L’attività di supporto del CIP alle manifestazioni sportive di grossa portata entra nel vivo. Domenica prossima, a Oristano, La ASD Sa.Spo. Cagliari e la Delegazione Regionale FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali), organizzano i Campionati Italiani Paralimpici di Mezza Maratona 2017. E il Comitato Sardo Paralimpico presieduto da Paolo Poddighe sostiene a braccia aperte un’iniziativa che richiamerà atleti disabili provenienti anche dalla Penisola.

Damaso Enna in gara

Il Gran Prix oristanese è inglobato nella 4°edizione della Maratonina del Giudicato, organizzata dalla ASD Marathon Club Oristano sotto l’egida della Fidal e che ascriverà un numero altissimo di podisti normodotati.

L’appuntamento è alle 10,00 in via Duomo.

Per la Sa.Spo, società ultratrentennale tra le più attive nel panorama paralimpico sardo trattasi di un altro importante banco di prova. Diversi loro tesserati si cimenteranno negli oltre 21 km di percorso che essendo senza eccessivi dislivelli, sarà ben accolto soprattutto dagli specialisti in carrozzina. E proprio nella gara riservata ai T53 figureranno tra gli altri Walter Puddu, Alessandro Cicu e lo stesso presidente Luciano Lisci.

Walter Puddu e Alessandro Cicu

Ma ci sarà spazio anche per gli atleti con disabilità visive. Dalla Penisola arriveranno fra gli altri Michele Baldelli (Asd Antropos Civitanova Marche) con la guida Paolo Tontini; Loris Natale Cappanna (ASD Disabili Faenza) supportato da Matteo Battani e Andrea Onofri; e poi anche Dario Morandi (Omero Runners Bergamo) coadiuvato da Piermaria Ferrari.

Altri partecipanti disabili che correranno per le vie di Oristano: Felicino Roberto Musiu, Gian Giacomo Bonomo, Damaso Enna.

L’importante happening agonistico è inserito nel circuito nazionale del Campionato Italiano di corsa su strada FISPES 2017.

Roberto Musiu e Giangiacomo Bonomo

LA CONSIGLIERA CIP CRISTINA SANNA: “L’ATLETICA PARALIMPICA HA BISOGNO DI NUOVI STIMOLI”

Ad un avvenimento così importante non può mancare la campionessa di Atletica Leggera Cristina Sanna. Abbandonato l’agonismo nel 2008 dopo quindici anni di onorata carriera su pista e su strada, a Oristano rappresenterà il Cip come consigliera regionale in quota atleti; ma è anche dirigente della Sa.Spo.

Non ti viene voglia di riprendere a gareggiare?

Sinceramente no. Ho ritenuto più giusto lasciare spazio a forze nuove.

Cristina Sanna durante una competizione

Ricordiamo i tuoi successi più importanti?

Nel 1998 ai mondiali di Birmingham conquistai il bronzo nel 200 mt con la maglia della nazionale italiana. Nel 2005 in Finlandia presi un altro bronzo agli Europei, sempre nei 200. Stesso colore di medaglia anche ai Giochi del Mediterraneo di Almeria (Spagna) negli 800 metri.

Ma l’elenco non finisce qui..

Ci sono svariati titoli italiani, tra l’altro detengo ancora i record nazionali dei 200, 400 e 800 metri, ma questo aspetto non mi fa piacere perché significa che dopo di me poche donne hanno deciso di intraprendere questa disciplina.

da sx Sandrino Porru, Cristina Sanna e Luciano Lisci

La parola sacrificio la si legge solo sul vocabolario?

Purtroppo è così. Forse io ho avuto la fortuna di conoscere Sandrino Porru (vice presidente nazionale del CIP) e con lui le sedute a volte erano davvero massacranti. Era fortissimo e stargli dietro implicava sforzi indicibili. Ma è grazie a quelle corse che ho ottenuto risultati di rilievo. E buona parte del merito va anche a Carmelo Addaris, attualmente delegato regionale Fispes; i suoi precisissimi programmi di allenamento erano molto efficaci.

Bisogna spronare le nuove leve..

All’interno del CIP mi batterò per questo. In tutte le discipline. Però mi sta a cuore soprattutto l’Atletica Leggera; mi piacerebbe che questo settore, già di per sé molto sviluppato, continuasse a crescere. L’ideale sarebbe intensificare l’attività promozionale, in modo da coinvolgere tutti, con un occhio di riguardo ai giovani.

Magari a scuola.

Si, certo. E poi in tutti quegli altri luoghi dove si concentrano gli adolescenti. Credo che in molti non siano a conoscenza delle grandi opportunità che offre il settore paralimpico. Sono tante e variegate le discipline contemplate; individuerebbero quella più adatta alle loro attitudini.

Idee possibili da applicare alle varie discipline?

Parlo per l’atletica che è il mio sport di riferimento, ma il concetto forse si potrebbe estendere anche in altre discipline. Credo che se si riuscisse a formare un gruppo, gli adepti si divertirebbero molto di più. Allenandosi da solo, a lungo andare, uno si annoia e l’entusiasmo gradualmente cala. Il gruppo invece unisce, solidifica, crea mutuo soccorso. E con una leale competizione anche i risultati migliorano. E poi non dimentichiamoci i valori senza prezzo come amicizia e inclusione. E lo sport come impegno di vita che incentiva ad uscire di casa e a fare vita sociale.

da sx Walter Puddu, Sandrino Porru, Cristina Sanna e Luciano Lisci

Che gara sarà quella di Oristano?

Mi aspetto una bella manifestazione sportiva, all’insegna della competitività genuina. Spero che i ragazzi riescano a fare buoni tempi, d’altronde è un bel percorso, non molto impegnativo, che potrebbe dare la possibilità a tutti i paralimpici di ottenere un bel risultato.

Di solito che problemi si incontrano nelle mezze maratone?

Mi auguro che non ci siano problemi legati al traffico. Spesso abbiamo a che fare con automobilisti indisciplinati; si riversano sul tracciato improvvisamente e praticamente interrompono la gara costringendoci a fare manovre inaspettate e pericolosissime.

Quindi c’è da sperare che gli oristanesi si manifestino particolarmente sensibili..

L’augurio è che oltre ad esserci una larga partecipazione di atleti e del mondo sportivo in generale, tutta la città si immerga in questa giornata di festa. Compresi gli automobilisti che devono capire che eventi simili danno rilievo al loro habitat.

E’ possibile seguire le attività del Cip Sardegna nella rinnovata pagina Facebook e sul sito web ufficiale www.cipsardegna.org