente dimostrazione con le barche a vela.
Durante il soggiorno sulcitano non mancheranno anche i momenti dedicati al divertimento con diverse iniziative di animazione organizzate in collaborazione con l’ Associazione Culturale Origine di Carbonia.
PARLANO PAOLO PODDIGHE, CARMEN MURA E PAMELA LODDO
Quando il Commissario Straordinario del CIP Sardegna Paolo Poddighe ha saputo di quanto fosse coinvolgente IncontriAMOci, non ci ha pensato due volte, deliberando un congruo sostegno capace di alleviare i numerosi costi vivi che l’Associazione Arcobaleno deve affrontare.
“Queste promotori sono da ammirare – aggiunge Poddighe – perché sacrificano il loro tempo libero per una nobile causa. Mi fa piacere constatare come anche per loro lo sport è un valore incommensurabile che regala smisurata felicità a tante persone, altrimenti costrette ad annoiarsi a casa. Spero che dall’edizione 2018 possano venire fuori nuovi potenziali campioncini FISDIR capaci di mettersi in mostra nei prossimi appuntamenti nazionali. Sono altresì felice che l’intesa CIP – FISDIR vada avanti a gonfie vele, anche in vista della Giornata Paralimpica della Sardegna che si terrà a Nuoro e dove la delegata regionale Carmen Mura, padrona di casa ci darà una grossa mano d’aiuto”.
E proprio Carmen Mura parte da lontano per ricordare a chi si sono ispirati i fondatori di IncontriAMOci. “L’idea di organizzare un Campus con diverse discipline sportive, aperto agli atleti con disabilità fisica e mentale è nata a Orosei nel 2013 in quella che è stata la prima esperienza a livello nazionale. Fu il mio predecessore Ugo Sias e la ex presidentessa del CIP Sardegna Emanuela Comella a dare il là a questa inedita tipologia di Campus. Nella prima e nella seconda edizione intervenne anche il presidente nazionale del CIP Luca Pancalli. Considerata la novità e l’importanza dell’evento non volle mancare il presidente nazionale FISDIR Marco Borzacchini”.
“Tutto si svolse in maniera impeccabile perché oltre ai momenti di pratica sportiva si erano alternati quelli dedicati ai seminari di approfondimento organizzati in collaborazione con l’INAIL, il quale non fece mancare l’apporto con l’intervento delle sue più alte cariche regionali. Tutto ciò a riprova dell’importanza rivestita dal Campus che coinvolse anche molti atleti fisici. Pamela Loddo a nome dell’Arcobaleno ha voluto continuare questa tradizione trasferendola nel Sulcis con il supporto pieno della FISDIR che reputa azzeccatissima la formula. Ho avuto modo di vivere quest’esperienza nelle ultime edizioni constatando che i nostri tesserati si divertono tantissimo soprattutto perché a contatto con discipline che normalmente non praticano, come scherma, arrampicata, vela. Grazie anche all’intervento del CIP Sardegna, attraverso l’interessamento del Commissario Straordinario Paolo Poddighe, i costi di gestione si sono abbassati e di questo lo ringrazio. Sono convinta che sarà una tre giorni importante di condivisione e integrazione fra le società e gli atleti partecipanti”.
L’immagine del cuoricino che batte e compare nelle magliettine caratterizzanti l’evento, l’ha disegnata lei. L’esperienza vissuta ad Orosei le ha decisamente lasciato il segno. Pamela Loddo va fiera dei suoi ragazzi, molti dei quali nelle bocce hanno ripetutamente scalato i podi nazionali. E non è un caso perché a casa sua questa disciplina viene praticata da sempre. Ma il suo amore smisurato verso i disabili l’ha portata a fare cose inaudite:
“Questo Campus è la mia creatura – risalta Pamela – gli dedico tempo, pazienza e sentimento perché mi rende felice. Mi occupo praticamente di tutto, dalla burocrazia, al coinvolgimento della gente, alla gestione dei pasti e degli alloggi. Mi emoziono tantissimo, quando i protagonisti del campus mi mandano messaggi con i quali mi fanno sapere che non vedono l’ora di partecipare. E’ una grande soddisfazione e un riscontro morale enorme. Vale la pena l’impegno che ci metto”.
“Mi piacerebbe prolungarlo di un paio di giorni e renderlo itinerante. Vorrei maggiore partecipazione dei non disabili, perché secondo me non conoscono a pieno le potenzialità di queste persone, c’è molto da imparare da questo bellissimo mondo. Ringrazio CIP Sardegna e FISDIR per la grande mano d’aiuto che mi hanno dato. Ma un pensiero particolare lo rivolgo all’Associazione Arcobaleno e alle sue infaticabili e meravigliose donne che costituiscono l’anima della manifestazione. Il loro lavoro è nascosto ma impareggiabile, immaginare di agire senza il loro contributo sarebbe impossibile”.
E’ possibile seguire le attività del Cip Sardegna nella rinnovata pagina Facebook e sul sito web ufficiale www.cipsardegna.org