TENNISTAVOLO SARDO SGOMENTO PER LA SCOMPARSA DI GIOVANNI CUCCU

Non solo ottimo giocatore, ma anche persona gioiosa ed affabile che non faceva fatica a socializzare. Con la sua prematura uscita di scena Giovanni Cuccu ha reso tutti i suoi conoscenti profondamente tristi. A cominciare dai genitori, che non potranno mai più interagire con il loro unico figlio. E poi ci sono tanti amici, appassionati di Tennistavolo, sardi e della penisola. Tre anni fa la notizia del suo abbandono dei tavoli per infortunio lasciò tanta amarezza soprattutto nelle file del Muravera TT, sua società pongistica che l’aveva tirato su con l’affetto dispensato dal presidente Luciano Saiu e dalla figlia allenatrice Francesca, attualmente responsabile del progetto giovani regionale Fitet. Ma la morte a ventuno anni per infarto, è assolutamente inaccettabile.

Giovanni assieme ai compagni nei Giochi delle Isole Palma de Maiorca 2009

La notizia si è subito propagata domenica mattina, quando al PalaSerradimigni di Sassari stava per cominciare la seconda giornata dei Campionati Regionali di Categoria. Gli stessi, ironia della sorte, sono dedicati da diversi anni a Stefano Ganau e Sergio Visioli, due pongisti tragicamente scomparsi che lasciarono un grande vuoto nel movimento isolano.

Giovanni Cuccu e Simone Carrucciu

E subito sono fioccati aneddoti ed episodi particolari legati alla carriera di Giovanni che seppur breve gli aveva riservato tanti onori. Il presidente della Fitet Sardegna Simone Carrucciu lo ha ricordato durante la premiazione dei Quarta categoria raccontando quando già dalla tenera età di tredici anni, nel corso delle edizioni dei Giochi delle Isole in giro per il mondo, dispensava consigli a tutti i suoi compagni durante le partite e non, come se fosse un pongista navigato, ma sempre in maniera cordiale da buon compagno di avventura. “Sono molto vicino ai genitori di Giovanni – ha aggiunto Carrucciu – che ho avuto modo di conoscere personalmente; penso che non sia quantificabile il dolore che stanno provando e che non potrà mai essere cancellato, un forte abbraccio da tutto il movimento pongistico. Ciao Giovanni”.

Giovanni e compagni ai Giochi delle Isole Sicilia 2011

IO LO RICORDO COSÌ

Di Nicola Pisanu

La scomparsa del mio amico Giovanni ha sconvolto tantissima gente. Ho ricevuto telefonate e numerosi messaggi da amici e conoscenti di tutta Italia. Li ringrazio sentitamente per esserci stati vicini in questi momenti di pura tristezza.

Un momento di esultanza di Giovanni Cuccu (Foto Luciano Saiu)

Con Gio’ ho trascorso circa dieci anni della mia vita pongistica. Ma l’amicizia ci teneva molto legati anche dopo che lui aveva smesso di giocare. Quando mi approcciai alla disciplina che allora, ingenuamente, chiamavo Ping Pong era il 2003-2004. Giovanni aveva cominciato a bazzicare in palestra giusto qualche mese prima di me. Nonostante avessimo quasi due anni di differenza, legammo subito, e veloce fu la nostra crescita a livello pongistico. La giovane squadra del Muravera TT era costituita da me, Giovanni e Simone Boi che iniziò la carriera simultaneamente alla mia. Partimmo dalla D2, la serie più bassa regionale, e cominciammo una poderosa scalata che anno dopo anno ci proiettò fino al campionato nazionale di B2 che affrontammo con l’innesto di Riccardo Lisci, fondamentale per la nostra salvezza. Il 2010 fu l’anno migliore perché vincemmo il massimo campionato regionale (C2), la Coppa Sardegna e la Coppa Shardana contro una squadra francese proveniente dalla Corsica.

A questi risultati si devono aggiungere le tante medaglie a livello regionale e quelle che Giovanni conquistò a livello nazionale. Quando partecipò alla categoria giovanile Ragazzi era già accreditato come promessa del tennistavolo italiano: partecipò a svariati Open internazionali indossando la maglia azzurra. Fin da piccolo mostrò qualità tecniche che lo facevano emergere rispetto ai suoi pari età. E piano, piano, allenamento dopo allenamento, riuscì a primeggiare nei campi di tutta Italia portando a casa tante medaglie, conquistate nei vari tornei nazionali e in diverse edizioni dei Campionati Italiani Giovanili. Anche quando non fece più parte del giro azzurro, Giovi continuò ad allenarsi assiduamente raggiungendo livelli eccelsi e ottimi risultati nei campionati a squadre che affrontammo.

Il trio terribile Boi, Cuccu e Pisanu (Foto Luciano Saiu)

Purtroppo dovette lasciare questo sport, causa problemi fisici dovuti al ginocchio.

Ora mi trovo, incredulo, a piangere la sua morte. Il mio pensiero va ai genitori, Sergio e Ornella, affinché abbiano le forze necessarie per superare questo ostacolo e continuare una vita che si è dimostrata davvero, davvero crudele.

Ciao Giovanni.

Pisanu, Cuccu, Boi e Lisci (Foto Luciano Saiu)

CAMPIONATI ITALIANI GIOVANILI:

SUBITO UN ORO PER I MARCOZZIANI OYEBODE E POMA BRONZO PER CARLO ROSSI E AURORA PIRAS

É cominciata a Terni la più importante kermesse giovanile nazionale di tennistavolo che vede anche la partecipazione di ventuno atleti sardi e di sette società. Prima che le gare avessero inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare sia Giovanni Cuccu, sia Mihai Bobocica Senior.

E nella prima giornata giunge anche il primo oro targato Marcozzi Cagliari che con i suoi atleti Johnny Oyebode e Marco Poma va fino in fondo nel tabellone degli allievi maschili. I due sardi, rispettivamente di Assemini e Monserrato, non hanno mai perso un set nelle quattro gare disputate. In finale si sono imposti sul duo pugliese Coletta/Pellegrini.

La prima medaglia sarda dell’edizione 2017 è di bronzo e la conquista una coppia mista molto collaudata già nelle edizioni precedenti. Carlo Rossi (Marcozzi Cagliari) e Aurora Piras (Muraverese), giungono fino alle semifinali, bloccati poi dal duo campano Amato- Ettari. Carlo e Aurora conquistarono l’oro nella categoria ragazzi (2014) e il bronzo nei due anni successivi negli allievi.

Marco Poma e Johnny Oyebode tra il tecnico Sandro Poma mostrano l’oro del doppio allievi maschile

Nel misto allievi si ferma ai quarti il tandem formato da Johnny Oyebode (Marcozzi Cagliari) e Michela Mura(La Saetta Quartu). Nel turno precedente stop per Edoardo Loi (Marcozzi) e Sara Congiu (Muravera TT).

Aurora Piras e la sua compagna di scuderia Alice Mattana concludono al primo turno del doppio femminile juniores. Stessa sorte per il duo di allievi femminile composto da Sara Congiu (Muravera TT) e Michela Mura (La Saetta Quartu).

La manifestazione giovanile continuerà fino al primo maggio.

a destra Aurora Piras e Carlo Rossi terzi nel doppio misto juniores

SABATO 29 APRILE 2017: A BOSA OTTANTA VETERANI DA TUTTO IL MONDO

Ancora qualche piccolo ritocco e poi gli indefessi organizzatori de Il Cancello Alghero capitanati dal patron Efisio Pisano, saranno pronti ad accogliere il Veteran’s Table Tennis International Open. Giunto alla sua sesta edizione, sarà come sempre ospitato nella Palestra delle scuole medie superiori di via Gramsci a Bosa dal 29 aprile al primo maggio.

Per l’occasione sono attesi circa ottanta iscritti, provenienti da tredici nazioni (Italia compresa), che si cimenteranno in cinque categorie di singolo maschile e femminile, più altrettante categorie di doppi.

A parte lo spessore di carattere tecnico, in crescita anno dopo anno per via della notorietà della manifestazione che si propaga in tutto il mondo, gli ospiti non vedranno l’ora di girovagare per la pittoresca cittadina della Planargia e ad assaporare i piatti tipici che saranno supportati dall’immancabile Malvasia.

Il logo degli Internazionali di Bosa

CAMPIONATI REGIONALI DI CATEGORIA: SALGONO SUL PODIO PIÙ ALTO CURCIO, MURA, LAI, MATTANA E BONOMO

Con in mente i ricordi legati a Giovanni Cuccu, la giornata domenicale dei Campionati Sardi di Sassari non è stata festosa come quella del giorno prima, quando al PalaSerradimigni, la casa della Dinamo Basket e dei suoi tifosissimi, si erano dati battaglia i Quinta categoria. Vinti guarda caso dal pongista della Muraverese Alberto Mattana, coetaneo e amico di Giovanni, con cui condivise lunghe, ma scherzose sedute di riabilitazione quando entrambi erano infortunati.

Sul fronte femminile lo scettro isolano dei Quinta sorride alla favorita Martina Bonomo della Libertas Ping Pong Monterosello.

Il giorno dopo Michela Mura de La Saetta Quartu si erge a grande protagonista dominando sia i Terza, sia i Quarta. Sul fronte maschile il marcozziano Stefano Curcio sorprende pure sé stesso dominando nei Terza e dedicando proprio a Giovanni il suo successo. Va a Guspini il titolo regionale dei Quarta maschili, grazie a Francesco Lai. Perfetta l’organizzazione della Fitet Sardegna in collaborazione con le due società sassaresi Libertas Sassari e Libertas Ping Pong Monterosello che, come in passato, hanno intitolato la manifestazione alla memoria di Stefano Ganau e Sergio Visioli. E come già accaduto lo scorso anno, ai vincitori sono state consegnate le magliette celebrative da Campione sardo con annesso lo scudetto dei quattro mori.

Il Tennistavolo sardo al PalaSerradimigni di Sassari

TERZA MASCHILI: IL RITORNO DI STEFANO CURCIO

Parte come testa di serie numero 5 ma in tanti erano pronti a scommettere che il tecnico giocatore marcozziano Stefano Curcio avrebbe ritrovato lo smalto di un tempo per riaffermare la sua superiorità. E così è stato anche se ha dovuto impegnarsi a fondo per mettere un freno ai suoi avversari, tra cui i suoi tanto amati compagni e “pazienti” di squadra.

Nella fase cruciale della competizione, il cagliaritano apre la serie degli scontri diretti imponendosi su Alberto Ganau (Libertas Sassari). Segue prima sfida in famiglia con Massimo Ferrero che dopo aver vinto il primo set, deve cedere alla superiorità dell’amico di infanzia. La galoppata prosegue ai danni di un altro suo caro compagno di scuderia: Marco Poma partiva come n. 1 della competizione, e gli ha dato filo da torcere fino alla fine: la differenza tra i due si è tradotta in appena sei punti, il minimo indispensabile per accedere alla finale. Ad attenderlo c’è Marcello Porcu della Muraverese che in precedenza aveva estromesso dal tabellone Maurizio Muzzu (Il Cancello Alghero), Riccardo Lisci (Guspini) e ai vantaggi del quinto set il sempre pericoloso Edoardo Loi (Marcozzi Cagliari). In questo caso Stefano non fatica più di tanto contro un avversario che ha il doppio dei suoi anni e che sicuramente paga gli sforzi precedenti.

Tra gli otto più forti della categoria compaiono Francesco Lai (Guspini) e Carlo Fois (Il Cancello Alghero).

Podio Terza maschili

Stefano Curcio (Marcozzi Cagliari): “Sinceramente non immaginavo di vincere, mi sto allenando veramente pochissimo e non son granché in forma fisicamente, ma evidentemente l’esperienza accumulata in questi anni si è fatta sentire e a dirla tutta domenica mi sentivo bene e giocavo discretamente. Pensavo che Marco Poma potesse darmi molti più grattacapi e con Massi Ferrero è sempre una partita strana, essendo come un fratello per me, ma rimanendo concentrato ho prevalso. Ammetto di essere contento: vuol dire che sono ancora competitivo e poi ho potuto dedicare la vittoria ad un amico che ci ha lasciati troppo presto”.

TERZA FEMMINILI: MICHELA MURA E LA SUA FORMA STREPITOSA

Combattono in otto e si divertono. Dopo i due gironi preliminari, Silvia Deligia (Quattro Mori Cagliari) domina il primo seguita da Michela Mura (La Saetta Quartu). Nell’altro a primeggiare è il binomio targato Muraverese composto da Alice Mattana e Aurora Piras.

Si va alla resa dei conti che premierà Michela Mura, reduce già dalla vittoria nei Quarta Femminili. La giovane quartese eccelle in semifinale su Alice Mattana in tre set e poi, nel match clou, ha ragione di Silvia Deligia che si era portata in vantaggio per 2-1 e che nel turno precedente aveva battuto Aurora Piras.

Tra le partecipanti anche Eleonora Trudu (TT Monserrato), Rossana Ferciug (Marcozzi Cagliari), Alessandra Mura (La Saetta) e Giulia Carta (Libertas Ping Pong Monterosello).

Podio Terza femminili

Michela Mura (La Saetta Quartu): “Il mio girone era composto da Silvia Deligia, Eleonora Trudu e Rossana Ferciug. Nella sfida contro Silvia ci capisco ben poco e mi rifila un secco 3-0. Nel post gara discuto animatamente col mio allenatore Christian Ferro per gli atteggiamenti, sbagliati, che ho avuto nei sui confronti. La morale è che decide di farmi continuare senza però sedersi in panchina. Continuo la competizione più determinata che mai e supero Rossana Ferciug. Sempre più decisa, arrabbiata e assetata di vittoria, entro in campo per affrontare Eleonora Trudu sola con me stessa, facendo tesoro di ciò che precedentemente mi era stato consigliato dal mio allenatore: ho vinto 3-0. Passo il girone e il tabellone mi dice che devo giocarmela contro Alice Mattana. Ero un po’ agitata perché avevo avuto delle difficoltà nella finale dei Quarta e vedere lei supportata dal suo allenatore mi ha un pochino destabilizzata. Mi sono imposta che questo aspetto non doveva condizionarmi, volevo vincere e basta. Con questo unico obiettivo in testa, con calma, pazienza e astuzia ho vinto 3-0. Arriva il momento più bello della domenica trascorsa al PalaSerradimigni: affrontare in finale Silvia Deligia. Ero abbastanza tranquilla, sapevo esattamente cosa fare per conquistare il titolo regionale. Pur perdendo il primo set, mi rendo quasi subito conto che Silvia non rappresentava un ostacolo insuperabile. Mi faccio coraggio e vinco il set successivo. Nel terzo, che ho perso 13-11, ho trovato la carica necessaria per andare avanti. Con determinazione e concentrazione ho vinto il 4º set. In quello decisivo non ero per nulla in tensione, avevo sperimentato molte cose nelle frazioni precedenti e più o meno sapevo cosa sarebbe successo quasi in ogni punto. In poco tempo mi porto sul 9-1. Anche se nettamente in vantaggio, ero convinta di perdere. Fino ad ora ho parlato del mio temperamento ma conosco bene Silvia ,e avevo paura della sua determinazione: era in grado di recuperare e io lo sapevo benissimo. Quindi ho continuato a giocare con estrema attenzione, come se stessi lottando solo per punti importantissimi. Infatti Silvia ne realizza soltanto un altro e vinco io il 5º set 11-2 aggiudicandomi così il titolo di campionessa sarda 3º categoria”.

QUARTA MASCHILI: FRANCESCO LAI DETTA LEGGE

Su una rosa di trentadue partecipanti, si compongono otto gironi. Manca la testa di serie n. 1 Nicola Pisanu, comprensibilmente scosso dalla morte del suo grande amico Giovanni Cuccu.

Nella sua scalata verso il successo, il guspinese Francesco Lai supera per primo Alberto Manos (La Saetta Quartu), di seguito si impone sul suo compagno di scuderia Massimiliano Broccia e poi su Maurizio Muzzu (Il Cancello Alghero). Gli bastano tre set per prevalere sul padrone di casa Luca Pinna (Libertas Sassari). Il giocatore turritano a sua volta aveva eliminato, in un appassionante derby conclusosi al quinto set, il suo compagno di squadra Alberto Ganau. Di seguito altra lotta fino ai vantaggi del quinto con Gian Luca De Vita (TT Monserrato). E poi ulteriore scontro in famiglia in semi dove ha arginato le insidie del suo presidente Marcello Cilloco.

Tra i primi otto compaiono Marcello Adriano Pinna (Libertas Sassari) e Alberto Mattana (Muraverese).

Podio Quarta maschili

Francesco Lai (TT Guspini): “È strano commentare il risultato di questo week end di gare visto tutto quello che è successo. La scomparsa di un ragazzo così giovane come Giovanni non può che lasciare una tristezza dentro e fa riflettere su molte cose, lasciando andare il resto in secondo piano. Avrei dovuto condividere il viaggio verso Sassari con Nicola Pisanu, compagno di squadra di Giovanni, con cui in settimana fantasticavamo su un’eventuale finale per contenderci il titolo, e dispiace che questo non si sia potuto verificare. Parlando dei risultati di questi Campionati Sardi, l’assenza di Nicola mi rendeva il favorito, ma vincere non è mai semplice. Superato agevolmente il girone, al primo turno incontro Alberto Manos della Saetta, ormai partita abituale che si ripete quasi ad ogni torneo. Ancora una volta riesco a gestire il gioco ostico delle sue puntinate non cedendogli alcun set. Nei quarti è la volta del derby col mio compagno di squadra del TT Guspini Massimiliano Broccia. Ne esce fuori una partita bella e divertente, con Massi che si impegna come un leone ma per mia fortuna non riesce nello scherzetto di battermi. In questo torneo si è rivisto il Massi Broccia combattivo che tutti conoscono, ha fatto un buonissimo torneo e con un sorteggio diverso forse avrebbe potuto raggiungere il podio. La partita più combattuta è stata la semifinale contro Maurizio Muzzu de Il Cancello Alghero. Purtroppo l’incontro è stato segnato anche da qualche polemica, e mi dispiace davvero perché con Maurizio c’è un ottimo rapporto, e discutere per un punto non è mai bello. Al di là di questo è stata una bella partita, con scambi prolungati e belli da vedere, che mi ha visto vittorioso per 3-1. La finale è con l’idolo di casa Luca Pinna, a cui vanno i miei complimenti per l’ottimo torneo disputato. Parto molto concentrato e vinco i primi due set con sicurezza. Nel terzo c’è il ritorno del mio avversario che parte forte e prende un buon margine. Riesco però ad impattare sul 10-10 per poi chiudere ai vantaggi ed aggiudicarmi set e titolo regionale. Ringrazio tutti per i complimenti e per il supporto ricevuto, incontrare gli amici del tennistavolo è sempre la parte migliore di queste manifestazioni”.

QUARTA FEMMINILI: MICHELA MURA RIMONTA E VINCE SU ALICE MATTANA

Non si arrende facilmente Michela Mura. Così come accaduto nei terza, riesce a ribaltare situazioni che la vedono soccombere momentaneamente. In questo caso nella finalissima contro l’atleta della Muraverese Alice Mattana si trovava sotto di due set, ma armata di pazienza è riuscita a superare il momento di crisi. L’atleta sarrabese giunge fino al secondo posto eliminando Rossana Ferciug. Nel tabellone finale approda anche Martina Bonomo (Libertas Ping Pong Monterosello)

Podio Quarta maschili

Michela Mura (La Saetta Quartu): “Facevo parte del terzo girone assieme a Francesca Ganau (Libertas Ping Pong Monterosello) e Rossana Ferciug (Marcozzi Cagliari). La mia prima partita l’ho giocata contro Francesca battendola per 3-0. La seconda e ultima del girone l’ho giocata con Rossana con risultato finale 3-0 per me. Passato il girone incontro mia sorella Alessandra che ha provato a mettermi in difficoltà ma sono comunque riuscita a vincere 3-0. Vado direttamente in semifinale giocando contro Eleonora Trudu (TT Monserrato): non la incontravo da diverso tempo, infatti non vedevo l’ora di scendere in campo. Con grinta e determinazione vinco 3-1. Ecco qua che arrivo in finale con Alice Mattana, una sorta di dejà vu. Lei va in vantaggio 2-0 di set: io ero abbastanza in panico e arrabbiata con me stessa. Ma con un po’ di fermezza e incoraggiamento dalla panchina sono riuscita a vincere la partita 3-2: ed è così che mi sono aggiudicata il gradino più alto del podio confermando la vittoria dell’anno scorso”.

QUINTA MASCHILI. LA PRIMA VOLTA DEL MURAVERESE ALBERTO MATTANA CON UNA PATINA DI TRISTEZZA

Si raggiunge la quota massima consentita: 32 iscritti. Suddivisi in 8 gironi. Nel tabellone finale si ritrovano in sedici. Il futuro vincitore non prevarrà mai in tre set, segno che i suoi avversari gli hanno fatto sudare tutte le vittorie. Alberto Mattana della Muraverese sconfigge in finale l’abbasantese in forza al Neoneli Alessandro Faedda. In precedenza il guilcerino aveva estromesso dal tabellone Samuel Paganotto (Libertas Ping Pong Monterosello), Lorenzo Piras (La Saetta Quartu), Luca Pinna (Libertas Sassari).

Tra i primi otto figurano Maurizio Ledda e Marcello Adriano Pinna della Libertas Sassari.

Podio Quinta maschili

Alberto Mattana (Muraverese): “Premetto che gli episodi che sto per raccontare sono antecedenti alla tragica giornata di domenica, quindi proverò a ricordare qualche emozione che finisce nella giornata di sabato”.

“Passo il girone abbastanza agevolmente grazie al fatto che fossi la testa di serie numero uno del torneo e di conseguenza la due del girone non era un avversario di alta classifica.

Al primo turno mi scontro con Marco Cassitta (Alghero), avversario ostico per me con cui avevo perso in campionato ad Alghero. Riesco a vincere 3 a 1 controllando bene la gara e dovendo sempre lottare rimarcando il fatto che lui per me è appunto un giocatore che mi crea seri problemi. Al secondo turno incontro Alberto Ganau della Libertas Sassari (arrivato nella mia parte di tabellone dopo essere passato secondo nel suo girone), altro avversario con cui ho giocato in C2 quest’anno. Andiamo sul due pari in una partita molto sentita (penso per entrambi) coscienti del fatto che forse quella sarebbe stata la sfida principale del torneo. Al quinto set riesco ad annullare due match point all’atleta di casa per poi chiudere 13 11. In semifinale altro avversario di campionato, ovvero Carmine Niolu (Alghero), giocatore fastidioso e buon blocker che però riesco a superare dopo un set di pausa mentale 3 a 1. In finale avversario inedito per me. Alessandro Faedda (Neoneli), è giocatore capace di disputare un bel torneo e di vincere in semi con un grande nome come Luca Pinna. Vinco i primi due set abbastanza agevolmente, ma lui riesce ad approfittare della mia solita pausa nel terzo set accorciando le distanze. Chiudo 11 6. 3 1.

È il primo torneo nella mia carriera che vinco, nonostante fossi (per classifica) il favorito, non è stata per nulla facile e di questo sono molto contento.

Ma nel momento che scrivo è un lunedì mattina, diverso dal solito. Da ieri a Muravera non c’è più una persona, persona con la quale in un modo o nell’altro ho condiviso dieci anni di palestre. Persona che in un paese di cinquemila abitanti, quando uscivi, si stava per forza tutti assieme. Persona che nonostante le società di tennistavolo fossero differenti questo non faceva nessuna differenza nel rapporto umano che ci legava. Persona con la quale ho condiviso anche il periodo dopo la mia pausa dal tennistavolo e del suo ritiro. Il mio saluto va a Giovanni che non c’è più, alla sua famiglia e alla sua società con cui è cresciuto. Buon viaggio”.

QUINTA FEMMINILI: MARTINA BONOMO RISPETTA LE CONSEGNE

Quasi una sfida in famiglia. A parte otto giocatrici della Libertas Ping Pong Monterosello, c’è una “intrusa” che arriva da Cagliari. Dopo la prima fase suddivisa in tre gironi, le protagoniste si buttano con impegno nei confronti ad eliminazione diretta. Martina Bonomo passa in automatico il primo turno e si ritrova in semifinale contro la rediviva Elena Ricciu che supera in tre set. In finale incontra un’altra rientrante, Francesca Ganau, che riesce a strapparle il secondo set. Nel gradino più basso del podio anche Chiara Scudino, mentre tra le prime otto figurano la sassarese Marta Delrio e Gemma Bovati (Quattro Mori Cagliari).

Podio Quinta femminili

Salvatore Pierpaolo Idini (Presidente Libertas Ping Pong Monterosello Sassari): “Con otto giocatrici su nove appartenenti alle nostre scuderie era inevitabile accaparrarsi il metallo più pregiato. Mi fa maggiormente piacere che il nostro settore giovanile sia sempre più popolato da bambini che vanno dagli otto agli undici anni. Martina Bonomo ha vinto perché era la favorita. Se si allenasse più assiduamente potrebbe ottenere buoni risultati, come ha dimostrato anche nei Quarta femminili dando filo da torcere ad avversarie sulla carta superiori a lei. Ci fa piacere che alcune giocatrici siano tornate all’attività agonistica come Francesca Ganau ed Elena Ricciu. Le nuove arrivate che gravitano in palestra da appena due mesi si stanno impegnando parecchio e continuando così potrebbero riservarci buone sorprese”.

PARLANO I PRESIDENTI DEL MOVIMENTO PONGISTICO SASSARESE

Marcello Cilloco (Presidente Libertas Sassari): “Quando scompare un compagno di squadra, ma soprattutto un amico, il dolore poi si espande a tutto il movimento perché inevitabilmente ci si conosce tutti. Questo accadde quando due incidenti stradali ci portarono via improvvisamente Stefano Ganau e Sergio Visioli e stessa cosa è accaduta con la scomparsa di Giovanni che ci ha colpiti parecchio, in quanto bravo giocatore più volte incontrato anche dal sottoscritto”.

“Per il Tennistavolo Sassari è stata una grande soddisfazione ospitare i Campionati Regionali in una location così importante come quella del Palaserradimigni, la palestra più importante di Sassari e provincia. Ci siamo dati da fare parecchio, soprattutto Alberto Ganau che per tenere sempre viva la memoria del fratello Stefano e dell’amico Sergio, per questa circostanza fa sempre gli straordinari nel reperire i contributi da parte degli sponsor. Ringrazio ovviamente tutto il movimento pongistico sassarese che ci ha dato una mano per il trasporto dei tavoli e la preparazione della palestra che è avvenuta dalle 8,30 del mattino e fino alla tarda serata di venerdì. Sotto l’aspetto sportivo devo dire che i risultati ottenuti dalle nostre società sono stati molto buoni sia per i Quinta ma soprattutto per i Quarta categoria dove abbiamo ottenuto due podi con me e Luca Pinna. Senza dimenticare l’approdo fino ai quarti di Alberto Ganau e Marcello Pinna. A testimonianza di come in quest’ultima annata abbiamo fatto dei passi migliorativi che ci danno gli stimoli giusti per continuare ancora meglio, soprattutto nel coinvolgimento dei più piccoli per formare un settore giovanile che già da adesso è molto più produttivo rispetto al passato”.

a dx il presidente Cilloco con il suo compagno Luca Pinna

Salvatore Pierpaolo Idini (Presidente Libertas Ping Pong Monterosello Sassari): “La notizia della morte di Giovanni mi ha fatto sprofondare nel dispiacere. L’ho visto nascere pongisticamente e l’ho pure allenato negli stage regionali. Tra i suoi coetanei era il più forte in Sardegna Ci sono rimasto davvero male, andarsene così, a ventuno anni, è davvero brutto”.

“Per noi questi Campionati Sardi sono stati una grande scommessa. Ospitarli al Palaserradimigni non era semplice, perché gli sforzi economici sono aumentati rispetto agli anni scorsi. Devo ammettere che questa è stata una bella trovata da parte di Marcello Cilloco. Mi auguro che si possa ripetere ogni anno. Anche perché per ricordare belle manifestazioni come questa dobbiamo andare molto indietro con gli anni, quando organizzavamo i tornei nel cuore di Sassari e tanta gente veniva a curiosare. Così è nata la tradizione del tennistavolo in città”.

Il presidente Idini premia Francesca Ganau

IL SANTA TECLA NULVI È CAMPIONE SARDO A SQUADRE DEI VETERANI

Negli spareggi di Norbello, la compagine anglonese, accompagnata dal presidente Francesco Maria Zentile, riesce a prevalere prima sulla Muraverese (Marcello Porcu e Mario Bordigoni) in semifinale e poi sul Fermi Iglesias nella finalissima.

Il duo vincitore è composto dal nigeriano Bisiru Taiwo Oladimeji e da Cesare Mozzi. Grazie a questo successo avranno l’accesso ai play off nazionali per l’accesso alla serie A2 che si disputerà a giugno durante i Campionati Italiani Veterani. Lo stesso lasciapassare lo ottengono gli irriducibili iglesienti Bruno Pinna e Giancarlo Pili, perché i posti a disposizione sono due. Il Fermi è approdato in finale superando il Libertas Sassari Verde formato dal duo Alberto Ganau – Marcello Cilloco.

Di seguito alcuni commenti sul concentramento finale norbellese.

Cesare Mozzi con il presidente Zentile (Foto Ma Longsheng)

Francesco Zentile (presidente Santa Tecla Nulvi): “In semifinale perdiamo un solo punto ma Cesare Mozzi ha dato molto filo da torcere al veterano più insidioso della Muraverese Marcello Porcu che forse non era in giornata. Poi per il resto è filato tutto liscio con Giacomo che ha prevalso su Bordigoni, mentre il doppio ha sofferto solo nel set perduto. Nella finale Cesare ha patito il gioco di Bruno Pinna, ma il nostro nigeriano ha avuto la meglio su Pili. Il duo sulcitano ci ha parecchio impensierito nel doppio, facendoci sudare le proverbiali sette camicie, ma alla fine ci siamo imposti al quinto. Il discorso si è definitivamente chiuso con Giacomo che ha vinto 3-0 su Pinna. Inizialmente avevo costituito la squadra veterani per lasciare spazio a chi normalmente non giocava negli altri campionati. Poi per mancanza di giocatori mi sono visto costretto ad impiegare Giacomo e Cesare e da lì sono maturate le intenzioni per fare sul serio. Ora speriamo di combinare qualcosa di buono nei play off di Terni, sempre che i miei giocatori non abbiano impegni di lavoro che potrebbero bloccarli”.

Bruno Pinna e Giancarlo Pili (Foto Tomaso Fenu)

Bruno Pinna (ITC Enrico Fermi Iglesias): “Le tigri del Sulcis si confermano vicecampioni sardi del campionato veterani. Nonostante gli acciacchi di Pili alla schiena (che dovrebbe superare a breve con un intervento che mi ha ben descritto durante il viaggio: introduzione di dadi, bulloni carrucole e tiranti nella colonna vertebrale), ci presentiamo più agguerriti che mai. In semifinale incontriamo gli amici di Sassari Ganau e Cilloco, primi del girone nord Sardegna. Inzio io con Ganau e vinco 3 a 1 una bella partita molto combattuta. Giancarlo affronta Cilloco nella seconda partita. Parte un Po’ in sordina, non credendoci fino in fondo. Questo fattore gli costa i primi due set, sprecando un buon vantaggio con un Cilloco che gioca bene contro il puntino di Giancarlo. Si conclude con la vittoria molto sofferta del sassarese. Ma la tigre, pur poco allenata, graffia ancora dimentico dei dolori. Lo conferma subito dopo nel doppio. Vinciamo agevolmente con Giancarlo vero protagonista: salta da una parte all’altra per ribattere con palle insidiosissime che fanno impazzire il poco collaudato doppio sassarese. Siamo due a uno per noi. Nella quarta partita sono io che affronto un Cilloco determinato. La partita si rivela faticosissima per me. Il presidente della Libertas fa una scelta tattica intelligente: non potendomi contrastare nello scambio veloce al tavolo, si rifugia in difesa alta costringendomi a degli scambi prolungati che mettono a dura prova la mia preparazione fisica. Riesco a spuntarla solo perché ricorro a qualche stoppino che mi fa conseguire preziosi punti. 3 a 1 per noi quindi e andiamo in finale. Qui incontriamo il Santa Tecla Nulvi che è riuscito a sbaragliare la forte Muraverese di Porcu e Bordigoni. La prima partita la disputo io con Mozzi e vinco 3 a 0, con Cesare forse un po’ stanco e deconcentrato. La seconda Pili affronta Oladimeji Bisiru (Giacomo): la pantera nera contro la tigre. Giacomo soffre il puntino ma Giancarlo non crede nelle sue possibilità e perde grandi occasioni che il fortissimo nulvese gli offre. Perde tre a zero, ma con grande dignità. Sull’uno pari, il doppio per noi è fondamentale per rimanere aggrappati ad un filo di speranza. Con tutta la determinazione possibile affrontiamo il doppio Mozzi – Giacomo. La partita è tiratissima con Giacomo che si innervosisce e Cesare che con fatica riesce a seguire il ritmo della partita. Io e Giancarlo invece siamo affiatatissimi come sempre (anche se discutiamo in campo) e tatticamente perfetti. Arriviamo al quinto set conducendo per 4 a 2. Qui subiamo un cambio tattico da parte dei nostri avversari: Giacomo rischia meno con colpi più d’appoggio e Cesare controlla aspettando il nostro errore. Non trovando le giuste contromisure, cediamo con onore a questi forti avversari. Nella quarta partita io devo affrontare Giacomo. Parto bene anticipando i suoi micidiali attacchi di dritto e rispondendo in attacco i servizi. Mi ritrovo a giocarmi un set point che butto via sbagliando il servizio. Da quel momento la partita si è rivelata sempre in salita per me, qualche scambio interessante, ma il panterone veterano è di un’altra categoria e non rischia più. Vince il Nulvi 3 a 1 meritatamente e le tigri del Sulcis, decoubertainemente, rientrano a casa felici per aver partecipato. Approfitto di questa occasione pubblica per abbracciare la famiglia Cuccu in questo triste momento”.

Mario Bordigoni (Foto Salvatore Madau)

Mario Bordigoni (Muraverese): “Purtroppo non ci siamo letti bene il regolamento che prevedeva la disputa di almeno tre partite nella regular season. Quindi in extremis e ormai con poco allenamento alle spalle, perché il mio vero campionato è terminato qualche settimana fa, ho dovuto sostituire Riccardo Dessì che aveva partecipato solo al secondo concentramento. Con la formazione rimaneggiata e con un Marcello Porcu in non perfette condizioni fisiche, ci siamo scontrati con un Santa Tecla Nulvi che invece è sceso a Norbello con l’ assetto più forte, intenzionato a vincere il titolo sardo in proiezione play off a Terni. Con Giacomo il nigeriano ho perso ma non ho sfigurato; tirata anche la gara tra Marcello e Mozzi che ha visto però prevalere il mio compagno. Nel doppio i nostri avversari sono ripassati in vantaggio e qualsiasi discorso si è chiuso nel singolo successivo con Giacomo che ha battuto Marcello. La finalina del 3° e 4° posto l’abbiamo vinta con relativa facilità anche se Cilloco si è espresso molto bene contro Porcu, costringendolo al quinto set. Nonostante tutto mi ritengo soddisfatto perché ho giocato sui miei standard buoni, tant’è vero che poi sono riuscito ad impormi su Alberto Ganau con un agevole 3-0 a dispetto delle nostre precedenti sfide stagionali che sono state di gran lunga più equilibrate. E anche nel doppio penso di aver fatto bene: insomma il possibile l’ho fatto”.

a dx Alberto Ganau con Gianni Palmas

Alberto Ganau (Libertas Sassari Verde): “La prestazione è stata condizionata dalla stanchezza dovuta allo sforzo organizzativo e agonistico dei Campionati Sardi di due giorni prima. Pertanto io e Marcello Cilloco abbiamo cercato di impensierire i nostri avversari riuscendoci con l’Iglesias mentre con la Muraverese è stata poco più di una amichevole. Speriamo di riscattarci il prossimo anno”.