MATTIA CARDIA PER NULLA IMPACCIATO DAVANTI ALLA MINISTRA FEDELI

Il piacere di coltivare una passione sportiva senza dover trascurare i libri. Ora la figura del discente – atleta trova le legittimazione nel programma sperimentale previsto nella legge Buona Scuola. E mercoledì scorso per la sua ufficializzazione a Roma, c’era anche lo studente modello Mattia Cardia che oltre a rappresentare la scuola isolana, si è ritrovato a tu per tu con la Ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca Valeria Fedeli in qualità di testimonial del Comitato Italiano Paralimpico.

Mattia Cardia racconta la sua esperienza di atleta studente

Il velocista di Villanovafranca, pluri campione italiano nella categoria T13 (atleti ipovedenti), aveva al suo fianco anche altri cinque colleghi: Carolina Amato (Karate), Massimo Di Martire (Pallanuoto), Alessandro Murgia, Giacomo Satalino, Andrea Pinamonti (Calcio). Per il diciassettenne di Villanovafranca, alunno del Liceo Scientifico Marconi – Lussu di San Gavino Monreale, sono stati momenti di grandi emozioni: nella sale del ministero in viale Trastevere ci sono stati gli incontri preliminari e in privato sia con la Ministra, sia con il Sottosegretario Gabriele Toccafondi. E poi nessun imbarazzo quando si è ritrovato nella caotica mischia creatasi in Sala Comunicazione. A fare in modo che la pur solenne manifestazione fosse comunque a “portata di scolaro” ci ha pensato il giornalista Stefano Meloccaro che ha intrattenuto gli ospiti alla sua maniera, facendo ottimo filtro tra la folta platea di giornalisti e gli ospiti di riguardo. Tra questi non poteva mancare il Presidente del CIP Luca Pancalli che nei confronti dell’atleta marmillese ha speso bellissime parole: “Sono ancor più soddisfatto per il riconoscimento che, sin dall’inizio in strategia con il Ministero e con il CONI, si è voluto dare al mondo che io rappresento; e avere oggi un mio atleta paralimpico, Mattia, ragazzo ipovedente, studente del terzo liceo scientifico, è la dimostrazione di qualcosa di ancor più importante, la sottolineatura del valore dello sport come strumento educativo e la sottolineatura dello sport come strumento politico, con la P maiuscola, per fare in modo che si comprenda sempre di più che i percorsi sportivi e le ore di educazione motoria rappresentano degli strumenti per partecipare alla crescita e alla formazione dei ragazzi, esattamente come si fa nelle ore di greco, latino, matematica, italiano”.

Mattia affianca il presidente nazionale CIp Luca Pancalli

Mattia è stato accompagnato da Antonio Murgia, suo ex allenatore, ma anche consigliere regionale CIP, delegato tecnico FISPES e coordinatore dell’Ufficio di Educazione Fisica di Cagliari. Anche lui è rimasto profondamente colpito da quel pomeriggio insolito: “É stata un’esperienza unica – ha detto – e stare a contatto con le alte cariche nazionali della Pubblica Istruzione non nascondo che affascini. E poi vivere direttamente il clima di una conferenza stampa, dal come si organizza, fino al suo compimento, con l’interazione di tantissimi giornalisti, è stato illuminante”. Ma c’è un aspetto che più l’ha colpito: “L’attenzione che si è avuta nei confronti del mondo Paralimpico e soprattutto l’ottimo rapporto che si è subito instaurato tra Luca Pancalli e Mattia. Il ragazzo l’ho visto inizialmente emozionato, però al momento di rilasciare interviste ha messo da parte la timidezza e si è interfacciato con molta disinvoltura. Merito sicuramente di Meloccaro abile a trasformare quei momenti in chiacchierate tra amici”. Poi dà una sua personale valutazione sul progetto in sé: “Ho notato che è stato soggetto a critiche perché lo si interpreta come la solita sanatoria rivolta ai giovani calciatori di serie A. Ma i numeri snocciolati non suffragano questa tesi, perché su 415 progetti, soltanto una ottantina riguardano il mondo del pallone. Questo significa che i restanti (oltre trecento), sono stati presentati da altre Federazioni. Personalmente la ritengo un’iniziativa molto valida. Sono sicuro che dall’anno prossimo, quando avrà maggiore risonanza, questi numeri cresceranno notevolmente, anche in ambito Paralimpico”.

In piedi a dx Mattia e il suo ex allenatore Antonio Murgia

LE SENSAZIONI POSTUME DI MATTIA CARDIA

Rientrato nella sua normale routine di studente pendolare, Mattia Cardia ricorda con grande piacere il pomeriggio a Trastevere. “L’esperienza è stata indimenticabile – ha dichiarato – più unica che rara. Non capita tutti i giorni di stare davanti ad una platea così importante. L’incontro ha aperto le strade a noi studenti per avere maggiori possibilità di conciliare studio e sport. Avremo la possibilità di seguire la nostra passione sportiva e poter continuare a studiare che oltre ad essere un dovere è anche un diritto”.

Come cambiano i tuoi ritmi grazie alla sperimentazione?

Di solito esco da scuola alle 13,15 e arrivo a casa intorno alle 15,30. Con l’orario agevolato dovrei essere a casa alle 13,45. E una volta a Villanovafranca riuscirei a studiare in anticipo per poi andare ad allenarmi. Praticamente avrò due ore in più a disposizione rispetto a prima.

Mattia Cardia in gara col numero 12

Come ti trovi tra i banchi?

L’ambiente scolastico sangavinese è molto tranquillo e familiare. Ho avuto tanto supporto da parte dei docenti e dei miei compagni di classe, soprattutto quando ci sono da programmare interrogazioni e compiti. Ma già prima che il progetto venisse inventato, la dirigente della scuola cercava comunque di venire incontro alle mie esigenze.

Prossimi obiettivi sportivi?

Punto entro marzo a realizzare il primato italiano 60 metri indoor; a completare al meglio l’intera stagione invernale; a dare il massimo in proiezione campionati mondiali anche se abbastanza complicato, ma ci proverò.

E a Villanovafranca che pensano delle tue imprese?

In paese posso contare su un pubblico abbastanza caloroso che segue continuamente le mie gare e anche gli eventi particolari come quello recente a Roma. Anche dalla municipalità il mio impegno è molto apprezzato perché riesco orgogliosamente a portare il nome di Villanovafranca in giro per tutta l’Italia e nel mondo.

Mattia posa con la Ministra, il sottosegretario e gli altri cinque testimonial

Ringraziamenti da fare?

Ringrazio i miei familiari più stretti, senza di loro non sarei riuscito a fare praticamente niente. E poi le mie società Saspo Cagliari e Atletica Podistica San Gavino; e ovviamente il Liceo Scientifico di San Gavino.

AL PERTINI DI CAGLIARI LA PISCINA DIVENTA LUOGO DI AMICIZIA E INTEGRAZIONE TRA CAPITANI CORAGGIOSI

Davanti a tanti studenti entusiasti, gioisce anche l’Assessora Regionale alla Pubblica Istruzione Claudia Firino che quando anni fa frequentava le scuole, iniziative di questo tipo non erano contemplate, se non a livello teorico. Ora che il CIP sardo è una bella e affermata realtà, grazie anche al concreto supporto della Regione, progetti come quello presentato all’ IPSSS “Pertini” sono sposati completamente dall’organismo presieduto da Paolo Poddighe che ovviamente non poteva mancare all’appuntamento nell’aula magna di via Vesalio a Cagliari.

Aula magna del Pertini colma

Durante l’incontro di giovedì scorso è stato spiegato come “Pertinentemente in acqua 2017”è il proseguo e la naturale espansione dell’esperienza positiva già vissuta dagli alunni della scuola nei due precedenti anni scolastici. Presso l’impianto olimpionico comunale “G. Sicbaldi” di Terramaini adiacente l’Istituto, si tengono lezioni di nuoto bisettimanali (martedì e venerdì). “Sono consistenti i risultati sinora ottenuti relativamente al potenziamento dell’inclusione scolastica, alla prevenzione e al contrasto della dispersione scolastica” è stato sottolineato dagli organizzatori.

L’Assessora Regionale Claudia Firino parla agli studenti del Pertini

E infatti alcune studentesse hanno raccontato alla platea le loro “emozioni condivise” vissute in piscina con i compagni disabili.

Tanti i ringraziamenti rivolti al CIP Sardegna che ha riconosciuto l’alta valenza educativa e promozionale di “Pertinentemente in acqua”, disponendo un finanziamento che ne coprirà interamente i costi. Il CIP elargisce il contributo tramite la delegazione regionale della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico), che a sua volta si avvale della collaborazione della ASD SA.SPO Cagliari ONLUS, affiliata alla FINP. La scuola Pertini, ideatrice del progetto, coinvolge 25 studenti disabili con i loro compagni, per un totale di 14 classi con circa 230 alunni. La SA.SPO mette a disposizione sei istruttori qualificati, mezzi e strutture per lo svolgimento del progetto che coinvolge anche l’Ufficio Scolastico Provinciale di Cagliari attraverso l’Ufficio Educazione Fisica e Sportiva garantendone il patrocinio. In sala era presente anche la nuotatrice paralimpica Francesca Secci che ha partecipato sia alle Paralimpiadi di Pechino, sia alle più recenti di Rio. In qualità di consigliera regionale, durante l’incontro ha fatto le veci di Danilo Russu, presidente regionale FINP. Sul tavolo dei conferenzieri anche il segretario della Saspo Claudio Secci e il coordinatore dell’Ufficio Educazione Fisica di Cagliari Antonio Murgia.

Le allieve del Pertini raccontano la loro esperienza in piscina

PARLANO I PROTAGONISTI

Paolo Poddighe (presidente regionale CIP): “Si è saldato il rapporto tra mondo della scuola e Comitato Paralimpico. Avvalorato anche dalle parole dell’Assessora Regionale Claudia Firino che apprezza questa sinergia in favore dell’attività sportiva verso i disabili che si sta facendo in modo compiuto e non solo a parole. E sempre lei ha rimarcato il ruolo del Comitato Paralimpico come strumento e struttura di governo dello sport all’interno dell’attività scolastica. La sala era colma di alunni normodotati e disabili. La dirigente Laura Caddeo ha ringraziato il CIP per questa iniziativa che dà la possibilità a 25 alunni disabili di praticare per sei mesi di fila il nuoto paralimpico”.

Al microfono il presidente regionale CIP Paolo Poddighe

Massimo Pisano (responsabile progetto): “La Conferenza stampa di presentazione del progetto “Pertinentemente in acqua” è stato il naturale “palcoscenico” per far emergere quanto la diversità di linguaggi possa confluire verso un emozione comune e condivisa. Inaspettatamente e al momento giusto Federico, affiancando i saluti delle autorità intervenute, è salito sul palco per dire con il suo non linguaggio, che lui con gli altri 25 “nuotatori” diversamente abili sono i Capitani coraggiosi della loro classe. Capitani capaci di utilizzare sia i propri linguaggi che l’arte dell’empatia per trasferire le proprie emozioni vissute nella piscina di Terramaini in un’Aula Magna affollata che, grazie a loro, si è ritrovata a condividere l’ascolto di racconti affascinanti su quanto l’educazione alla diversità e all’emozione possano essere il presente e il futuro della società”.

Il professor Massimo Pisano responsabile del progetto racconta le sue sensazioni

Laura Caddeo (dirigente scolastica IPSSS Pertini): “Lieta dell’intervento delle Autorità che credono nel nostro progetto e favoriscono la sua attuazione, orgogliosa dell’accoglienza curata impeccabilmente dalle nostre alunne dei Servizi Commerciali, ho partecipato ad una Conferenza viva e ricca di entusiasmo dove tutte le 14 classi accorse con i loro 25 Capitani coraggiosi si sono rivelate le vere protagoniste in acqua e fuori vasca”.

a dx la dirigente scolatica Laura Caddeo con Francesca Secci

 

E’ possibile seguire le attività del Cip Sardegna nella rinnovata pagina Facebook e sul sito web ufficiale www.cipsardegna.org