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Aria di cambiamento nella Ssd San Francesco, Claudio Cordeddu salpa l’ancora e da in mano il Timone a Francesco Atzeni neo Campione regionale  Giovanissimi e vera rivelazione della stagione scorsa.
Nel solito piccolo ufficio del “Capo” abbiamo cercato di capire chi è kekko e quali sono le sue idee per la stagione che stà per iniziare. Ne è scaturita una bella chiacchierata :

 


Vincere all’ esordio il campionato giovanissimi elite fino ad arrivare alla fase nazionale non è da tutti, quale è stata la formula magica per ottenere ciò?

  • Sicuramente potersi togliere una bella soddisfazione come quella del titolo regionale non è stato semplice, in un torneo affascinante e complicato come l’Elite dove le trasferte sono lontane e i ragazzi si scontrano contro le migliori realtà della regione.sf Non c’è nessuna formula magica, semplicemente quando hai la fortuna di avere a disposizione ragazzi seri, vogliosi di migliorare allenamento dopo allenamento, capaci di fare gruppo dal primo giorno di preparazione, diciamo che il lavoro del mister diventa più semplice, e anche in campo la compattezza del gruppo ha sempre fatto la differenza. Per la dedizione dimostrata durante l’anno, hanno meritato di diventare campioni regionali e di fare un esperienza importante come quella delle finali nazionali, sfidando nel girone la Virtus Bergamo vice Campione d’Italia.

Adesso sei il direttore sportivo della San Francesco, una tra le più importanti scuola calcio della regione, cosa ti poni come obbiettivo principale per te e per tutta la scuola calcio?

  • Da quest’anno il mio impegno per la San Francesco cambia quasi radicalmente, Claudio Cordeddu mi ha chiesto di gestire la parte tecnica della scuola calcio e del settore giovanile, seguendo comunque sempre da istruttore di scuola calcio una categoria di esordienti 2005. Sarà una bella e interessante esperienza, un nuovo incarico che mi darà la possibilita di espandere il mio bagaglio culturale. Gli obbiettivi della scuola calcio sono quelli di far crescere i nostri bambini in un ambiente sano dove fare sport, con istruttori attenti ad ogni particolare, dalla programmazione del lavoro mensile e annuo da svolgere, rispettando le fasce d’età e i periodi di maturazione dei bambini. Farli divertire sempre in ogni seduta e farli crescere umanamente e calcisticamente.

14329217_10209291137909389_371121361_oFino a che conta primeggiare nei vari campionati ?

  • Parlando di settore giovanile, se si lavora per vincere un campionato è meglio non fare piu settore e dedicarsi a una prima squadra.
    Se si decide, o meglio si ha la fortuna, di allenare dei ragazzi Giovanissimi e Allievi, l’unica cosa che conta è la loro crescita. Logico se arriva un riconoscimento come è arrivato per noi l’anno scorso, non posso negarti che fa molto piacere, ma se non si lavora nella direzione giusta non serve granché. Se con il gruppo campione regionale tanti ragazzi giocheranno a calcio a buoni livelli, avrò lavorato bene. Sono già molto contento che Andrea Corda, il nostro trequartista della passata stagione, possa dimostrare il suo valore con la maglia del Cagliari Calcio, confrontandosi a livello nazionale.

Anche quest’anno la scuola calcio si riempie di bambini e genitori che sognano ….. Come hai impostato il far apprendere il calcio ai più piccoli e….. Ai genitori pieni di aspettative?

  • La componente genitoriale nelle scuole calcio sta diventanto argomento sempre più chiaccherato. Può essere una risorsa fondamentale se capisce che si deve rispettare il proprio figlio per i ritmi con cui cresce cognitivamente e fisicamente. Già a 5 anni sento spesso genitori che chiedono dalla reticella di passare, tirare, dribblare, e magari lo stesso bambino ancora non ha imparato a poggiare i piedi nel modo corretto per poter correre bene. Se un genitore capisce questo, che ci sono dei tempi da rispettare, che non si può avere tutto subito, e soprattutto che non esiste nessuna competizione o campionato da vincere a tutti i costi, allora con la loro presenza e il loro aiuto possono darci una grande mano nel poter svolgere più serenamente e seriamente possibile le attività con i loro figli.

14315777_10209291143909539_2098642484_oSperanze e concretezze per il settore giovanile , ci parli degli allievi e dei giovanissimi?

  • il nostro lavoro nel settore giovanile quest’anno è stato affidato nelle mani di Glauco Mulas per gli allievi Elite, di Walter Stevelli per gli
    allievi Regionali, di Fabio Marongiu la i giovanissimi Elite, di Giuseppe Spanu per i giovanissimi regionali e di Roberto Casponi che seguirà i giovanissimi provinciali. A loro e affidato il delicato compito di portare i ragazzi ad un livello tale che li prepari il meglio possibile al mondo degli adulti, e quindi delle prime squadre, disputando campionati dove puntiamo a tenere tutte le nostre categorie semplicemente giocando a calcio nel modo più interessante e corretto possibile.

Chi é Francesco(Kekko) Atzeni 14341537_10209291134269298_1170071978_n


Inizia a giocare a calcio all’età di 9 anni, in due società Real BorgoVercelli e Villata, in Piemonte dove il padre lavorava. Dal 1998 al 2011, quindi dai Giovanissimi fino alla prima categoria gioca per ben 13 anni per la Libertas Barumini dove muove i primi passi anche da istruttore di scuola calcio. Mentre si laurea in Scienze Motorie, con piccoli amici e pulcini collabora con Libertas Barumini, Virtus Villamar e Nurallao, la società oratoriale del suo paese d’origine.


La polisportiva Isili (con cui gioca un campionato in seconds categoria) le da l’opportunità nel 2012 di confrontarmi nel settore giovanile, lavorando per due anni con i giovanissimi regionali, potendo osservare da vicino le società più grandi del panorama cagliaritano, quali Sigma, Ferrini e la San Francesco, Claudio Cordeddu lo ha convinto ad entrare nel suo staff e quindi si va a Quartu Sant’Elena. Nel 2014 seguo i giovanissimi provinciali e pulcini 2005, e collaboro con la società Airone nata a Mandas, ad un progetto chiamato “scuola motoria” dove metto in pratica le mie conoscenze da laureato in Scienze Motorie.

Nel 2014 fatto il corso Uefa B
Nel 2015 alleno giovanissimi elite 2001 e i pulcini 2005.

 

Adriano Micheli Per Medasa.it